Concorso 791 posti Ministero della Giustizia 360 Funzionari della professionalità pedagogica - Prova scritta
Teoria e Test
di AA.VV.
Il manuale è un utile strumento di preparazione al Concorso indetto dal Ministero della Giustizia per 791 posti, per il profilo dei 360 funzionari di professionalità pedagogica.
Il bando prevede di selezionare i candidati attraverso le seguenti prove:
› prova scritta: test da risolvere in 60 minuti composto da 40 domande di cui 25 sulle materie specifiche al profilo, 8 quiz di logica e 7 test situazionali;
› prova orale: colloquio sulle materie della prova scritta e ulteriori materie.
Il manuale illustra in maniera chiara e approfondita le materie richieste per la prova scritta:
› Ordinamento penitenziario con particolare riferimento al D.P.R. 448/1988, D.Lgs. 272/1989, D.Lgs. 121/2018;
› Elementi di pedagogia dell’età evolutiva con particolare riferimento ai fenomeni della devianza e della marginalità;
› Norme generali in materia di pubblico impiego, con particolare riferimento alle responsabilità, doveri e diritti dei pubblici dipendenti, codice di comportamento e sanzioni disciplinari;
› Quiz di logica a cura di Giuseppe Cotruvo con videolezioni e tecniche di risoluzione;
› Quesiti situazionali.
Nella sezione online disponibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al libro sono presenti:
› Videocorso “FOCUS PUBBLICO IMPIEGO”
› videolezioni di logica a cura di Giuseppe Cotruvo;
› simulatore di quiz.
› Ordinamento penitenziario
› Elementi di pedagogia dell'età evolutiva
› Logica
› Pubblico impiego
› Test situazionali
Materiali online:
- Videocorso “FOCUS PUBBLICO IMPIEGO”
- Videolezioni di logica
- Simulatore di quiz
Pagine | 650 |
Data pubblicazione | Gennaio 2023 |
Data ristampa | |
ISBN | 8891663023 |
ean | 9788891663023 |
Tipologia prodotto | Cartaceo |
Sottotitolo | Teoria e Test |
Collana | Concorsi&Esami |
Editore | Maggioli Editore |
Dimensione | 17x24 |
LIBRO PRIMO ORDINAMENTO PENITENZIARIO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL D.P.R. 22 SETTEMBRE 1988, N. 448; D.LGS. 28 LUGLIO 1989, N. 272; D.LGS. 2 OTTOBRE 2018, N. 121
SEZIONE PRIMA IL SISTEMA SANZIONATORIO
Capitolo 1 Elementi di esecuzione penale
1.1 Il diritto penale tra esigenze punitive e principi costituzionali
1.2 Le funzioni della pena
1.3 Le pene e la loro classificazione
1.3.1 Le pene accessorie
1.3.2 L’ergastolo
1.3.2.1 L’ergastolo ostativo
1.3.3 La reclusione
1.3.4 L’arresto
1.3.5 Pene sostitutive delle pene detentive brevi dopo la riforma Cartabia
1.3.6 Conversione di pene principali e pecuniaria sostitutiva
1.3.7 L’esecuzione della pena e le misure alternative: le nuove regole dopo la riforma Cartabia
1.4 Le cause di estinzione della pena
1.4.1 La morte del reo dopo la condanna
1.4.2 L’amnistia impropria
1.4.3 La prescrizione dopo la condanna irrevocabile
1.4.4 L’indulto e la grazia
1.4.5 La liberazione condizionale
1.4.6 La riabilitazione
1.4.7 La non menzione della condanna
1.5 Introduzione ai principi in tema di esecuzione della pena
1.6 Il passaggio in giudicato della condanna
1.6.1 Il ne bis in idem
1.7 La revisione del giudicato
1.7.1 La revisione europea
1.8 La funzione del pubblico ministero nell’esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali
1.9 L’esecuzione delle pene detentive
1.10 Il computo della custodia cautelare e delle pene espiate senza titolo
1.11 L’applicazione della disciplina del concorso formale e del reato continuato
Capitolo 2 Le misure di sicurezza
2.1 Principi e fondamenti storici
2.2 I presupposti di applicazione
2.3 L’applicazione
2.3.1 L’esecuzione
2.3.2 La revoca
2.3.3 Il riesame
2.3.4 Casi di sospensione o di trasformazione delle misure di sicurezza
2.4 Le tipologie
2.4.1 Assegnazione a una colonia agricola o ad una casa di lavoro
2.4.2 Assegnazione ad una casa di cura e di custodia
