La cessazione del rapporto di lavoro
di A cura di Chiara Colosimo
L’esperienza e le conoscenze dei Coautori hanno dato forma ad una trattazione sistematica e approfondita della materia, facendo del volume uno strumento di lavoro per quanti, da diversi punti di vista, si trovino ad occuparsi di questioni legate al licenziamento, individuale o collettivo, sia sul piano stragiudiziale che nell’ambito del processo vero e proprio; pertanto, senza pretese di esaustività, l’opera si rivolge ad avvocati, magistrati ed anche consulenti del lavoro.
Particolare attenzione è dedicata alle diverse tipologie di licenziamento, nonché alle motivazioni per le quali il rapporto lavorativo arriva a cessazione, con trattazione delle ricadute specifiche di ciascuna fattispecie.
Chiara Colosimo
Magistrato, giudice del lavoro presso il Tribunale di Milano, referente per la struttura di formazione decentrata della Scuola Superiore della Magistratura, relatrice e autrice sui principali temi del diritto del lavoro.
Monica Bertoncini
Magistrato, giudice del lavoro e coordinatrice della Sezione Lavoro del Tribunale di Bergamo, relatrice e docente in corsi di aggiornamento professionale e convegni.
Riccardo Ponticelli
Magistrato, giudice del lavoro presso il Tribunale di Cagliari, relatore in convegni in materia di diritto del lavoro.
Alessandro Tonelli
Avvocato giuslavorista del Foro di Milano, cassazionista, socio AGI, membro della Commissione Lavoro dell’Associazione Giovani Avvocati Milanesi.
Nicola Roberto Toscano
Avvocato giuslavorista del Foro di Bari, cassazionista, cultore di diritto del lavoro presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Bari, autore, docente del master post-laurea in “Gestione del lavoro e delle relazioni sindacali”.
L’opera affronta, con approccio tecnico ma chiaro e lineare, tutta la disciplina relativa all’estinzione del rapporto di lavoro, dalle cause di cessazione agli aspetti processuali legati all’impugnazione del licenziamento.
L’esperienza e le conoscenze dei Coautori hanno dato forma ad una trattazione sistematica e approfondita della materia, facendo del volume uno strumento di lavoro per quanti, da diversi punti di vista, si trovino ad occuparsi di questioni legate al licenziamento, individuale o collettivo, sia sul piano stragiudiziale che nell’ambito del processo vero e proprio; pertanto, senza pretese di esaustività, l’opera si rivolge ad avvocati, magistrati ed anche consulenti del lavoro.
Particolare attenzione è dedicata alle diverse tipologie di licenziamento, nonché alle motivazioni per le quali il rapporto lavorativo arriva a cessazione, con trattazione delle ricadute specifiche di ciascuna fattispecie.
Chiara Colosimo
Magistrato, giudice del lavoro presso il Tribunale di Milano, referente per la struttura di formazione decentrata della Scuola Superiore della Magistratura, relatrice e autrice sui principali temi del diritto del lavoro.
Monica Bertoncini
Magistrato, giudice del lavoro e coordinatrice della Sezione Lavoro del Tribunale di Bergamo, relatrice e docente in corsi di aggiornamento professionale e convegni.
Riccardo Ponticelli
Magistrato, giudice del lavoro presso il Tribunale di Cagliari, relatore in convegni in materia di diritto del lavoro.
Alessandro Tonelli
Avvocato giuslavorista del Foro di Milano, cassazionista, socio AGI, membro della Commissione Lavoro dell’Associazione Giovani Avvocati Milanesi.
Nicola Roberto Toscano
Avvocato giuslavorista del Foro di Bari, cassazionista, cultore di diritto del lavoro presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Bari, autore, docente del master post-laurea in “Gestione del lavoro e delle relazioni sindacali”.
