Manuale del ragioniere comunale

Come si applica e come funziona la contabilità dell’ente locale
129,00 €
Disponibile

Autori Mauro Bellesia

Pagine 1368
Data pubblicazione Febbraio 2023
Data ristampa
ISBN 8891661838
ean 9788891661838
Tipo Cartaceo + iLibro
Sottotitolo Come si applica e come funziona la contabilità dell’ente locale
Collana Progetto Ente Locale
Editore Maggioli Editore
Dimensione 17x24
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  • Paga alla consegna senza costi aggiuntivi

Autori Mauro Bellesia

Pagine 1368
Data pubblicazione Febbraio 2023
Data ristampa
ISBN 8891661838
ean 9788891661838
Tipo Cartaceo + iLibro
Sottotitolo Come si applica e come funziona la contabilità dell’ente locale
Collana Progetto Ente Locale
Editore Maggioli Editore
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Il presente manuale, di 1.368 pagine, tratta in modo completo ed esaustivo la disciplina dell’ordinamento finanziario e contabile degli enti locali dal punto di vista di chi lo applica quotidianamente, il Responsabile del servizio finanziario.

Norme, regole e adempimenti sono illustrati, sintetizzati e commentati in stretta correlazione alle funzioni e alle responsabilità del “Ragioniere”, privilegiando un approccio operativo, ma senza trascurare aspetti metodologici, suggerimenti o approfondimenti finalizzati ad una migliore comprensione del contesto, dell’evoluzione normativa e delle criticità del quadro di riferimento attuale.

Per poter dirigere oggi la Ragioneria di un Ente, occorrono non solo professionalità adeguate e aggiornamento continuo, ma anche capacità interdisciplinari non comuni per intuire e decifrare in anticipo gli effetti delle norme e degli atti amministrativi, intercettando quelli a cui dedicare maggior attenzione.

Il manuale è stato aggiornato alla Legge di Bilancio 2023, PNRR, PIAO, norme Covid-19, Riforma 1.15 PNRR - contabilità Accrual, ecc.

Al fine di semplificare la lettura, nel testo è inserito un indicatore grafico che evidenzia i punti critici e rappresenta una guida trasversale di lettura con collegamenti, riferimenti normativi, riflessioni e consigli.

Alla fine dell’opera sono resi disponibili due strumenti di grande utilità:
› la mappa dei principali adempimenti e dei controlli con i relativi riferimenti normativi,
› il glossario e indice analitico degli argomenti per facilitarne le ricerca per argomento all’interno del testo.

Mauro Bellesia
ha una lunga esperienza quale Ragioniere capo del Comune di Vicenza, è componente dell’Osservatorio per la Finanza e la Contabilità degli Enti Locali presso il Ministero dell’Interno. Componente, commissione straordinaria Standard Setter Board del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Revisore contabile, consulente Anci, già amministratore delegato di società privata e più volte commissario straordinario, componente di nuclei di valutazione, autore di pubblicazioni in materia di contabilità, controllo e finanza per enti locali e imprese, docente presso varie Università e Scuole di Pubblica Amministrazione.

Terza edizione rivista, integrata ed aggiornata a:
› Legge di Bilancio 2023
› PNRR
› PIAO
› Anticipazioni nuova contabilità “Accrual” (Riforma 1.15 PNRR)

Il lettore, tramite il codice alfanumerico allegato al volume, potrà accedere alla documentazione online disponibile in formato modificabile:
› schemi di delibera: di approvazione del DUP, del PEG, del bilancio, del rendiconto, dei prelievi dai fondi di riserva, di salvaguardia degli equilibri, di ricognizione delle società partecipate,
 schema di programma triennale lavori pubblici, di programma biennale acquisizione forniture e servizi,
 schema di convenzione di tesoreria, del regolamento di contabilità, degli indicatori,
 file excel: per il calcolo dei limiti della spesa, per il calcolo del consolidamento,
 check list,
 la normativa di riferimento.

iLibro
L’acquisto dell’opera include l’accesso alla versione digitale iLibro, che permette: • la consultazione online; • l’utilizzo del motore di ricerca per parola e concetti all’interno del volume; • il collegamento diretto alla normativa (sempre aggiornata e in multivigenza), alla prassi e alla giurisprudenza citate nel testo.

Capitolo I – L’evoluzione e le prospettive dell’ordinamento contabile

1.1. Le ultime riforme sulla contabilità degli enti locali

1.1.1. La riforma del d.P.R. 421/1979  

1.1.2. Dal d.P.R. 421/1979 al d.lgs. 77/1995

1.1.3. La riforma del d.lgs. 77/1995

1.1.4. Dal d.lgs. 77/1995 al Tuel d.lgs. 267/2000

1.2. I principi contabili

1.2.1. I principi contabili emanati dall’Osservatorio sulla finan­za e la contabilità degli enti locali  

1.2.2. I principi contabili indicati nel Tuel d.lgs. 267/2000

1.2.3. Le norme del Tuel d.lgs. 267/2000 derogabili e inderogabi­li

1.3. 19 anni con il patto di stabilità interno

1.3.1. Le finalità e le regole generali dal 1999 al 2018

1.3.2. I comuni soggetti al patto di stabilità

1.3.3. La logica del doppio binario

1.3.4. Le regole per l’anno 2018

1.3.4.1. La definizione di saldo

1.3.4.2. Il prospetto dimostrativo dei vincoli di finanza pubblica

1.3.4.3. Gli adempimenti e le scadenze dei vincoli di fi­nanza pubblica

1.3.4.4. Il regime sanzionatorio  

1.3.5. I principi fondamentali del coordinamento della finanza pubblica

1.3.6. Gli effetti del patto di stabilità interno

1.3.6.1. La rivalutazione della contabilità di cassa

1.3.6.2. Gli effetti sugli investimenti

1.4. Gli elementi principali della riforma del d.lgs. 118/2011

1.4.1. Il processo di armonizzazione dei sistemi contabili delle P.A.  

1.4.2. La sperimentazione negli anni 2012-2014

1.4.3. I contenuti del d.lgs. 118/2011  

1.4.4. Il valore dei principi contabili di cui al d.lgs. 118/2011  

1.5. li sviluppi del sistema contabile degli enti locali nel contesto nazio­nale e comunitario

1.5.1. La consapevolezza di una riforma di grande portata

1.5.2. I punti di forza e di debolezza della contabilità armoniz­zata

1.5.3. I probabili sviluppi

1.5.4. La nuova contabilità “accrual” per tutte le Pubbliche Am­ministrazioni

1.5.4.1. La riforma n. 1.15 del PNRR

1.5.4.2. Le indicazioni dell’Unione Europea  

1.5.4.3. Le finalità

1.5.4.4. L’ambito di applicazione

1.5.4.5. I tempi  

1.5.4.6. La struttura di governance

1.5.4.7. Lo Standard Setter Board (SSB)  

1.5.4.8. Il Comitato direttivo

1.5.4.9. Il Gruppo di consultazione

1.5.4.10. La Segreteria tecnica

1.5.4.11. Il due process

1.5.4.12. I lavori dello SSB

1.5.4.13. Il Quadro concettuale (QC)

1.5.4.14. Gli standard contabili

1031.6. Il bilancio quale bene pubblico  

1031.6.1. I recenti interventi della Corte Costituzionale  

1.6.2. Il rapporto tra complessità tecnica e chiarezza delle poli­tiche di bilancio nelle sentenze della Corte Costituzionale

1.6.3. La consapevolezza della complessità del quadro normati­vo da parte della Corte dei conti

1.6.4. L’impatto sui comuni dell’armonizzazione dei bilanci di cui al d.lgs. 118/2011 secondo l’UPB

1.6.5. L’eccessiva complessità denunciata dagli operatori  

1.6.6. Il concetto di bilancio quale “bene pubblico”

1.7. Gli equilibri e le regole del bilancio secondo la Corte Costituzionale

1.7.1. Gli equilibri di bilancio ex artt. 81 e 97 della Costituzione (copertura finanziaria delle spese)

1.7.2. Gli equilibri di bilancio in relazione ai vincoli di finanza pubblica (patto di stabilità interno e indebitamento) Capitolo II – Le norme di riferimento dell’attuale sistema finanziario e contabile  

