Le decisioni delle amministrazioni locali in materia di investimenti rivestono un sempre maggior rilievo ai fini dello sviluppo sociale ed economico delle collettività amministrate e, spesso, si concretizzano
in scelte che possono produrre, oltre a notevoli effetti a carico dei bilanci pubblici, anche condizionamenti e limitazioni nei confronti delle future generazioni. La storia finanziaria della Repubblica italiana e la recente crisi di alcuni debiti sovrani europei dimostrano quanto sia importante ed attuale la tematica della corretta gestione e dell'utile finalizzazione delle risorse reperite dalle pubbliche amministrazioni mediante l'indebitamento. In questo quadro, il presente lavoro vuole essere uno strumento di ausilio operativo per la conoscenza, la scelta e la gestione del ricorso al debito e nelle decisioni relative al finanziamento degli investimenti, anche in riferimento all'attuale quadro giuridico dell'ordinamento italiano. L'attuazione del federalismo fiscale imporrà inoltre alle amministrazioni locali ancor più attenzione nell'adozione delle decisioni relative al ricorso al mercato finanziario e, allo stesso tempo, obbligherà lo Stato centrale ad un impegno costante in materia di controlli, al fine di evitare fenomeni di disallineamento dei conti pubblici e di default di enti territoriali.
Luciano Cimbolini, Dirigente dei servizi ispettivi di finanza pubblica
- Ispettorato generale di finanza - Ragioneria generale dello Stato
- Ministero dell'economia e delle finanze.
Angela Maria Moriconi,Direttore Generale dell' A.t.i. n. 2, Revisore contabile, già responsabile dei Servizi Finanziari di vari Comuni.
Vito Tatò, Dirigente dei servizi ispettivi di finanza pubblica - Ispettorato generale di finanza - Ragioneria generale dello Stato
- Ministero dell'economia e delle finanze.
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