La conoscenza sulla percezione visiva è frutto di un lungo cammino che attraversa la storia della scienza e della filosofia. Si intreccia con lo studio dei sensi, dando adito a diverse interpretazioni sulla sua predominanza e ruolo per l'uomo, determinante per la sua sopravvivenza e la sua conoscenza. Oggi, come nei secoli precedenti, la capacità visiva determina la modellazione del nostro mondo, fatto per essere vissuto attraverso l'esperienza visiva. La definizione e manipolazione dell'ambiente antropizzato è il risultato in gran parte dell'intervento umano, e, in modo specifico, dell'architettura e del design. La collaborazione tra tutti sensi garantisce all'individuo una più completa conoscenza dell'ambiente, e la capacità di interagire. Così, la consapevolezza che la percezione del mondo avviene in ognuno in modo diverso, soggettivo e con significato potenzialmente interpretativo, deve rispondere con un'accessibilità universalmente individuale. Ribaltando i concetti che in design sembrano fondamentali, cioè che tutto parte e dèdeterminata dall'estetica visiva, il mondo senza barriere è quello che, attraverso un approccio multisensoriale, non esclude gli utenti, che non sono tutelati dalla legge, aumentando, appunto, il loro benessere.
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