2.1. Norme generali

2.2. Norme specifiche

Capitolo III – Il ciclo della gestione

3.1. Il ciclo di mandato

3.1.1. Le linee programmatiche

3.1.2. La relazione di inizio e fine mandato

3.2. Il ciclo annuale della gestione

3.2.1. I documenti fondamentali della programmazione, gestio­ne e rendicontazione

Capitolo IV – La programmazione di bilancio

4.1. Il DUP

4.1.1. Il quadro normativo di riferimento del DUP

4.1.2. Le caratteristiche fondamentali del DUP

4.1.3. La Sezione strategica  

4.1.4. La Sezione operativa

4.1.5. Il DUP semplificato per i comuni fino a 5.000 abitanti  

4.1.6. Il DUP semplificato per i comuni fino a 2.000 abitanti  

4.1.7. I casi di inammissibilità e improcedibilità delle delibera­zioni  

4.1.8. Lo schema di delibera del DUP

4.2. Il programma triennale dei lavori pubblici

4.2.1. L’evoluzione della normativa in tema di programmazione dei lavori pubblici

4.2.2. Il quadro normativo attuale

4.2.3. Le caratteristiche essenziali della programmazione dei lavo­ri pubblici

4.2.4. La pubblicità e la trasparenza

4.2.5. Le modalità operative del d.m. 16 gennaio 2018, n. 14  

4.2.6. Tempi e modalità di approvazione incrociati tra DUP e d.m. 16 gennaio 2018, n. 14  

4.3. Il programma biennale per l’acquisizione di forniture e servizi

4.3.1. L’evoluzione della normativa in tema di acquisto di for­niture e servizi

4.3.2. Il quadro normativo attuale

4.3.3. Le caratteristiche essenziali  

4.3.4. La pubblicità e la trasparenza

4.3.5. Le modalità operative del d.m. 16 gennaio 2018, n. 14  

4.4. Il fondo ripiano perdite delle società partecipate

4.5. Il PEG

4.5.1. Il quadro normativo di riferimento del PEG

4.5.2. Le caratteristiche fondamentali del piano esecutivo di ge­stione (PEG)

4.5.3. I contenuti e la struttura del PEG

1764.5.4. Il collegamento tra struttura organizzativa e responsabilità di bilancio   

1784.5.5. Gli obiettivi del PEG  

4.5.6. L’introduzione del Piano integrato di attività e organizza­zione (PIAO)

1814.5.7. Le variazioni del PEG  

1834.5.8. Lo schema di delibera di approvazione del PEG  

4.6. Il piano del fabbisogno del personale

4.6.1. Il quadro normativo

4.6.2. Gli adempimenti

4.7. Il Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO)

4.7.1. Il quadro di riferimento normativo del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO)

1894.7.2. Il collegamento tra Documento unico di programmazione (DUP) e Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO)