2.4.3 Le residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (REMS)
2.4.4 La libertà vigilata
2.4.5 Divieto di soggiorno in uno o più Comuni o in una o più Province
2.4.6 Divieto di frequentare osterie e pubblici spacci di bevande alcoliche
2.4.7 Espulsione od allontanamento dello straniero dallo Stato
Capitolo 3 Le sanzioni penali del giudice di pace
3.1 Generalità
3.2 Le sanzioni
3.2.1 La permanenza domiciliare
3.2.2 Il lavoro di pubblica utilità
3.2.3 La conversione delle pene pecuniarie
3.2.4 L’esclusione della sospensione condizionale della pena
SEZIONE SECONDA ELEMENTI DI LEGISLAZIONE PENITENZIARIA
Capitolo 4 Le origini del diritto penitenziario contemporaneo
4.1 Le fondamenta moderne del diritto penitenziario
4.2 Nozione ed oggetto
4.3 Le fonti del diritto penitenziario
4.4 Doveri di informazione e obblighi di condotta
Capitolo 5 La legge sull’ordinamento penitenziario
5.1 Cenni di inquadramento sistematico
5.2 La legge 26 luglio 1975, n. 354
5.2.1 Le modifiche del 2019
5.2.2 I decreti legislativi 2 ottobre 2018, nn. 121, 123 e 124
5.2.3 Segue: il D.Lgs. 2 ottobre 2018, n. 123
5.2.4 Segue: il D.Lgs. 2 ottobre 2018, n. 124
5.3 La Riforma Cartabia
5.3.1 Note introduttive
5.3.2 La semilibertà sostitutiva e la detenzione domiciliare sostitutiva
5.3.3 Il lavoro di pubblica utilità sostitutivo
5.3.4 Il procedimento per la sostituzione: aperture al modello bifasico
5.3.5 La pena pecuniaria sostitutiva in caso di insolvenza
SEZIONE TERZA ELEMENTI DI ESECUZIONE PENITENZIARIA
Capitolo 6 La magistratura di sorveglianza
6.1 Nozioni introduttive
6.2 Tribunale e magistrato di sorveglianza
6.3 Il presidente del tribunale di sorveglianza
6.4 Il procedimento di sorveglianza
Capitolo 7 L’ordinamento penitenziario minorile e il processo minorile
7.1 I principi del diritto penitenziario minorile
7.2 Ordinamento penitenziario minorile: quadro generale della riforma di cui al D.Lgs. 121 del 2018
7.3 La magistratura di sorveglianza minorile
7.4 La disciplina di dettaglio: misure penali di comunità, caratteri comuni
7.4.1 La sentenza della Corte Costituzionale n. 263/2019
7.4.2 Il programma di intervento educativo
7.4.3 Il coinvolgimento del nucleo familiare e il principio di territorialità
7.4.4 L’eventuale collocamento in comunità
7.4.5 Il ruolo dei servizi minorili
7.5 Le modifiche all’art. 24 del D.Lgs. 272/1989
7.6 Assegnazione dei detenuti e camere di pernottamento
7.6.1 Assegnazione dei detenuti
7.6.2 Altri criteri di assegnazione
7.6.3 Permanenza all’aperto
7.6.4 Colloqui e tutela dell’affettività (art. 19 D.Lgs. 121/2018)
7.6.5 Colloqui con i familiari
7.6.6 Colloqui con i volontari e supporto psicologico
7.6.7 Conversazioni telefoniche
7.6.8 Visite prolungate
7.6.9 Verifica della sussistenza del legame affettivo
7.7 Custodia attenuata (art. 21 D.Lgs. 121/2018)
7.7.1 Obiettivi generali
7.7.2 Destinatari e criteri di ammissione
7.7.3 Modello operativo
7.7.4 Progetto d’intervento educativo
7.7.5 Struttura
7.7.6 Personale
7.7.7 Sicurezza
7.8 Il processo penale a carico di imputati minorenni (il D.P.R. 448/1988)
7.8.1 Gli organi della giustizia minorile
7.8.2 I principi fondamentali
7.8.3 Il rito
7.8.4 I provvedimenti sulla libertà personale
7.9 Le disposizioni di attuazione di coordinamento e transitorie al processo minorile (il D.Lgs. 272/1989)
7.9.1 Regole generali
7.9.2 Centri e servizi per la giustizia minorile e centri di prima accoglienza
7.9.3 Organizzazione delle comunità e degli istituti di semilibertà
7.9.4 Difensore di ufficio
7.9.5 Cautele nell’esecuzione dell’arresto e del fermo, nell’accompagnamento e nella traduzione e verbale di consegna
7.9.6 Esecuzione delle misure cautelari in caso di infermità e i provvedimenti limitativi della libertà personale
7.9.7 Giudice del riesame e dell’appello, sentenza di non luogo a procedere per irrilevanza del fatto e sospensione del processo e messa alla prova
