La perizia psichiatrica nelle aule dei tribunali
di Ferdinando Pellegrino
Il disturbo psichico, così come descritto e codificato, ha confini ben precisi e non può essere direttamente correlato ai reati poiché le dinamiche psicologiche alla base dei delitti sono tante e non sempre facili da identificare.
Nel testo, oltre alla presentazione della metodologia diagnostica quale può essere dedotta dagli attuali strumenti nosografici, si va a descrivere ciò che realmente accade nelle aule dei Tribunali.
Riferendosi alla propria esperienza di perito in ambito penale, l’autore descrive il caso e ne riporta le relative valutazioni, necessarie per poter comprendere come si arrivi ad un determinato giudizio.
In questo modo si accompagna il lettore lungo il percorso peritale, dalla presa d’atto del reato all’acquisizione della documentazione sanitaria, fino alla valutazione clinica del soggetto e alla stesura della perizia.
Ne consegue un testo ricco di stimoli in cui si mette in evidenza il confronto tra il perito e il magistrato, gli avvocati e i sanitari che hanno avuto o hanno in carico il periziando, andando ad individuare le 'difficoltà insite nell’espletamento dell’incarico peritale che si intrecciano con quelle degli altri attori del processo.
Un testo dunque utile non solo per lo psichiatra e lo psicologo ma anche per il criminologo, il magistrato e l’avvocato.
Ferdinando Pellegrino
lavora come psichiatra e psicoterapeuta in ambito clinico e forense; è dirigente medico nel Dipartimento Salute Mentale dell’ASL Salerno e docente presso alcune Scuole di Psicoterapia e Università. Negli ultimi anni sta realizzando percorsi formativi fondati sul modello del fitness cognitivo-emotivo, incisivi per la prevenzione del disagio psichico e per l’accrescimento della propria autostima e autoefficacia. Cura, in qualità di responsabile scientifico e relatore, eventi in diversi ambiti professionali ed è autore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche.
La perizia psichiatrica ha sempre destato curiosità e interesse in ambito forense per le problematiche che deve affrontare e le valutazioni che ne conseguono ai fini processuali.
Il disturbo psichico, così come descritto e codificato, ha confini ben precisi e non può essere direttamente correlato ai reati poiché le dinamiche psicologiche alla base dei delitti sono tante e non sempre facili da identificare.
Nel testo, oltre alla presentazione della metodologia diagnostica quale può essere dedotta dagli attuali strumenti nosografici, si va a descrivere ciò che realmente accade nelle aule dei Tribunali.
Riferendosi alla propria esperienza di perito in ambito penale, l’autore descrive il caso e ne riporta le relative valutazioni, necessarie per poter comprendere come si arrivi ad un determinato giudizio.
In questo modo si accompagna il lettore lungo il percorso peritale, dalla presa d’atto del reato all’acquisizione della documentazione sanitaria, fino alla valutazione clinica del soggetto e alla stesura della perizia.
Ne consegue un testo ricco di stimoli in cui si mette in evidenza il confronto tra il perito e il magistrato, gli avvocati e i sanitari che hanno avuto o hanno in carico il periziando, andando ad individuare le 'difficoltà insite nell’espletamento dell’incarico peritale che si intrecciano con quelle degli altri attori del processo.
Un testo dunque utile non solo per lo psichiatra e lo psicologo ma anche per il criminologo, il magistrato e l’avvocato.
Ferdinando Pellegrino
lavora come psichiatra e psicoterapeuta in ambito clinico e forense; è dirigente medico nel Dipartimento Salute Mentale dell’ASL Salerno e docente presso alcune Scuole di Psicoterapia e Università. Negli ultimi anni sta realizzando percorsi formativi fondati sul modello del fitness cognitivo-emotivo, incisivi per la prevenzione del disagio psichico e per l’accrescimento della propria autostima e autoefficacia. Cura, in qualità di responsabile scientifico e relatore, eventi in diversi ambiti professionali ed è autore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche.
Pagine | 176 |
Data pubblicazione | Gennaio 2022 |
Data ristampa | |
ISBN | 8891652102 |
ean | 9788891652102 |
Tipologia prodotto | Cartaceo |
Collana | Scienze psicologiche e diritto |
Editore | Maggioli Editore |
Dimensione | 17x24 |
1. La diagnosi in psichiatria
2. Dalla nosografia alla pratica forense
3. I disturbi di personalità e la loro valenza clinica e giuridica
4. Il caso nelle aule dei Tribunali
Pericolosità sociale e REMS
– Il nucleo delirante
– La personalità contorta
La capacità di intendere e di volere
– La vedevo soffrire: l’ho ammazzata
– Le ossessioni dell’omicida
– L’estorsore incallito
– L’opportunità persa
– Le pretese
– Niente di fatto: si ricomincia
– Perdere il controllo
– Oltre l’impulso
– La disabilità intellettiva
– Le spinte sessuali
– Maltrattare la mamma
La capacità di riferire i fatti e di testimoniare
– Le presunte percosse
– Non ricordo
– Non era attendibile
La capacità processuale
– Un lungo processo
– Un TSO necessario
– Vittima o autrice di reato?
– Si è lasciata influenzare?
– Non riusciva a stare in servizio
– La profanazione
La pericolosità sociale: quando valutarla
– Una vicenda umana
– Tanti TSO
– In giudizio dopo l’infarto e la depressione
– Non può essere una distrazione
5. La clinica nelle aule dei Tribunali: limiti, confini, opportunità
6. Criminalità e psicopatologia: le radici della violenza
Bibliografia