1904.7.3. Il collegamento tra Piano integrato di attività e organizza­zione (PIAO) e Piano esecutivo di gestione (PEG)

Capitolo V – Il bilancio preventivo

5.1. Le finalità, i principi e le funzioni del bilancio preventivo  

5.1.1. Il quadro normativo di riferimento del bilancio preventivo

5.1.2. Le caratteristiche fondamentali del bilancio degli enti lo­cali

5.1.3. I principi del bilancio contenuti nel Tuel

5.1.4. I principi generali o postulati indicati nel d.lgs. 118/2011  

5.1.5. La definizione e le finalità del bilancio

5.1.6. Le differenze tra bilancio e PEG

5.1.7. I termini di approvazione del bilancio

5.2. La struttura del bilancio preventivo  

5.2.1. Il quadro normativo di riferimento

5.2.2. La struttura del bilancio preventivo

5.2.3. Le unità di voto del bilancio preventivo

5.2.4. Le entrate e le spese correnti

5.2.5. Le entrate e le spese in conto capitale

5.2.6. Le entrate e le spese finali

5.2.7. I servizi per conto di terzi e le partite di giro  

5.3. I contenuti del bilancio preventivo

5.3.1. Il quadro normativo  

5.3.2. Le previsioni delle entrate  

5.3.3. Le previsioni delle spese  

5.3.4. Il quadro generale riassuntivo

5.3.5. Bilancio di competenza e di cassa

5.3.6. I residui presunti nel bilancio preventivo

5.3.7. Il fondo pluriennale vincolato (FPV) nel bilancio preventi­vo

5.3.8. Le funzioni delegate  

5.3.9. La tabella dimostrativa del risultato di amministrazione presunto  

5.3.10. La nota integrativa al bilancio di previsione

5.4. L’equilibrio della gestione di competenza e gli altri equilibri di bi­lancio

5.4.1. Gli equilibri del bilancio preventivo ed il prospetto dimo­strativo  

5.4.2. Il pareggio complessivo

5.4.3. L’equilibrio della gestione di competenza

5.4.4. L’equilibrio di parte corrente  

5.4.4.1. Gli effetti delle rinegoziazioni dei mutui sull’e­quilibrio di parte corrente  

5.4.5. L’equilibrio delle partite finanziarie  

5.4.6. L’equilibrio di parte capitale

5.4.7. L’equilibrio di cassa

5.4.8. L’equivalenza dei servizi per conto di terzi

5.4.9. Gli equilibri delle anticipazioni di cassa  

5.4.10. Equilibrio degli investimenti pluriennali

5.4.11. Il Ragioniere garante degli equilibri di bilancio

5.5. Il concetto e le regole della copertura finanziaria nel bilancio pre­ventivo  

5.5.1. I principi costituzionali

5.5.2. Le regole nel Tuel e nel d.lgs. 118/2011

5.6. Il fondo di riserva

5.6.1. Il fondo di riserva di competenza

5.6.2. Il fondo di riserva di cassa

5.7. Il fondo pluriennale vincolato (FPV)  

5.7.1. Il quadro normativo  

5.7.2. La definizione e le caratteristiche del fondo pluriennale vincolato (FPV)  

5.7.3. Il fondo pluriennale vincolato (FPV) nel bilancio preventi­vo

5.8. Il fondo crediti di dubbia esigibilità

5.8.1. Il quadro normativo  

5.8.2. Le caratteristiche e le regole base del fondo crediti di dub­bia esigibilità (FCDE)  

5.8.3. Le regole operative per il calcolo del fondo crediti di dub­bia esigibilità (FCDE)  

5.8.4. Il prospetto del calcolo del FCDE da allegare al bilancio di previsione  

5.8.5. Le deroghe e le agevolazioni per il calcolo del FCDE  

5.9. Gli allegati al bilancio di previsione

5.9.1. Sintesi dei contenuti del bilancio

5.9.2. Sintesi degli allegati al bilancio preventivo

5.10. Gli schemi di delibere di approvazione del bilancio

5.10.1. La presentazione degli schemi di bilancio da parte della Giunta al Consiglio

5.10.2. Lo schema di delibera consiliare di approvazione del bi­lancio

5.11. L’iter di approvazione del bilancio preventivo

5.11.1. Gli atti propedeutici

5.11.2. Il processo di formazione del bilancio

5.11.3. L’approvazione degli schemi di bilancio

5.11.4. La presentazione degli schemi di bilancio

5.11.5. Il controllo dell’Organo di revisione

5.11.6. Il controllo politico-amministrativo da parte dei consi­glieri

5.11.7. L’approvazione del bilancio

5.11.8. Esecutività della delibera di approvazione del bilancio

5.11.9. La pubblicazione dei bilanci

5.11.10. L’invio del bilancio alla BDAP

5.11.11. La mancata approvazione del bilancio

5.12. Le sanzioni in caso di mancata approvazione del bilancio

5.12.1. Lo scioglimento del Consiglio e l’avvio di nuove elezioni

5.12.2. Le procedure se non si approva il bilancio nei termini di legge

5.12.3. Le altre sanzioni in caso di mancata approvazione del bi­lancio  

5.13. Gli indicatori di bilancio

5.13.1. Il piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio

5.13.2. Gli indicatori allegati al bilancio preventivo

5.13.3. Gli indicatori allegati al rendiconto  

5.13.4. Gli indicatori degli enti strutturalmente deficitari

5.14. Il check-up del bilancio preventivo

5.14.1. I controlli di routine

5.14.2. I controlli del DUP

5.14.3. I controlli degli allegati al bilancio

5.14.4. Il controllo dei limiti di alcune tipologie di spesa

5.14.5. I controlli del piano triennale dei lavori pubblici  

5.14.6. I controlli del piano biennale degli acquisti

5.14.7. La check list di attendibilità del bilancio

5.15. La definizione delle aliquote e delle tariffe

5.15.1. Gli organi competenti all’approvazione di aliquote e tariffe

5.15.2. Prima si deliberano aliquote e tariffe, poi si approva il bi­lancio

Capitolo VI – I vincoli di finanza pubblica

6.1. L’equilibrio dei bilanci ai fini dei vincoli di finanza pubblica

6.1.1. L’equilibrio di competenza non negativo a partire dall’an­no 2019

6.1.2. Il prospetto di verifica a consuntivo dell’equilibrio di com­petenza  

6.2. I limiti di alcune tipologie di spesa

6.2.1. Il quadro normativo generale dal 2008 al 2019

6.2.2. I riferimenti normativi, le tipologie ed i limiti di spesa

6.2.3. L’abrogazione dei vincoli di spesa dall’anno 2020  

6.2.4. Tabella riepilogativa dei vincoli di spesa per gli anni 2008-2020  

6.3. Le spese di rappresentanza

6.3.1. La natura e le caratteristiche delle spese di rappresentanza

6.3.2. La rendicontazione annuale

6.3.3. I limiti di spesa

6.4. Le spese di personale

6.4.1. Le spese di personale nella struttura del bilancio preventivo

6.4.2. I limiti delle spese di personale nel bilancio finanziario

6.4.2.1. Tetto complessivo della spesa di personale  

6.4.2.2. Limiti di spesa del salario accessorio  

6.4.2.3. Limiti alle assunzioni flessibili

6.4.2.4. Il vincolo delle assunzioni basato sulla sosteni­bilità finanziaria

6.4.3. I livelli di spesa di personale che indicano le condizioni di deficitarietà    

Capitolo VII – L’esercizio provvisorio e la gestione provvisoria

7.1. L’esercizio provvisorio

7.1.1. I tempi che contraddistinguono l’esercizio provvisorio

7.1.2. Le regole durante l’esercizio provvisorio  

7.1.3. Schema di determina a contrattare per una spesa in eser­cizio provvisorio del bilancio

7.2. La gestione provvisoria

7.2.1. I tempi che contraddistinguono la gestione provvisoria

7.2.2. Le regole durante la gestione provvisoria

Capitolo VIII – Le variazioni del bilancio in corso di gestione

8.1. Le variazioni di bilancio

8.1.1. Le competenze ed i termini delle variazioni di bilancio

8.1.2. Le tipologie delle variazioni di bilancio

8.2. L’assestamento e la salvaguardia degli equilibri

8.2.1. L’assestamento del bilancio

8.2.2. Lo schema di delibera di assestamento del bilancio

8.2.3. La salvaguardia degli equilibri di bilancio

8.2.4. Le modalità della copertura finanziaria degli squilibri di bilancio

8.2.5. Il Ragioniere garante degli equilibri finanziari

8.2.6. Lo schema di delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio

8.3. I prelievi dai fondi di riserva

8.3.1. Il prelievo dal fondo di riserva

8.3.2. Lo schema di delibera di prelievo dal fondo di riserva

8.3.3. Il prelievo dal fondo di riserva di cassa

8.3.4. Lo schema di delibera di prelievo dal fondo di riserva di cassa

8.4. Le variazioni del piano esecutivo di gestione (PEG)

8.4.1. Le caratteristiche delle variazioni del piano esecutivo di gestione (PEG)

8.4.2. Lo schema di delibera di Giunta di variazione del PEG

Capitolo IX – Il procedimento di acquisizione delle entrate

9.1. L’accertamento delle entrate

9.1.1. I riferimenti normativi

9.1.2. La fase dell’accertamento nell’ambito del procedimento di acquisizione delle entrate

9.1.3. La valenza autorizzatoria del bilancio preventivo

9.1.4. La definizione dell’accertamento delle entrate

9.1.5. La registrazione dell’accertamento

9.1.6. L’imputazione dell’accertamento

9.1.7. Gli aspetti organizzativi dell’ente  

9.1.8. Vietato accertare entrate future

9.1.9. Le previsioni delle entrate nel bilancio preventivo, sulla base degli accertamenti che si prevede di imputare  

9.1.10. Le modalità di accertamento per le specifiche tipologie di entrate

9.1.11. Le entrate ricorrenti e non ricorrenti

9.1.12. Il ruolo del responsabile del servizio finanziario

9.2. Gli accertamenti senza entrate

9.2.1. L’obbligo di accertare anche le entrate senza movimenta­zioni di cassa

9.2.2. La duplicazione delle operazioni

9.3. I proventi del Codice della strada

9.3.1. I proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie ex art. 208 del Codice della strada

9.3.2. Le regole di contabilizzazione  

9.3.3. I proventi degli autovelox o altri sistemi di rilevamento ex art. 142, comma 12-bis, del Codice della strada

9.3.4. Le regole di rendicontazione  

9.3.5. I vincoli sulla gestione di cassa

9.4. Gli oneri di urbanizzazione

9.4.1. Gli oneri di urbanizzazione o permessi a costruire

9.4.2. Le regole di contabilizzazione  

9.4.3. Le opere a scomputo di oneri di urbanizzazione

9.5. Le alienazioni immobiliari

9.5.1. Il regime dei proventi da alienazioni

9.5.2. Le rilevazioni contabili  

9.5.3. I vincoli di destinazione  

9.6. La riscossione delle entrate

9.6.1. I riferimenti normativi

9.6.2. La fase della riscossione nell’ambito del procedimento di acquisizione delle entrate

9.6.3. Le modalità della riscossione

9.7. Il versamento delle entrate

9.7.1. I riferimenti normativi

9.7.2. La fase del versamento nell’ambito del procedimento di acquisizione delle entrate

9.7.3. Le modalità del versamento delle entrate

9.8. Il sistema PagoPA

9.9. Le entrate vincolate

9.9.1. La fattispecie delle entrate vincolate

9.9.2. Il “Fondone” e gli altri trasferimenti a ristoro del minor gettito delle entrate a seguito dell’emergenza COVID-19

9.9.3. Schema di determina per l’acquisto di beni o servizi con l’utilizzo delle risorse del “Fondone” COVID, ex art. 106, d.l. 19 maggio 2020, n. 34

9.9.4. Le modalità di contabilizzazione del “Fondone” ex art. 106 del d.l. n. 34/2020

9.10. La rateizzazione delle entrate

Capitolo X – Il procedimento di erogazione delle spese

10.1. La prenotazione dell’impegno di spesa

10.1.1. I riferimenti normativi

10.1.2. L’inizio del procedimento di spesa

10.1.3. Le condizioni per poter spendere  

10.1.4. La valenza autorizzatoria del bilancio preventivo

10.1.5. La determinazione a contrattare, la prenotazione d’impe­gno e la distinzione delle competenze tra responsabile del procedimento di spesa e responsabile del servizio finan­ziario

