«Dal cuscino del sofà fino alla costruzione delle città», questo il motto che animò le ricerche di architetti, pittori e designer variamente coinvolti nelle vicende del Werkbund tedesco dal 1907 fino alla Prima Guerra Mondiale. La lotta per lo stile per lo stile nell’artigianato e nell’architettura (Der Kampf um den Stil im Kunstgewerbe und in der Architektur), edito a Stoccarda nel 1920, costituisce una delle prime storie del modernismo europeo nell’ambito dell’architettura e delle arti decorative, con particolare riferimento all’area tedesca e un occhio a quanto avveniva oltreoceano. Walter Curt Behrendt, critico tedesco più avanti noto per il suo volume del 1927 collegato all’inau- gurazione del Weissenhof di Stoccarda, stende in quest’opera un quadro molto incisivo della storia del movimento artigianale, partendo da Schinkel e Semper in Germania e Ruskin e Morris in Inghilterra, per poi descrivere gli elementi caratterizzanti dell’Art Nouveau e dello Jugendstil in Belgio, Francia, Germania e Austria. Sebbene molto diverso per intenzioni da I pionieri dell’architettura moderna di Pevsner, il libro costituisce, insieme ai libri di Jeanneret, Lux, Waentig, Schumacher, una delle primissi- me ricostruzioni degli sviluppi, ancora recenti, di architettura e design di inizio secolo, passando tra van de Velde, Behrens, Olbrich, Otto Wagner, Poelzig, Riemerschmid, Tessenow. Un altro aspetto importante è poi la lettura dei temi dell’urbanistica moderna, dove l’autore si ricollega alle ricerche statunitensi sulla pianificazione regionale e sulla City Beautiful.
In copertina:
H. Guimard, particolare dell’ingresso del Castel Bérang- er, 1895-1898, Parigi; fotografia: R. Mercadante
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