Pagine | 558 |
Data pubblicazione | Novembre 2021 |
Data ristampa | |
Autori | A cura di Chiara Colosimo |
ISBN | 8891651983 |
ean | 9788891651983 |
Tipologia prodotto | Cartaceo |
Collana | Collana Legale |
Editore | Maggioli Editore |
Dimensione | 17x24 |
Parte I I casi di risoluzione del rapporto
1. Le cause di estinzione del rapporto di lavoro in generale e il recesso dal rapporto di lavoro nel Codice Civile
1. Le cause di estinzione del rapporto di lavoro
1.1. Il recesso con preavviso e il recesso per giusta causa
1.2. L’indennità sostitutiva del preavviso
1.3. Il patto di stabilità e il patto di prolungamento del preavviso
2. Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo e soggettivo (cenni introduttivi)
3. Il licenziamento per mancato superamento della prova
4. Le ipotesi di licenziamento ad nutum
4.1. Il licenziamento del dirigente
4.2. Il licenziamento del lavoratore in possesso dei requisiti pensionistici
4.3. Il licenziamento dei lavoratori domestici
4.4. Il licenziamento dei lavoratori sportivi
4.5. Il licenziamento dei lavoratori assunti con contratto di apprendistato
4.6. I lavoratori a domicilio
5. Le altre ipotesi di risoluzione del rapporto (arresto, reclusione o decesso del lavoratore)
6. L’efficacia temporale del licenziamento
7. Le dimissioni
7.1. Le dimissioni volontarie
7.2. Le dimissioni per giusta causa
8. La risoluzione consensuale
Parte II I licenziamenti individuali
1. Il licenziamento individuale per motivi soggettivi
1. La stabilità dei referenti normativi
2. La giusta causa di licenziamento
3. Tempestività, specificità, immutabilità e immediatezza
3.1. La tempestività della contestazione disciplinare
3.2. Il carattere della specificità
3.3. L’immutabilità della contestazione disciplinare
3.4. Il principio di immediatezza
4. Il fatto idoneo a giustificare il licenziamento disciplinare, cenni alla casistica
4.1. Le condotte direttamente riferibili al sinallagma
4.2. I fatti estranei al rapporto di lavoro
4.2.1. Libertà di espressione, diritto di critica e diritto di satira
4.2.2. Il fenomeno dei social network e il bilanciamento dei contrapposti interessi
5. L’onere della prova
2. Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo
1. Il giustificato motivo oggettivo, attualità e irrequietudine di una norma antica
2. Il dibattito sulla sfavorevole e duratura congiuntura economica, e la rilevanza dei motivi posti a fondamento del
recesso per ragioni oggettive
3. La soppressione del posto di lavoro
3.1. La soppressione del posto
3.2. La soppressione delle mansioni
3.3. La soppressione di una posizione fungibile
4. Il sindacato sul giustificato motivo oggettivo
4.1. L’intervento del Collegato Lavoro
4.2. La riforma Fornero e la frammentazione della fattispecie
4.2.1. Sulla “manifesta” insussistenza
4.2.2. Gli “altri” estremi del giustificato motivo e l’obbligo di repêchage
4.2.3. Gli “altri” estremi del giustificato motivo e i criteri di scelta tra posizioni fungibili
4.2.4. La “eccessiva onerosità” del rimedio reintegratorio
4.3. Il Jobs Act e il ritorno alla fattispecie unitaria
5. L’obbligo di repêchage e il rinnovato art. 2103 c.c.
5.1. Lo stato dell’arte al tempo della riforma
5.2. L’impatto del rinnovato art. 2103 c.c. sull’obbligo di repêchage
6. L’onere della prova
3. Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo inerente alla persona del lavoratore
1. Il giustificato motivo oggettivo a declinazione soggettiva
2. Il licenziamento per impossibilità sopravvenuta
3. Il licenziamento per sopravvenuta infermità permanente
3.1. L’originario approccio giurisprudenziale
3.2. L’evoluzione della fattispecie e i ragionevoli accomodamenti
3.3. La ricerca di un equilibrio, tra proporzionalità e ragionevolezza
4. Il licenziamento per impossibilità temporanea
5. L’inabilità sopravvenuta per causa di lavoro
6. La nozione di disabilità rilevante ai fini della disciplina del licenziamento
4. Il licenziamento per scarso rendimento
1. La complessità di una fattispecie ambivalente
2. Scarso rendimento e inadempimento del lavoratore
3. Scarso rendimento e ragioni afferenti all’azienda
4. Lo scarso rendimento e le interferenze con la disciplina in materia di comporto
5. L’indisponibilità della fattispecie e l’onere della prova
5. I licenziamenti nulli
1. I referenti normativi a confronto
2. Il licenziamento discriminatorio
2.1. La discriminazione nelle organizzazioni di tendenza