10.1.6. Schema di determina a contrattare

10.2. L’attestazione di copertura finanziaria sugli atti amministrativi  

10.2.1. I riferimenti normativi

10.2.2. L’introduzione dell’attestazione di copertura finanziaria

10.2.3. La nullità degli atti privi di copertura finanziaria

10.2.4. L’attestazione di copertura finanziaria sui provvedimenti di spesa

10.2.5. Le modalità di resa dell’attestazione di copertura finan­ziaria sui provvedimenti di spesa

10.2.6. Le diverse regole di copertura finanziaria delle spese cor­renti e in conto capitale

10.2.7. Le criticità della copertura finanziaria  

10.3. L’impegno di spesa e le registrazioni contabili

10.3.1. I riferimenti normativi

10.3.2. La fase dell’impegno nell’ambito del procedimento di ero­gazione della spesa

10.3.3. La definizione dell’impegno di spesa

10.3.4. Le registrazioni contabili delle obbligazioni  

10.3.5. I provvedimenti che comportano spese e la registrazione dell’impegno di spesa  

10.3.6. Il cronoprogramma e l’imputazione dell’impegno di spesa  

10.3.7. Le regole e le eccezioni per singole tipologie di impegno

10.3.8. Le spese ricorrenti e non ricorrenti

10.3.9. Schema di determina di assunzione di impegno di spesa  

10.4. La regola dell’esigibilità delle obbligazioni passive

10.4.1. Le regole di rilevazione contabile

10.4.2. Le fatture da ricevere

10.5. I lavori pubblici di somma urgenza

10.5.1. I riferimenti normativi

10.5.2. I lavori pubblici di somma urgenza, nell’ordinamento contabile  

10.5.3. La procedura di regolarizzazione della spesa, in assenza di copertura finanziaria

10.5.4. La procedura di regolarizzazione della spesa, in presenza di copertura finanziaria

10.5.5. La procedura e le variazioni di bilancio durante l’esercizio provvisorio  

10.6. Gli impegni di spesa per incarichi legali

10.6.1. Le caratteristiche degli impegni a legali esterni

10.6.2. La contabilizzazione

10.7. La liquidazione delle spese

10.7.1. I riferimenti normativi

10.7.2. La fase della liquidazione nell’ambito del procedimento di erogazione della spesa

10.7.3. La definizione della liquidazione delle spese

10.7.4. La liquidazione tecnica

10.7.5. La liquidazione contabile

10.7.6. Caratteristiche della liquidazione di spesa

10.7.6.1. I controlli di regolarità fiscale negli appalti e su­bappalti (DURF)

10.7.7. Il documento unico di regolarità contributiva (DURC)

10.7.8. Verifiche di inadempienza fiscale (art. 48-bis del d.P.R. 602/1973)

10.7.9. Lo schema di liquidazione della spesa

10.8. L’ordinazione, il pagamento e i mandati elettronici

10.8.1. I riferimenti normativi

10.8.2. L’ordinazione ed il pagamento nell’ambito del procedi­mento di erogazione della spesa

10.8.3. L’ordinazione delle spese

10.8.4. I mandati informatici OPI e la piattaforma SIOPE+

10.8.5. Il pagamento delle spese

10.8.6. La tracciabilità dei flussi finanziari (CIG, CUP)

10.8.7. I tempi di pagamento

Capitolo XI Il parere e il visto di regolarità contabile

11.1. Il parere di regolarità contabile

11.1.1. L’introduzione del parere di regolarità contabile sulle de­libere degli organi di governo  

11.1.2. Il quadro normativo attuale  

11.1.3. I margini di regolamentazione  

11.1.4. Quando può essere omesso il parere di regolarità contabile  

11.1.5. Le conseguenze in presenza di un parere di regolarità contabile negativo

11.1.6. Le precisazioni del Ministero dell’interno sui contenuti del parere di regolarità contabile

11.1.7. Le interpretazioni dell’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli ee.ll. dell’anno 2008

11.1.8. I profili di responsabilità del Ragioniere, degli altri re­sponsabili dei servizi e degli organi politici

11.2. Il visto di regolarità contabile

11.2.1. I riferimenti normativi

11.2.2. Caratteristiche e modalità di resa del visto di regolarità contabile  

11.2.3. Il visto di regolarità contabile nell’ambito dei controlli di regolarità amministrativa e contabile

Capitolo XII – L’indebitamento e gli investimenti

12.1. Le caratteristiche degli investimenti degli enti locali

12.1.1. Il quadro normativo di riferimento

12.1.2. Gli aspetti generali delle scelte di investimento

12.1.3. La definizione di spesa di investimento

12.1.4. Le fonti di finanziamento degli investimenti  

12.1.5. Le rilevazioni contabili degli investimenti

12.1.6. La contabilizzazione degli incentivi tecnici

12.2. I limiti e le condizioni di indebitamento

12.2.1. Il quadro normativo delle fattispecie, dei limiti e delle condizioni di indebitamento  

12.2.2. Gli schemi di determinazione di assunzione mutuo

12.2.3. Le sanzioni se non si rispettano le regole e le condizioni di indebitamento

12.3. La contabilizzazione dei mutui ordinari

12.3.1. I riferimenti normativi

12.3.2. I principi e le regole generali  

12.3.3. I titoli di entrata e di spesa interessati alla contabilizzazione dei mutui

12.3.4. Le rilevazioni in contabilità finanziaria al momento del contratto o della concessione del mutuo

12.3.5. Le rilevazioni in contabilità finanziaria successive

12.3.6. Le rilevazioni in contabilità economico-patrimoniale al momento del contratto o della concessione del mutuo

12.3.7. Le rilevazioni in contabilità economico-patrimoniale suc­cessive

12.4. La contabilizzazione dei mutui flessibili  

12.4.1. I riferimenti normativi

12.4.2. I principi e le regole  

12.5. La contabilizzazione dei mutui a valere sui fondi europei

12.5.1. Le caratteristiche del “Prestito Investimenti Fondi Euro­pei” della Cassa DD.PP.

12.5.2. Le modalità di contabilizzazione dell’Esempio 9/a) - Scrit­ture riguardanti un “Prestito Investimenti Fondi Europei” della Cassa DD.PP. concesso dopo l’assegnazione dei con­tributi UE da parte della regione

12.5.3. Le modalità di contabilizzazione dell’Esempio 9/b) - Scrit­ture riguardanti un “Prestito Investimenti Fondi Europei” della Cassa DD.PP. concesso prima dell’assegnazione dei contributi UE da parte della regione

