I giorni che non se ne vanno
di Pietro Cappai
C’è tanta differenza tra come si comportano oggi gli adolescenti rispetto a quanto facevano, alla stessa età, coloro che, nella seconda metà degli anni Sessanta, hanno vissuto il periodo forse più turbolento della contestazione studentesca?
L’autore di queste pagine se lo domanda cercando di rivivere, con gli stessi occhi di allora, le vicende dei cinque anni trascorsi nel liceo classico “Lucrezio Caro” di Roma: un periodo per lui indimenticabile, costellato di azioni scellerate, di scherzi, di gioie impetuose, di drammi grandi e piccoli.
La risposta è sì, deve esistere un filo conduttore che lega indissolubilmente le pulsioni, le emozioni, i dilemmi, le speranze di chi ha vissuto allora e di chi sta vivendo ora quell’età fantastica, l’età dove tutto è possibile, dove la morte non è che un’eventualità remota, quasi impensabile, menzionata dagli adulti al solo fine di limitare la libertà d’azione dei ragazzi, l’età in cui il tempo è il nemico numero uno da sconfiggere, nell’ansia di raggiungere una maturità (intesa non solo come titolo di studio) spesso mitizzata e considerata l’agognato traguardo a cui tendere, salvo poi doversi ricredere a distanza di anni, quando si iniziano a fare i primi bilanci.
Il racconto è serrato, una cavalcata irresistibile tra scherzi da caserma, esibizionismo, cattiverie, timidi approcci al sesso.
Il tutto dominato dall’impellente necessità di stare insieme agli amici, di raccontarsi tutto e di condividere con loro ogni istante della propria vita.
Pietro Cappai
(o Piero, come lo hanno sempre chiamato sin da bambino), è nato a Roma nel 1952. Laureato in Giurisprudenza, ha lavorato per circa 38 anni in istituti di credito. In passato ha pubblicato due raccolte di poesie (La vita che accade è un rumore, Editore Maggioli, e Cocci d’infinito, Editore Manni).
“Non credo che in queste pagine ci siano rimpianto e nostalgia, non almeno nei termini con cui siamo soliti definirli. Certo, a questi giovani pieni di acciacchi, che continuano a percepirsi ragazzi anche mezzo secolo dopo, quegli anni appaiono come un luogo mitico. Qualcuno se ne è allontanato, qualcuno se ne vergogna, altri li hanno annebbiati. Piero Cappai ce li restituisce. Ed è un grande dono”
Roberto Roscani
Pagine | 232 |
Data pubblicazione | Luglio 2021 |
Data ristampa | |
Autori | Pietro Cappai |
ISBN | 8891651785 |
ean | 9788891651785 |
Tipologia prodotto | Cartaceo |
Editore | Maggioli Editore |
Dimensione | 17x24 |