3. I divieti di licenziamento nella normativa a tutela della genitorialità e delle pari opportunità
4. La frode alla legge e il licenziamento determinato da un motivo illecito determinante, altri casi di nullità previsti
dalla legge
Parte III Il regime delle tutele nei licenziamenti individuali
1. Il regime delle tutele di cui allo Statuto dei Lavoratori
1. L’ambito oggettivo di applicazione dell’art. 18 legge 20 maggio 1970, n. 300, e la riforma di cui alla legge 28 giugno 2012, n. 92
2. Il campo di applicazione soggettivo
3. La declinazione delle diverse forme di tutela
3.1. La tutela reintegratoria con indennizzo pieno
3.2. La tutela reintegratoria con indennizzo attenuato
3.2.1. … nel licenziamento disciplinare
3.2.2. … nel licenziamento per motivi oggettivi
3.3. La tutela indennitaria piena
3.3.1. … nel licenziamento per ragioni soggettive
3.3.2. …nel licenziamento per motivi oggettivi
3.4. La tutela indennitaria attenuata
3.4.1. Vizi di forma e vizi procedurali
4. La lesione del contraddittorio nella genericità e tardività della contestazione disciplinare: la rilevanza sostanziale del vizio
2. La tutela obbligatoria di cui alla legge 15 luglio 1966, n. 604
1. Il campo di applicazione oggettivo e soggettivo
2. La tutela assicurata per il caso di licenziamento illegittimo
2.1. La riassunzione, natura ed effetti
2.2. L’indennità risarcitoria, la sua misura e la nozione di retribuzione
3. La violazione dell’obbligo di preavviso
3. Il regime di cui al decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23
1. Le ragioni della riforma e l’ambito oggettivo e soggettivo di applicazione
2. La tutela indennitaria quale regola generale
2.1. La disciplina dei vizi sostanziali
2.2. La disciplina dei vizi formali e procedurali
2.3. Le organizzazioni di tendenza e le aziende sotto-dimensionate
2.4. Il tallone retributivo di riferimento
3. Le ipotesi di tutela reale con indennizzo pieno
4. La tutela reale attenuata nei licenziamenti per motivi soggettivi
5. Il computo della anzianità negli appalti
6. La procedura di conciliazione
Parte IV I licenziamenti collettivi
1. I licenziamenti collettivi
1. Introduzione, libertà d’impresa e utilità sociale
2. La ricerca di una fattispecie ontologicamente autonoma
3. La legge del 23 luglio 1991 e il metodo di definizione tecnica della nozione di licenziamento collettivo
4. Il licenziamento collettivo diretto e il suo ambito di applicazione
4.1. I requisiti del licenziamento collettivo diretto
4.1.1. Il requisito dimensionale del datore di lavoro
4.1.2. Il numero dei destinatari e il computo numerico-temporale
4.1.3. Il requisito causale
5. Il licenziamento collettivo indiretto a seguito di cigs
6. La procedura, considerazioni generali
6.1. La comunicazione di apertura
6.1.1. I contenuti della comunicazione di apertura
6.2. L’esame congiunto
6.3. L’accordo sindacale, efficacia soggettiva e oggettiva
6.4. Le comunicazioni finali
7. I criteri di scelta
7.1. I criteri legali
7.2. L’ambito di applicazione dei criteri di scelta previsti dalla legge
7.3. I criteri convenzionali
7.3.1. Principi e limiti nella negoziazione dei criteri
7.3.2. Limiti legali alla determinazione dei criteri di selezione
8. Le invalidità e le impugnazioni
8.1. Considerazioni generali
8.2. L’assenza di forma scritta
8.3. I vizi procedurali
8.4. I vizi procedurali radicali e l’omessa procedura
8.5. La violazione dei criteri di scelta
8.6. Licenziamento nullo, discriminatorio o in frode alla legge
8.7. Mancanza di causa
9. Profili processuali
9.1. L’onere di impugnazione
9.2. Regime processuale e riparto dell’onere probatorio
10. I licenziamenti collettivi nel Codice della crisi di impresa
11. Il licenziamento collettivo dei dirigenti
Parte V Gli aspetti procedurali e l’impugnazione del licenziamento
1. Comunicazione e impugnazione del licenziamento
1. Forma, comunicazione e motivazione del licenziamento
1.1. Il licenziamento orale
1.2. Le nuove forme di comunicazione
1.3. Tempi e modalità della comunicazione
2. I vincoli procedimentali nel licenziamento per motivi soggettivi e nel licenziamento per motivi oggettivi
2.1. La procedura conciliativa nel licenziamento “economico” soggetto all’art. 18 Statuto dei Lavoratori
2.2. L’emergenza epidemiologica e il “blocco” dei licenziamenti
3. La revoca del licenziamento
4. L’offerta conciliativa
5. L’impugnazione del licenziamento
6. Il regime delle decadenze
Bibliografia
Autori