12.6. La vita utile degli investimenti ed i limiti di indebitamento  

12.6.1. La durata dell’indebitamento e la vita utile degli investi­menti

12.6.2. Le rinegoziazioni dei prestiti e la vita utile degli investi­menti

Capitolo XIII – Il rendiconto annuale

13.1. Le finalità e le caratteristiche del rendiconto

13.1.1. Il quadro normativo di riferimento  

13.1.2. Le finalità del rendiconto

13.1.3. I contenuti del rendiconto generale della gestione annuale

13.1.4. La relazione della Giunta sulla gestione  

13.2. L’iter del rendiconto

13.2.1. Adempimenti e tempi di approvazione del rendiconto

13.3. Gli allegati al rendiconto

13.3.1. Il check-up degli allegati al rendiconto  

13.4. Il prospetto debiti/crediti verso le società partecipate

13.4.1. L’introduzione della verifica debiti/crediti reciproci tra ente e proprie partecipazioni

13.4.2. I soggetti coinvolti nella verifica debiti/crediti

13.4.3. Gli adempimenti  

13.4.4. Le modalità di rilevazione

13.4.5. Le criticità e le soluzioni

13.5. Il fondo pluriennale vincolato (FPV) nel rendiconto

13.5.1. I riferimenti normativi

13.5.2. Le regole di calcolo del FPV in via preventiva  

13.5.3. Le regole del calcolo del FPV nel rendiconto

13.5.4. Le variazioni del FPV in sede di rendiconto sono di com­petenza della Giunta

13.5.5. Il prospetto del FPV allegato al rendiconto

13.5.6. Il FPV nel prospetto di determinazione del risultato di amministrazione

13.5.7. Le connessioni tra economie di spesa e FPV  

13.5.8. Le regole e le deroghe di utilizzo del FPV per le opere pub­bliche

13.6. Le conseguenze in caso di mancata approvazione del rendiconto

13.6.1. I presupposti del regime sanzionatorio  

13.6.2. Le sanzioni in caso di mancata approvazione del rendi­conto

13.7. Gli schemi di delibere di approvazione del rendiconto

13.7.1. Lo schema di delibera di approvazione della relazione e della proposta di rendiconto da parte della Giunta  

13.7.2. Lo schema di delibera consiliare di approvazione del ren­diconto

Capitolo XIV Il conto del bilancio

14.1. Le finalità del conto del bilancio

14.1.1. I riferimenti normativi  

14.1.2. Le finalità e le caratteristiche del conto del bilancio

14.1.3. Il processo di rendicontazione finanziaria

14.2. La struttura del conto del bilancio  

14.2.1. Il quadro normativo di riferimento

14.2.2. Gli schemi del conto del bilancio  

14.2.2.1. Gli schemi della gestione delle entrate e delle spese

14.2.2.2. Il quadro generale riassuntivo  

14.2.2.3. La verifica degli equilibri a consuntivo  

14.2.3. Relazione sulla gestione, allegata al rendiconto

14.3. Il riaccertamento dei residui

14.3.1. I riferimenti normativi

14.3.2. Le regole generali del riaccertamento dei residui attivi e passivi

14.3.3. I dati della gestione residui negli schemi del conto del bi­lancio

14.3.4. Riaccertamento dei residui e FPV  

14.4. I residui attivi

14.4.1. I riferimenti normativi

14.4.2. La definizione di residuo attivo

14.5. I residui passivi

14.5.1. I riferimenti normativi

14.5.2. La definizione di residuo passivo

14.6. Le reimputazioni contabili

14.6.1. I riferimenti normativi

14.6.2. L’imputazione contabile e la regola generale dell’esigibili­tà delle obbligazioni

14.6.3. La reimputazione delle spese e il FPV

14.6.4. La reimputazione delle entrate  

14.7. I risultati della gestione finanziaria  

14.7.1. Il quadro normativo di riferimento

14.7.2. Il risultato di amministrazione: avanzo, disavanzo o pa­reggio

14.7.3. La composizione del risultato di amministrazione  

14.7.4. La parte accantonata  

14.7.5. La parte destinata agli investimenti  

14.7.6. La parte vincolata

14.7.6.1. Le regole contabili specifiche nel periodo del COVID-19

14.7.7. La quota libera e le priorità di utilizzo

14.7.8. Il significato dell’avanzo di amministrazione

14.7.9. Il significato del disavanzo di amministrazione

14.7.10. L’obbligo di ripiano immediato per il disavanzo di ammi­nistrazione

14.7.11. Le sanzioni in caso di mancato ripiano del disavanzo

14.7.12. La ripartizione del risultato di amministrazione

14.7.13. Il risultato della gestione di cassa

14.7.14. Il significato del risultato della gestione di competenza

14.7.15. Il risultato della gestione residui

14.7.16. L’obbligo di informativa dei risultati finanziari

14.7.17. Il disavanzo “tecnico” ripianabile in 30 anni

14.7.18. Il disavanzo derivante da stralcio cartelle, ripianabile in 5 anni

14.8. Il risultato di amministrazione presunto

14.8.1. La determinazione del risultato di amministrazione pre­sunto

14.8.2. L’utilizzo della quota del risultato di amministrazione presunto costituita dai fondi vincolati e accantonati

14.9. Il FCDE nel rendiconto

14.9.1. Il quadro normativo  

14.9.2. La verifica del FCDE nel rendiconto

14.10. Il fondo contenzioso

14.10.1. Il quadro normativo  

14.10.2. Il fondo contenzioso o fondo passività potenziali nel ren­diconto  

14.11. Check-up e controlli matematici di quadratura del conto del bilancio

Capitolo XV – Il conto economico

15.1. La contabilità economica

15.1.1. Il quadro normativo di riferimento  

15.1.2. Le finalità della contabilità economico-patrimoniale

15.1.3. Le regole della contabilità economico-patrimoniale ex d.lgs. 118/2011

15.1.4. La proroga della tenuta della contabilità economico-patri­moniale per i Comuni con meno di 5000 abitanti

15.2. Il piano dei conti integrato

15.2.1. I riferimenti normativi  

15.2.2. Le caratteristiche generali del piano dei conti integrato

15.2.3. Il piano dei conti finanziario

15.2.4. Il piano dei conti economico

15.2.5. Il piano dei conti patrimoniale

15.2.6. La struttura del piano dei conti integrato

15.3. La matrice di correlazione

15.3.1. I riferimenti normativi  

15.3.2. Le modalità di rilevazione unitaria dei fatti di gestione

15.3.3. Le codifiche delle transazioni elementari

15.3.4. La matrice di correlazione

15.3.5. Esempi di rilevazioni e la partita doppia “nascosta”

15.3.5.1. Il pagamento di uno stato di avanzamento lavo­ri di un’opera pubblica

15.3.5.2. L’ammortamento tecnico

15.4. Il conto economico

15.4.1. Le caratteristiche del conto economico

15.4.2. L’ammortamento dei beni durevoli

