Ginnastica mentale: Esercizi di ginnastica per la mente per disturbi della memoria e altri deficit cognitivi lievi-moderati

 
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Disponibile

Autori Cristina Gueli

Pagine 197
Data pubblicazione Dicembre 2013
Data ristampa
Autori Cristina Gueli
ISBN 8838775397
ean 9788838775390
Tipo Cartaceo
Collana Sociale & Sanità
Editore Maggioli Editore
Dimensione 17x24
  • Spedizione in 48h
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Autori Cristina Gueli

Pagine 197
Data pubblicazione Dicembre 2013
Data ristampa
Autori Cristina Gueli
ISBN 8838775397
ean 9788838775390
Tipo Cartaceo
Collana Sociale & Sanità
Editore Maggioli Editore
Dimensione 17x24
Carta (questo volume), matita, gomma da cancellare, come optional un righello, e... buon divertimento. Questo volume invece ha lo scopo di stimolare le varie funzioni cerebrali (memoria, linguaggio, calcolo, ragionamento/astrazione) attraverso un manuale di esercizi proposti perlopiù in forma di giochi, ed è rivolto a persone anziane con problemi di memoria. Da alcuni decenni è noto che interventi di stimolazione cognitiva nell'anziano normale sono in grado di produrre effetti positivi anche a lungo nel tempo dopo l'intervento specifico. Più recente è invece l'evidenza che anche nelle persone affette da malattia di Alzheimer, per antonomasia il "nemico" delle nostre memorie, interventi di riabilitazione cognitiva hanno un ruolo terapeutico benefico.

A chi si rivolge - Direttamente alle persone con disturbi della memoria e altri deficit cognitivi sia iniziali che moderati.
Come nasce - Dall'attività professionale dell'autrice ma soprattutto dalla sua esperienza personale.
Come è stato costruito - Gli esercizi sono differenziati. Si inizia con esercizi di base adatti a tutti e si prosegue con esercizi più personalizzati che tengono conto della fascia d'età e della scolarità.
Come è strutturato - I vari esercizi attivano prevalentemente alcune specifiche zone del cervello. Sono stati appositamente mescolati per stimolare complessivamente tutte le funzioni ed anche per non scoraggiare le persone che hanno difficoltà in alcune aree specifiche.
Come usarlo - Il testo può essere utilizzato in autonomia o con l'aiuto di un famigliare o di un caregiver. Si colloca nell'ambito della riabilitazione cognitiva, ma al di fuori dei classici schemi didattici e può essere utilizzato a casa.

Il manuale non è stato creato per gli operatori, ma essi ne possono trarre utili spunti di lavoro. Il testo risponde alla frequente domanda posta dai familiari (per lo più i figli) "Cosa posso fare"" e vuole essere uno strumento per facilitare la comunicazione e facilitare il controllo di alcuni disturbi del comportamento quali ad esempio aggressività, depressione, wandering.
Vuole inoltre dare al familiare la consapevolezza di come il proprio congiunto affetto da Alzheimer sia ancora in grado di fare qualcosa e di divertirsi: magari ridendo mentre ricorda vecchi proverbi o mettendosi a cantare le canzoni dei suoi tempi riportate negli esercizi.

Cristina Gueli, Specialista in Medicina Interna è dirigente medico dell'Unità Operativa Complessa di Geriatria dell'Ospedale Maggiore di Bologna. Ha lavorato per molti anni presso l'ex Centro esperto dei disturbi cognitivi e della memoria dell'Ospedale Maggiore di Bologna partecipando anche come docente a corsi per i familiari e per i medici di medicina generale, organizzando attività creative per i pazienti affetti da demenza come la "tombola visuale". Prima di ciò ha vissuto in prima persona il ruolo di "caregiver" di sua madre affetta da Alzheimer.

Carta (questo volume), matita, gomma da cancellare, come optional un righello, e... buon divertimento. Questo volume invece ha lo scopo di stimolare le varie funzioni cerebrali (memoria, linguaggio, calcolo, ragionamento/astrazione) attraverso un manuale di esercizi proposti perlopiù in forma di giochi, ed è rivolto a persone anziane con problemi di memoria. Da alcuni decenni è noto che interventi di stimolazione cognitiva nell'anziano normale sono in grado di produrre effetti positivi anche a lungo nel tempo dopo l'intervento specifico. Più recente è invece l'evidenza che anche nelle persone affette da malattia di Alzheimer, per antonomasia il "nemico" delle nostre memorie, interventi di riabilitazione cognitiva hanno un ruolo terapeutico benefico.

A chi si rivolge - Direttamente alle persone con disturbi della memoria e altri deficit cognitivi sia iniziali che moderati.
Come nasce - Dall'attività professionale dell'autrice ma soprattutto dalla sua esperienza personale.
Come è stato costruito - Gli esercizi sono differenziati. Si inizia con esercizi di base adatti a tutti e si prosegue con esercizi più personalizzati che tengono conto della fascia d'età e della scolarità.
Come è strutturato - I vari esercizi attivano prevalentemente alcune specifiche zone del cervello. Sono stati appositamente mescolati per stimolare complessivamente tutte le funzioni ed anche per non scoraggiare le persone che hanno difficoltà in alcune aree specifiche.
Come usarlo - Il testo può essere utilizzato in autonomia o con l'aiuto di un famigliare o di un caregiver. Si colloca nell'ambito della riabilitazione cognitiva, ma al di fuori dei classici schemi didattici e può essere utilizzato a casa.

Il manuale non è stato creato per gli operatori, ma essi ne possono trarre utili spunti di lavoro. Il testo risponde alla frequente domanda posta dai familiari (per lo più i figli) "Cosa posso fare"" e vuole essere uno strumento per facilitare la comunicazione e facilitare il controllo di alcuni disturbi del comportamento quali ad esempio aggressività, depressione, wandering.
Vuole inoltre dare al familiare la consapevolezza di come il proprio congiunto affetto da Alzheimer sia ancora in grado di fare qualcosa e di divertirsi: magari ridendo mentre ricorda vecchi proverbi o mettendosi a cantare le canzoni dei suoi tempi riportate negli esercizi.

Cristina Gueli, Specialista in Medicina Interna è dirigente medico dell'Unità Operativa Complessa di Geriatria dell'Ospedale Maggiore di Bologna. Ha lavorato per molti anni presso l'ex Centro esperto dei disturbi cognitivi e della memoria dell'Ospedale Maggiore di Bologna partecipando anche come docente a corsi per i familiari e per i medici di medicina generale, organizzando attività creative per i pazienti affetti da demenza come la "tombola visuale". Prima di ciò ha vissuto in prima persona il ruolo di "caregiver" di sua madre affetta da Alzheimer.

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