Il recinto di Kairós
Sul modello e la sua autonomia
di Alberto Calderoni
ISBN 8891662163
Data pubblicazione Maggio 2023
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Diverse sono le domande che sottendono questo saggio, che proverà a essere uno strumento sia per introdurre alcune questioni relative alla pedagogia della composizione architettonica e al lavoro dell’architetto ma anche, o forse soprattutto, per ampliare una discussione critica nel nostro tempo presente fondamentalmente immerso nella realtà virtuale e nei meccanismi che ci rendono dipendenti dall’esperire immagini tramite dispositivi digitali in fretta.
A partire dalla più ovvia: quale è ancora la necessità di imparare a pensare, progettare e costruire modelli fisici in scala, oggetti strumentali che potrebbero apparire – ad uno sguardo ipercontemporaneo – insostenibili, inattuali e soprattutto sovrapponibili e potenzialmente sostituibili d’emblée da pratiche più performanti, economiche e facilmente condivisibili? Quale ruolo possono assumere alcuni tipi di modelli in scala per delineare gli argini della comprensione del reale allo scopo di educare la mente a pensare lo spazio? Quali caratteristiche specifiche possiedono certi modelli fisici tali da poter resistere come elementi portatori di senso, nella incessante evoluzione tecnologica nella quale agiamo?
Alberto Calderoni
Architetto e dottore di ricerca. Ricercatore in composizione architettonica e urbana presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Dopo diverse esperienze professionali in Italia e all’estero, tra cui con David Chipperfield Architects a Londra, svolge con continuità attività didattica e di ricerca presso l’Ateneo Federiciano. È Visiting Critic in diverse università europee e Visiting Professor all’Unitec Institute of Technology di Auckland (NZ) e alla Technische Universität di Monaco. Dal 2021 è direttore della rivista «Stoà. Strumenti per l’insegnamento della progettazione architettonica», progetto editoriale che si propone di coniugare pratica pedagogica e ricerca scientifica.
A partire dalla più ovvia: quale è ancora la necessità di imparare a pensare, progettare e costruire modelli fisici in scala, oggetti strumentali che potrebbero apparire – ad uno sguardo ipercontemporaneo – insostenibili, inattuali e soprattutto sovrapponibili e potenzialmente sostituibili d’emblée da pratiche più performanti, economiche e facilmente condivisibili? Quale ruolo possono assumere alcuni tipi di modelli in scala per delineare gli argini della comprensione del reale allo scopo di educare la mente a pensare lo spazio? Quali caratteristiche specifiche possiedono certi modelli fisici tali da poter resistere come elementi portatori di senso, nella incessante evoluzione tecnologica nella quale agiamo?
Alberto Calderoni
Architetto e dottore di ricerca. Ricercatore in composizione architettonica e urbana presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Dopo diverse esperienze professionali in Italia e all’estero, tra cui con David Chipperfield Architects a Londra, svolge con continuità attività didattica e di ricerca presso l’Ateneo Federiciano. È Visiting Critic in diverse università europee e Visiting Professor all’Unitec Institute of Technology di Auckland (NZ) e alla Technische Universität di Monaco. Dal 2021 è direttore della rivista «Stoà. Strumenti per l’insegnamento della progettazione architettonica», progetto editoriale che si propone di coniugare pratica pedagogica e ricerca scientifica.
Pagine | 84 |
Data pubblicazione | Maggio 2023 |
Data ristampa | |
ISBN | 8891662163 |
ean | 9788891662163 |
Tipologia prodotto | Cartaceo |
Sottotitolo | Sul modello e la sua autonomia |
Collana | Politecnica |
Editore | Maggioli Editore |
Dimensione | 11x19 |
Alberto Calderoni
Premessa
Definizioni
Il modello come cosa
Il frammento
Immagini
Bibliografia
Indice dei nomi
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