15.4.3. I ratei ed i risconti

15.5. La contabilità economica semplificata per i piccoli comuni

15.5.1. L’introduzione della contabilità economica semplificata  

15.5.2. Le modalità della tenuta della contabilità economica sem­plificata

15.6. Il check-up del conto economico

15.6.1. Check-up e controlli matematici di quadratura del conto economico  

Capitolo XVI – Lo stato patrimoniale

16.1. Le finalità e le caratteristiche dello stato patrimoniale

16.1.1. I riferimenti normativi  

16.1.2. L’evoluzione del concetto di patrimonio degli enti locali negli ultimi decenni  

16.1.3. La definizione del patrimonio nell’attuale quadro norma­tivo

16.2. La struttura e gli equilibri dello stato patrimoniale

16.2.1. La struttura dello stato patrimoniale

16.2.2. Gli equilibri dello stato patrimoniale

16.3. Il check-up dello stato patrimoniale

16.3.1. Check-up e controlli matematici di quadratura dello stato patrimoniale  

Capitolo XVII – Gli inventari

17.1. Le tipologie degli inventari

17.1.1. I riferimenti normativi  

17.1.2. Le finalità e la definizione degli inventari

17.1.3. Le tipologie ed i contenuti degli inventari

17.1.4. I requisiti dei soggetti che redigono gli inventari

17.2. Le rilevazioni inventariali

17.2.1. Le scritture inventariali

17.2.2. Il consegnatario dei beni

Capitolo XVIII Le piattaforme web di contabilità

18.1. La contabilità nella rete

18.1.1. Il cloud nella P.A.

18.1.2. Dal SIOPE al SIOPE+  

18.1.3. La PCC e le integrazioni con il SIOPE+

18.1.4. Le fatture elettroniche

18.1.5. Le prospettive, i limiti ed i rischi

18.1.6. Le sinergie tra piattaforme digitali della P.A.

18.1.7. Il cloud nel PNRR

18.2. La fattura elettronica e lo SDI

18.2.1. Il quadro normativo

18.2.2. Il sistema di interscambio (SDI) e il registro unico delle fatture (RUF)

18.2.3. Le caratteristiche della FatturaPA

18.2.4. Il rifiuto o rigetto di una fattura elettronica da parte della P.A.   

18.3. La PCC, le certificazioni e il monitoraggio dei crediti della P.A.

18.3.1. L’evoluzione normativa ed informatica della PCC

18.3.2. Le caratteristiche della PCC

18.4. Il SIOPE e il SIOPE+  

18.4.1. Il SIOPE  

18.4.2. Il SIOPE+

18.4.3. Il ciclo informatizzato di fatture e pagamenti

18.5. La BDAP

18.5.1. Le caratteristiche della BDAP

18.5.2. Le modalità di trasmissione alla BDAP

18.5.3. Le sanzioni

18.5.4. La cessazione dell’obbligo delle certificazioni di bilancio

Capitolo XIX – L’ente locale e l’IVA

19.1. Le modalità di applicazione dell’IVA negli enti locali

19.1.1. I riferimenti normativi

19.1.2. L’ente locale consumatore finale e soggetto passivo IVA

19.1.3. La contabilizzazione dell’IVA

19.2. Lo split payment e il reverse charge

19.2.1. Lo split payment  

19.2.2. Il reverse charge

Capitolo XX – Il servizio di tesoreria  

20.1. Il servizio di tesoreria

20.1.1. I riferimenti normativi  

20.1.2. Finalità e caratteristiche generali del servizio di tesoreria  

20.1.3. I soggetti abilitati a svolgere il servizio di tesoreria

20.1.4. Le modalità di affidamento del servizio di tesoreria

20.1.5. Gli adempimenti ente-tesoriere

20.1.6. Le tipologie degli adempimenti ente-tesoriere

20.1.7. La gestione di titoli e valori  

20.1.8. Le verifiche di cassa ordinarie e straordinarie  

20.1.9. Le delegazioni di pagamento

20.1.10. Gli ordinativi informatici di incasso e di pagamento (OPI) secondo lo standard emanato dall’Agenzia per l’Italia digi­tale (AGID) e la trasmissione all’infrastruttura della banca dati SIOPE  

20.1.11. Il giornale di cassa

20.1.12. La resa del conto del tesoriere

20.1.13. La responsabilità del tesoriere

20.1.14. L’applicabilità dell’IVA e dell’imposta di bollo

20.2. La convenzione di tesoreria

20.2.1. L’obbligo della convenzione  

20.2.2. La direttiva europea 2015/2366/UE sui pagamenti  

20.2.3. Uno schema di convenzione di tesoreria (aggiornato alla direttiva europea 2015/2366/UE sui pagamenti)  

20.3. Il regime della tesoreria unica

20.3.1. La legge n. 720/1984  

20.4. L’anticipazione di tesoreria  

20.4.1. L’iter e il quadro giuridico di riferimento  

20.4.2. Il limite massimo  

93620.4.3. La contabilizzazione dell'anticipazione di tesoreria   

20.5. L’utilizzo delle entrate vincolate

20.5.1. Le entrate con destinazione vincolata ed il calcolo della cassa vincolata

20.5.2. L’utilizzo delle entrate vincolate in termini di cassa  

20.5.3. La contabilizzazione dei movimenti di utilizzo e reintegro della cassa vincolata

20.5.4. Le operazioni di parifica in caso di utilizzo della cassa vincolata al 31 dicembre  

Capitolo XXI – L’economo e gli agenti contabili

21.1. L’economo e gli altri agenti contabili  

21.1.1. La disciplina del servizio di economato e degli agenti con­tabili

21.1.2. Le fattispecie degli agenti contabili

21.1.3. Gli obblighi degli agenti contabili

21.1.4. L’anagrafe degli agenti contabili  

21.2. La resa del conto degli agenti contabili

21.2.1. Gli adempimenti degli agenti contabili durante la gestione

21.2.2. L’obbligo di resa del conto annuale da parte degli agenti contabili

21.2.3. L’iter della resa del conto annuale

21.2.4. I modelli da utilizzare per la resa del conto degli agenti contabili

21.3. Il giudizio di conto

21.3.1. I destinatari del giudizio di conto  

21.3.2. Il quadro normativo  

21.3.3. Gli adempimenti propedeutici al giudizio di conto

21.3.4. Le modalità del giudizio di conto

21.4. La contabilizzazione dell’anticipazione economale

21.4.1. La costituzione del fondo economale

21.4.2. La refusione delle spese economali

21.4.3. La restituzione dell’anticipazione economale  

Capitolo XXII – Le criticità finanziarie e gli strumenti per porvi rime­dio

22.1. Le cause ed i segnali dello squilibrio finanziario

22.1.1. I fattori di squilibrio ed i rimedi previsti dalla legge

22.1.2. Gli eventi e le cause che comportano squilibri finanziari  

22.1.3. I segnali dei possibili squilibri finanziari

22.1.4. Le conseguenze immediate degli squilibri di bilancio

22.2. Il concetto di grave irregolarità contabile

22.2.1. Le fattispecie che rientrano nella definizione di “grave ir­regolarità contabile” come definita dalla Corte dei conti