7.9.8 Spese per interventi e processuali
Capitolo 8 L’amministrazione penitenziaria
8.1 Cenni introduttivi
8.2 L’organizzazione centrale: il Dipartimento
8.3 Le attribuzioni degli organi centrali del Dipartimento
8.4 L’istituto superiore di studi penitenziari e la Scuola superiore dell’esecuzione penale
8.5 La giustizia minorile
8.6 I Provveditorati regionali dell’Amministrazione penitenziaria
8.6.1 Segue: Attribuzioni
Capitolo 9 L’organizzazione degli istituti penitenziari e il personale
9.1 Gli istituti penitenziari
9.2 Le aree degli istituti penitenziari
9.3 Il personale degli istituti penitenziari
9.4 Visite agli istituti penitenziari
9.5 Il garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale
SEZIONE QUARTA IL TRATTAMENTO PENITENZIARIO
Capitolo 10 Principi e modalità del trattamento
10.1 Il trattamento penitenziario: tutela costituzionale e sovranazionale
10.1.1 L’osservazione scientifica della personalità
10.1.2 Assegnazione, raggruppamento e categorie dei detenuti e degli internati
10.2 Organizzazione penitenziaria e classificazione dei detenuti
10.2.1 Circuiti penitenziari
10.3 Condizioni generali del trattamento. Gli edifici penitenziari e i locali di soggiorno e pernottamento
10.3.1 La vita penitenziaria
10.3.2 La tutela della salute in carcere
10.3.3 La sorveglianza particolare
10.3.4 Gli elementi del trattamento
10.3.4.1 L’istruzione
10.3.4.2 La religione
10.3.4.3 Le attività culturali, sportive e ricreative
10.3.4.4 La corrispondenza
10.3.4.5 I colloqui
10.3.4.5.1 I colloqui a fini investigativi
10.3.4.6 I contatti con il mondo esterno
10.3.4.7 I rapporti con la famiglia
10.3.4.8 I permessi
10.3.4.9 Il lavoro
10.3.4.10 La giustizia riparativa (art. 15-bis o.p.)
10.3.4.11 Le novità contenute nel D.L. 162/2022 convertito in L. 199/2022 (c.d. decreto sull’ergastolo ostativo)
10.3.5 Il c.d. “carcere duro” (art. 41-bis o.p.)
Capitolo 11 Il regime penitenziario
11.1 Nozioni
11.2 Il reclamo giurisdizionalizzato
11.2.1 Il reclamo generico
11.3 L’ingresso in istituto
11.4 Il regime di isolamento
11.5 Le perquisizioni personali
11.6 Trasferimento e traduzioni dei detenuti
11.7 I piantonamenti
11.8 La dismissione
Capitolo 12 Il procedimento disciplinare
12.1 Il procedimento disciplinare
12.2 Le infrazioni
12.3 Le Autorità competenti
12.4 Il Consiglio di Disciplina
12.5 Le fasi di constatazione e contestazione
12.6 La fase delle indagini
12.7 La fase di giudizio
12.8 La deliberazione della sanzione
12.8.1 Le sanzioni comminabili
12.9 Il reclamo disciplinare
12.9.1 Il procedimento in sede di reclamo
12.10 L’impiego della forza fisica
12.10.1 I mezzi di coercizione fisica
12.10.2 L’uso delle armi
12.11 Le ricompense
12.11.1 Il procedimento applicativo
SEZIONE QUINTA LE MISURE EXTRAMURARIE E I BENEFICI PENITENZIARI
Capitolo 13 Misure alternative
13.1 Nozione e principi
13.2 Divieto di concessione dei benefici
13.3 Applicabilità delle misure alternative ai collaboratori di giustizia