22.2.2. Il concetto di rilevanza sugli errori e sulle semplificazioni

22.3. Il ritardo dei pagamenti ai fornitori  

22.3.1. Le regole dei pagamenti nelle transazioni commerciali

22.3.2. La lotta contro i ritardi dei pagamenti e il fondo di garan­zia debiti commerciali (FGDC)

22.4. I debiti fuori bilancio

22.4.1. La definizione ed il riconoscimento dei debiti fuori bilancio

22.4.2. Il riconoscimento dei lavori pubblici di somma urgenza  

22.4.3. La dottrina e la giurisprudenza  

22.4.4. Differenza tra debito fuori bilancio e passività pregressa

22.5. Le condizioni strutturalmente deficitarie

22.5.1. I parametri di rilevamento

22.5.2. Le conseguenze delle condizioni strutturalmente deficita­rie

22.6. Il dissesto finanziario

22.6.1. Il riequilibrio finanziario pluriennale

22.6.2. Il dissesto finanziario  

Capitolo XXIII – Il regolamento di contabilità

23.1. Le funzioni ed i contenuti del regolamento di contabilità

23.1.1. L’evoluzione delle funzioni del regolamento di contabilità nell’ordinamento finanziario e contabile

23.1.2. I contenuti del regolamento di contabilità  

23.1.3. Le norme che rinviano direttamente o indirettamente al regolamento di contabilità

23.2. Lo schema di regolamento di contabilità

23.2.1. Contenuti e tecnica redazionale

23.2.2. Schema di regolamento di contabilità

Capitolo XXIV – Le competenze ed il ruolo del Ragioniere  

24.1. Le competenze del Ragioniere

24.1.1. Il check-up delle competenze del Responsabile del servi­zio finanziario

24.2. Il ruolo del Ragioniere

24.2.1. L’attuale ruolo del Ragioniere: funzioni e tutele

24.2.2. Il manifesto dei Ragionieri e dei Revisori dell’anno 2018

24.2.3. Le funzioni del Ragioniere ed i principi costituzionali  

24.3. I requisiti per ricoprire la posizione di Ragioniere

24.3.1. Requisiti di accesso e adeguata professionalità

24.4. La revoca e la rotazione del Ragioniere

24.4.1. L’atto di indirizzo dell’Osservatorio sulla finanza e la con­tabilità degli enti locali  

24.5. Le tutele del Ragioniere per i rischi di debiti fuori bilancio

24.5.1. Come si tutela il Ragioniere dal rischio di debiti fuori bi­lancio

24.6. Profili di responsabilità del ragioniere  

24.6.1. Profili di responsabilità specifici del ragioniere  

24.6.2. Attestazione di entrate non veritiere

24.6.3. Cancellazione di residui attivi/riaccertamento dei residui in sede di rendiconto

24.6.4. Accertamenti di entrate future

24.6.5. Rinvio di oneri al futuro

24.6.6. Apposizione del “visto si liquida” su una fattura, senza preventiva assunzione di impegno di spesa

24.6.7. Debiti fuori bilancio

24.6.8. Atti privi di copertura finanziaria

24.6.9. Conseguenze del rilascio del parere e del visto di regolari­tà contabile

24.6.10. Veridicità dei dati del rendiconto  

24.6.11. Ritardati pagamenti  

24.6.12. Sovrastima di residui attivi per nascondere un disavanzo

24.6.13. Presenza di “costi impliciti” non adeguatamente eviden­ziati nei contratti di swap

24.6.14. Assunzioni di personale illegittime

24.6.15. Spese di rappresentanza

24.6.16. Incarichi legali in presenza di avvocatura interna

24.6.17. Utilizzo anticipazioni per effettuare maggiori spese

24.6.18. Il mancato aggiornamento degli inventari

24.6.19. Fondo crediti dubbia esigibilità (FCDE)

24.6.20. Oneri di urbanizzazione accertamento per cassa

24.6.21. Gli esimenti della significatività e della rilevanza

24.6.22. L’esimente politica e la responsabilità dei funzionari

24.6.23. L’elemento “complessità”

24.6.24. Le connessioni con i profili di responsabilità del segreta­rio dell’ente

24.6.25. Parificazione dei conti annuali degli agenti contabili

24.6.26. Affidamento reiterata consulenza esterna

24.6.27. Autoliquidazioni

24.6.28. Limiti di affidamenti a terzi di attività ragionieristiche

24.6.29. Mancata riscossione dei crediti

24.6.30. La difficoltà di ottenere dagli altri uffici le informazioni utili alla costituzione del FPV  

24.6.31. La responsabilità dei funzionari nel periodo emergenziale COVID-19

24.7. Che fa il Ragioniere in caso di squilibri di bilancio?

24.7.1. Se L’Amministrazione spinge per poter spendere di più del dovuto, che fa il Ragioniere?

Capitolo XXV – I bilanci aggiunti

25.1. Il bilancio consolidato

25.1.1. I riferimenti normativi

25.1.2. Le finalità e gli adempimenti generali

25.1.3. I principi, le regole ed i contenuti  

25.1.4. Gli enti tenuti ad approvare il bilancio consolidato

25.1.5. Il gruppo amministrazione pubblica  

25.1.6. L’area di consolidamento

25.1.7. L’elaborazione del bilancio consolidato

25.1.8. Un esempio di foglio di consolidamento  

25.1.9. La relazione sulla gestione e la nota integrativa

25.1.10. Le sanzioni per gli inadempienti

25.1.11. Il rendiconto consolidato

25.2. Il bilancio di mandato

25.2.1. I riferimenti normativi

25.2.2. Le caratteristiche del bilancio di mandato elettorale

25.2.3. La relazione di fine mandato

25.2.4. La relazione di inizio mandato

25.3. Il bilancio ambientale

25.3.1. Le finalità, i contenuti ed i tentativi di introduzione del bilancio ambientale  

25.3.2. La contabilità ambientale

25.4. Il bilancio sociale

25.4.1. I riferimenti normativi

25.4.2. Le finalità ed i tentativi di introduzione del bilancio socia­le  

25.4.3. Il ruolo degli stakeholder  

25.4.4. I valori di riferimento e gli obiettivi del bilancio sociale

25.4.5. I contenuti del bilancio sociale

25.4.6. Il processo di rendicontazione sociale

25.5. Il bilancio di genere

25.5.1. I riferimenti normativi

25.5.2. Le finalità ed i contenuti del bilancio di genere

Capitolo XXVI – Le operazioni nei confronti delle partecipazioni

26.1. I rapporti tra ente e organismi partecipati  

26.1.1. L’erogazione dei servizi pubblici locali tramite organismi esterni

26.1.2. Il fondo ripiano perdite delle società partecipate  

26.1.3. L’accollo dei debiti  

26.1.4. L’acquisto di beni e servizi da società partecipate

26.1.5. L’acquisto di partecipazioni

26.1.6. La qualifica di agenti contabili

26.1.7. Le anticipazioni di liquidità alle società partecipate (o concessioni di credito a breve termine)

26.1.8. Gli aumenti di capitale

26.1.9. La concessione di beni  

26.1.10. Il conferimento di beni

26.1.11. I contributi ed i trasferimenti in conto capitale

26.1.12. I contributi ed i trasferimenti di parte corrente

26.1.13. I corrispettivi dei contratti di servizio

26.1.14. La costituzione di nuove società  

26.1.15. La distribuzione di utili di esercizio

26.1.16. Le fideiussioni e le altre forme di garanzia verso società partecipate

26.1.17. Il finanziamento soci

26.1.18. La fusione di società partecipate

26.1.19. La liquidazione di società partecipate

26.1.20. Il mantenimento e la valutazione della partecipazione  

26.1.21. La nomina degli amministratori delle società

26.1.22. Lo scambio di partecipazioni  

26.1.23. La scissione di società partecipate

26.1.24. Il recesso

26.1.25. Le ricapitalizzazioni  

26.1.26. Le riduzioni di capitale

26.1.27. La vendita di azioni o quote di società partecipate

26.1.28. Le esternalizzazioni di servizi pubblici  

26.2. La sintesi degli adempimenti nei confronti delle società partecipate

26.2.1. Il quadro normativo

26.3. La ricognizione annuale delle partecipazioni

26.3.1. Il quadro normativo  

26.3.2. Lo schema di delibera di ricognizione annuale delle parte­cipazioni ex art. 20 d.lgs. 175/2016

Capitolo XXVII – Il regime dei controlli interni

27.1. Le tipologie dei controlli interni

27.1.1. I riferimenti normativi  

27.1.2. Le fattispecie dei controlli interni negli enti locali

27.2. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile

27.2.1. I controlli preventivi

27.2.2. I controlli successivi

27.3. I controlli degli equilibri finanziari

27.3.1. Il regime dei controlli degli equilibri finanziari a seguito del d.l. n. 174/2012

27.3.2. L’oggetto ed i contenuti del controllo degli equilibri finan­ziari

27.4. Il controllo di gestione

27.4.1. I riferimenti normativi

27.4.2. Le finalità e la definizione del controllo di gestione

27.4.3. Le modalità di applicazione del controllo di gestione

27.4.4. Gli indicatori e il benchmarking  

27.4.5. Il referto annuale  

27.4.6. La possibilità di disapplicare gli artt. 197 e 198 del Tuel  

27.4.7. L’invio del referto annuale alla Corte dei conti

27.5. Il controllo strategico

27.5.1. I riferimenti normativi

27.5.2. I soggetti tenuti al controllo strategico

27.5.3. Le finalità e le caratteristiche

27.6. I controlli sulle società partecipate

27.6.1. I riferimenti normativi

27.6.2. I soggetti tenuti al controllo  

27.6.3. Le finalità e le caratteristiche  

27.7. I controlli di qualità  

27.7.1. I riferimenti normativi  

27.7.2. I soggetti tenuti al controllo di qualità

27.7.3. Le finalità e le caratteristiche

27.8. I controlli dell’organo di revisione

27.8.1. I riferimenti normativi

27.8.2. Le tipologie e le fattispecie dei controlli dell’Organo di re­visione  

27.8.2.1. Parere sugli schemi del bilancio di previsione approvati dalla Giunta e sottoposti all’approva­zione del Consiglio  

27.8.2.2. Parere sulla presentazione del documento unico di programmazione (DUP)  

27.8.2.3. Parere sul piano delle alienazioni e valorizzazio­ni immobiliari  

27.8.2.4. Parere sull’applicazione dei tributi locali

27.8.2.5. Questionario sul bilancio di previsione per la Se­zione Regionale di Controllo della Corte dei conti

27.8.2.6. Pareri sulle proposte di delibere di variazioni di bilancio, escluse quelle attribuite alla compe­tenza della Giunta, del Responsabile finanziario e dei dirigenti

27.8.2.7. Parere sulla proposta di delibera di assestamen­to del bilancio ex art. 175, comma 8, del Tuel

27.8.2.8. Parere sulla proposta di delibera della verifica degli equilibri di bilancio ex art. 193 del Tuel

27.8.2.9. Vigilanza sugli equilibri di bilancio dell’ente e degli organismi esterni (società partecipate, fondazioni, istituzioni ecc.)

27.8.2.10. Comunicazione ai revisori degli atti privi di co­pertura finanziaria

27.8.2.11. Referto al Consiglio su gravi irregolarità di ge­stione e denunce agli organi giurisdizionali  

27.8.2.12. Parere sulle proposte di deliberazione di ricono­scimento di debiti fuori bilancio  

27.8.2.13. Parere sulle proposte di deliberazione di transa­zioni

27.8.2.14. Asseverazione del prospetto debiti/crediti tra ente e proprie società partecipate

27.8.2.15. Parere sulla proposta di delibera di Giunta di ri­accertamento dei residui  

27.8.2.16. Verifica del fondo contenzioso e del fondo passi­vità potenziali  

27.8.2.17. Parere sugli schemi del rendiconto approvati dalla Giunta e sottoposti all’approvazione del Consiglio

27.8.2.18. Questionario sul rendiconto per la Sezione Re­gionale di Controllo della Corte dei conti

27.8.2.19. Parere sulla proposta di delibera di approvazio­ne del bilancio consolidato ex art. 233-bis del Tuel

27.8.2.20. Verifiche ordinarie di cassa e di tesoreria  

27.8.2.21. Verifica straordinaria di cassa

27.8.2.22. Verifiche degli agenti contabili, ex art. 223 del Tuel

27.8.2.23. Parere sulla proposta di delibera di approvazio­ne o modifica del regolamento di contabilità

27.8.2.24. Parere sulle proposte di delibera di approvazio­ne o modifica del regolamento di economato, provveditorato e patrimonio  

27.8.2.25. Parere sulle modalità di gestione dei servizi pubblici

27.8.2.26. Parere sulla costituzione o partecipazione a or­ganismi esterni

27.8.2.27. Parere sulle proposte di delibere di ricorso all’indebitamento e di strumenti di finanza in­novativa  

27.8.2.28. Parere sulle proposte di deliberazione di rinego­ziazione dei mutui

27.8.2.29. Certificazione sulla contrattazione integrativa decentrata

27.8.2.30. Parere sul piano triennale dei fabbisogni di per­sonale  

27.8.2.31. Asseverazione dell’equilibrio del bilancio in caso di assunzioni di personale

27.8.2.32. Conto annuale del personale

27.8.2.33. Parere sulla proposta di ricognizione delle par­tecipazioni  

27.8.2.34. Controllo su aziende speciali e istituzioni

27.8.2.35. Rideterminazione piante organiche a seguito di trasferimenti di personale derivanti da costitu­zione o trasformazioni di società o altri organi­smi

27.8.2.36. Esternalizzazioni di servizi

27.8.2.37. Certificazione della relazione di fine mandato  

27.8.2.38. Spese di rappresentanza

27.8.2.39. Controlli sui vincoli di alcune tipologie di spesa

27.8.2.40. Relazione sullo stato di dissesto

27.8.2.41. Adempimenti e verifiche fiscali

27.8.2.42. Vigilanza sui contratti di servizio

27.8.2.43. Certificazione del costo di taluni servizi per gli enti locali strutturalmente deficitari  

27.8.2.44. Certificazione dei risparmi dei buoni pasto non utilizzati nel 2020 (periodo COVID-19)

27.8.2.45. Vigilanza sul controllo di regolarità ammini­strativa del Segretario

27.8.2.46. Mancati controlli dell’Organo di revisione - re­sponsabilità  

27.8.3. L’elevata conflittualità tra revisori e organi dell’ente  

27.8.4. Le procedure disciplinari degli Ordini professionali in caso di inadempienze dei revisori  

27.8.5. Le condizioni di proroga dell’incarico dei revisori  

27.9. Il controllo successivo del Segretario non è controllo contabile  

27.10. Il controllo dei consiglieri comunali

27.10.1. Il diritto di accesso dei consiglieri alle procedure contabi­li

27.10.2. Il diritto di accesso alle determinazioni

27.10.3. Il diritto di accesso verso le società partecipate

27.10.4. Il diritto di accesso alla banca dati SIOPE  

27.10.5. Il diritto di accesso ed il diritto di riservatezza in tema di buoni spesa

Capitolo XXVIII – I controlli esterni

28.1. I controlli esterni sulla gestione degli enti locali

28.1.1. I riferimenti normativi

28.1.2. L’evoluzione dei controlli esterni  

28.1.3. I controlli sulla gestione da parte del Prefetto

28.1.4. I controlli sulla gestione da parte della Corte dei conti

28.1.4.1. Verifiche sulla sana gestione ex art. 7 della l. 131/2003  

28.1.4.2. Verifica del funzionamento dei controlli interni - Referto annuale del sindaco

28.1.4.3. Controlli sul referto del controllo di gestione

28.1.4.4 Sanzioni per inadeguatezza dei controlli interni

28.1.4.5. Verifiche sulla regolarità della gestione tramite i Servizi ispettivi di finanza pubblica

28.1.4.6. Questionari per gli organi di revisione economi­co finanziaria ex art. 1, c. 166, l. 266/2005  

28.1.4.7. Controlli ex art. 148-bis del Tuel

28.1.4.8. Procedure in caso di riscontro di irregolarità

28.1.4.9. Acquisizione dei rendiconti degli enti locali  

28.1.4.10. Verifiche sull’applicazione delle misure di razio­nalizzazione della spesa pubblica

28.1.4.11. Controlli sul bilancio consolidato

28.1.4.12. Il giudizio sui conti degli agenti contabili

28.1.4.13. Controllo sui provvedimenti di riconoscimento dei debiti fuori bilancio

28.1.4.14. Controllo sulle segnalazioni obbligatorie del Ra­gioniere ex art. 153 Tuel

28.1.4.15. Il controllo sulle spese di rappresentanza

28.1.4.16. Controllo sul conto di tesoreria

28.1.4.17. Controlli sulle procedure di riequilibrio e disse­sto  

28.1.4.18. Relazione annuale al Parlamento  

28.1.4.19. I pareri della Corte dei conti

28.1.5. I controlli sulla gestione da parte del MEF

28.1.6. I controlli sulla gestione da parte del Ministero dell’in­terno

Capitolo XXIX – I quadri riepilogativi

29.1. La mappa degli adempimenti con tempi e riferimenti normativi

Glossario e indice analitico

Bibliografia

Contenuti aggiuntivi 
Cap. I 
I principi contabili emanati dall’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali
Cap. IV 
Schema di delibera presentazione DUP
Schema di delibera di approvazione del PEG
Il programma triennale dei lavori pubblici
Il programma biennale per l’acquisizione di forniture e servizi
Cap. V
Presentazione degli schemi di bilancio da parte della GC
Schema di delibera CC di approvazione del bilancio
Gli indicatori allegati al bilancio preventivo
Gli indicatori allegati al rendiconto
Gli indicatori degli enti strutturalmente deficitari
Cap. VI
I limiti di alcune tipologie di spesa
Cap. VIII
Schema di delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio
Schema di delibera GC prelievi fondo di riserva di compet.
Schema di delibera GC prelievi fondo di riserva di cassa
Cap. X
Schema di determina a contrattare
Schema di liquidazione della spesa
Cap. XIII
Schema di delibera di approvazione della relazione e della proposta di rendiconto da parte della Giunta
Schema di delibera consiliare di approvazione del rendiconto
Cap. XX
Schema di convenzione di tesoreria (aggiornato alla direttiva europea 2015/2366/UE sui pagamenti)
Cap. XXI
I modelli da utilizzare per la resa del conto degli agenti contabili
Cap. XXIII
Le norme che rinviano al regolamento di contabilità
Schema di regolamento di contabilità
Cap. XXIV
L’atto di indirizzo dell’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali
Schema di attestazione di inesistenza di debiti fuori bilancio
Cap. XXV
Un esempio di foglio di consolidamento
Cap. XXVI
Schema di delibera di ricognizione annuale delle partecipazioni ex art. 20 d.lgs. 175/2016
Cap. XXIX
La mappa degli adempimenti con tempi e riferimenti normativi

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