13.4 L’affidamento in prova al servizio sociale
13.5 L’affidamento in prova in casi particolari
13.6 La detenzione domiciliare
13.7 La detenzione domiciliare speciale
13.8 Misure alternative nei confronti di condannati affetti da AIDS o da grave deficienza immunitaria
13.8.1 Il rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena
13.8.2 Rinvio facoltativo dell’esecuzione della pena
13.9 Le misure di carattere straordinario: il c.d. “indultino” e l’esecuzione domiciliare delle pene detentive
13.10 La semilibertà
13.11 Sopravvenienza di nuovi titoli di privazione della libertà
13.12 Sospensione cautelativa delle misure alternative
Capitolo 14 Benefici penitenziari
14.1 Le licenze
14.2 I permessi
14.3 La liberazione anticipata
14.3.1 La liberazione anticipata speciale
14.4 La remissione del debito
14.5 Il rimedio dell’art. 35-ter o.p.
LIBRO SECONDO ELEMENTI DI PEDAGOGIA DELL’ETÀ EVOLUTIVA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI FENOMENI DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITÀ
Capitolo 1 Pedagogia sperimentale e pedagogia penitenziaria
1.1 La pedagogia sperimentale
1.1.1 La ricerca in educazione
1.1.2 Osservazione
1.2 Apprendimento
1.2.1 Condizionamento classico
1.2.2 Condizionamento operante
1.2.3 Apprendimento per insight
1.2.4 Apprendimento osservativo
1.2.5 L’apprendimento permanente
1.2.6 Competenze chiave
1.3 Pedagogia penitenziaria
1.3.1 La figura dell’educatore penitenziario
1.3.2 Trattamento rieducativo
1.3.3 Osservazione scientifica
Capitolo 2 Psicologia sociale
2.1 La cognizione sociale
2.1.1 Fondamenti della cognizione sociale
2.1.2 La conoscenza sociale
2.1.3 Fattori cognitivi e fattori sociali nella cognizione sociale
2.1.4 L’organizzazione della conoscenza
2.1.5 Vantaggi e disfunzioni del ragionamento sociale
2.1.6 L’attribuzione causale
2.2 Il giudizio sociale
2.2.1 Atteggiamenti
2.2.2 Formazione delle impressioni
2.2.3 Reputazione
2.3 Le rappresentazioni sociali
2.3.1 Da Durkheim a Moscovici
2.3.2 Generazione delle rappresentazioni sociali
2.3.3 Finalità delle rappresentazioni sociali
2.3.4 Rappresentazioni e comunicazione
2.3.5 Sviluppi
2.4 Il sé e l’identità
2.4.1 Forme molteplici
2.4.2 Social cognition
2.4.3 Identità
2.5 Aggressività e altruismo
2.5.1 Il comportamento antisociale
2.5.2 Il comportamento aggressivo
2.5.3 Il comportamento prosociale
2.5.4 Il comportamento altruistico
Capitolo 3 Psicologia generale e del disadattamento
3.1 Dall’adattamento al disadattamento
3.1.1 Disagio, disadattamento e devianza
3.2 Teorie psicologiche
3.3 Disturbi della personalità
3.4 Teorie sociologiche
Capitolo 4 Pedagogia della marginalità e della devianza
4.1 Premessa
4.2 Pedagogia della marginalità e della devianza
4.2.1 Chi sono i diversi? Dal controllo ed allontanamento all’addestramento e correzione
4.2.2 Le figure dell’anomalia
4.2.3 Le origini del comportamento anomalo: la patologia del deviante
4.2.4 Il villaggio dei dannati
4.2.5 Dalla devianza alla patologizzazione sociale
4.2.6 Punire per educare
4.3 I modelli interpretativi della devianza
4.3.1 Il sapere bio-medico
4.3.2 Salute e Malattia
4.4 La prospettiva antropologico-criminale
4.5 La lettura psicologica
4.6 Il paradigma psichiatrico
4.6.1 Psicologia sociale e dello sviluppo
4.7 Il paradigma sociologico
4.7.1 La produzione sociale della devianza
4.7.2 La scuola di Chicago
4.7.3 Lo struttural-funzionalismo
4.7.4 Interazionismo simbolico e labelling theory
4.8 Modelli neuroscientifici: DDAI
4.9 La specificità pedagogica
4.9.1 Il paradigma pedagogico come rottura teorico-pratica
4.9.2 Pedagogia interpretativa: approccio fenomenologico
4.10 Approccio clinico-materialista
Capitolo 5 La questione minorile
5.1 I luoghi della pedagogia della devianza
5.1.1 Comunità
5.1.2 Scuola
5.1.3 Modello disciplinare
5.1.4 Materialità della vita scolastica
5.1.5 Disagio scolastico
5.1.6 Prevenzione
5.1.7 Centri aggregativi
5.1.8 Strada
Capitolo 6 Infanzia e adolescenza
6.1 Note introduttive
6.2 Il bambino naturale
6.2.1 Il bambino dannato
6.2.2 Il bambino disturbato
6.2.3 Il bambino normalizzato
6.3 Adolescenza
6.3.1 I bisogni inascoltati
Capitolo 7 La consulenza pedagogica nell’ambito della devianza minorile
7.1 Quadro generale
7.2 Il supporto legislativo (rinvio)
Capitolo 8
Cenni di storia della pedagogia
8.1 La pedagogia, scienza ed arte dell’educazione
8.2 La pedagogia nell’antichità: Socrate, Platone e Aristotele
8.2.1 Note introduttive
8.2.2 Socrate
8.2.3 Platone
8.2.4 Aristotele
8.3 L’età ellenistica e l’educazione
8.4 L’Impero romano e la scuola
8.5 Il pensiero pedagogico dei Padri della Chiesa: Agostino d’Ippona e Tommaso d’Aquino
8.5.1 Note introduttive
8.5.2 Agostino d’Ippona
8.5.3 Tommaso d’Aquino
8.6 La formazione monastica
8.7 L’educazione umanistica: Erasmo da Rotterdam
8.8 Pedagogia utopistica
8.9 Uomo pansofico e gentleman: Comenio e Locke
8.9.1 Comenio
8.9.2 Locke
8.10 Il processo educativo: Rousseau
8.10.1 Segue: le tappe del processo educativo
8.11 L’influsso del pensiero rousseauiano: Pestalozzi
8.12 L’ideale formativo dell’età romantica: Froebel
8.13 L’Ottocento pedagogico: Herbart e Rosmini
8.13.1 Herbart
8.13.2 Rosmini
8.14 Il positivismo: Comte e Durkheim
8.14.1 Comte
8.14.2 Durkheim
8.15 La pedagogia dell’ambiente: Montessori
8.16 L’attivismo: Dewey
8.17 Il neoidealismo: Croce, Gentile e Lombardo Radice
8.18 Il personalismo
8.19 Pedagogie attivistiche e non-direttive
8.20 La nuova ideologia di pedagogia: pedagogia cognitivista
LIBRO TERZO NORME GENERALI IN MATERIA DI PUBBLICO IMPIEGO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE RESPONSABILITÀ, DOVERI E DIRITTI DEI PUBBLICI DIPENDENTI, CODICE DI COMPORTAMENTO E SANZIONI DISCIPLINARI
Capitolo 1 Nozioni sul rapporto di lavoro alle dipendenze della P.A. Responsabilità, comportamento e sanzioni
1.1 Il cammino della privatizzazione
1.2 La riforma Brunetta: il percorso inverso della rilegificazione
1.3 Il “decreto Madia”
1.4 Il sistema delle fonti del pubblico impiego
1.5 La micro e la macro organizzazione
1.6 La contrattazione collettiva
1.7 La contrattazione integrativa
1.8 L’accesso al pubblico impiego
1.8.1 Il reclutamento: dal testo unico al decreto attuativo PNRR-bis (D.L. 36/2022, conv. in L. 79/2022)
1.8.1.1 Le procedure concorsuali semplificate di cui al D.L. 44/2021
1.8.1.2 Le nuove regole in materia di reclutamento di cui al D.L. 80/2021
1.8.1.3 Le nuove regole di cui al D.L. 36/2022, conv. in L. 79/2022
1.9 Lavoro a tempo parziale
1.10 Lavoro a tempo determinato (o a termine)
1.11 Contratto di somministrazione
1.12 Il lavoro agile (c.d. smart working)
1.13 L’attenzione al benessere organizzativo
1.14 Il regime delle progressioni
1.15 La modificazione soggettiva
1.15.1 La mobilità volontaria
1.15.2 La mobilità obbligatoria
1.15.3 La mobilità tra pubblico e privato
1.16 L’esercizio di mansioni superiori
1.17 Il nuovo status del dipendente pubblico
1.18 La responsabilità dei dipendenti pubblici e le sanzioni disciplinari
1.19 Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
1.19.1 I principi generali
1.19.2 Le singole fattispecie
1.19.3 I rapporti con il pubblico
1.19.4 Le disposizioni particolari per i dirigenti
1.19.5 Vigilanza, monitoraggio ed attività formative
1.19.6 La violazione dei doveri del codice e la responsabilità
1.19.7 Aggiornamento dei codici di comportamento e formazione in tema di etica pubblica
1.19.8 Organismo indipendente di valutazione
1.19.9 Merito e premi
1.19.9.1 Merito
1.19.9.2 Premi
1.20 La dirigenza e il management locale
1.20.1 Il rapporto politica-amministrazione e le funzioni dirigenziali
1.20.2 La culpa in vigilando del dirigente
1.20.3 La delega di funzioni dirigenziali
1.21 Trasparenza e anticorruzione
1.22 Il Nucleo della concretezza e il Piano triennale delle azioni concrete per l’efficienza delle Pubbliche Amministrazioni
1.23 Piano integrato di attività e organizzazione
1.24 Cessazione del rapporto di lavoro presso le amministrazioni pubbliche
1.25 Il riparto di giurisdizione in materia di pubblico impiego
LIBRO QUARTO TEST SITUAZIONALI
Capitolo 1 Esempi pratici di test situazionali
Premessa
1.1 PARTE 1 - Competenze utili per ruoli che prevedono l’assunzione di responsabilità e teamwork
1.1.1 Test situazionali nell’area delle competenze utili per ruoli che prevedono l’assunzione di responsabilità e teamwork
1.1.2 Quadro delle risposte - PARTE 1 - Competenze utili in incarichi di responsabilità
1.2 PARTE 2 - Test situazionali nell’area delle competenze relative all’Intelligenza Emotiva
1.2.1 Test situazionali nell’area dell’Intelligenza Emotiva
1.2.2 Quadro delle risposte - PARTE 2 - Intelligenza Emotiva
LIBRO QUINTO SIMULAZIONI DI LOGICA
Simulazione n. 1 – Quiz
Simulazione n. 1 – Risposte
Simulazione n. 2 – Quiz
Simulazione n. 2 – Risposte