La riforma Madia del procedimento amministrativo

 
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Autori Tiziano Tessaro - Stefania Piovesan

Pagine 326
Data pubblicazione Ottobre 2015
Data ristampa
Autori Tiziano Tessaro - Stefania Piovesan
ISBN 8891613875
ean 9788891613875
Tipo Cartaceo
Editore Maggioli Editore
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Autori Tiziano Tessaro - Stefania Piovesan

Pagine 326
Data pubblicazione Ottobre 2015
Data ristampa
Autori Tiziano Tessaro - Stefania Piovesan
ISBN 8891613875
ean 9788891613875
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La legge n. 124/2015 si pone nel solco di una decisa accelerazione delle riforme, con l’intenzione in particolare di operare uno svecchiamento della pubblica amministrazione.
Diverse le metodologie usate e le sfaccettature della riforma, stante l’eterogeneità delle materie trattate. Sono tanti gli spunti che la legge n. 124/2015 vuole offrire, alcuni appena accennati, altri più immediati: ed infatti, accanto a disposizioni precettive, leggiamo espressioni e intenzioni (digital first) che attendono una reale declinazione sostanziale nei prossimi mesi. Si intravede, al fine, un disegno compiuto, da leggersi peraltro in modo coordinato con le altre riforme in itinere, che comunque mira alla profonda revisione della macchina organizzativa pubblica.
Tra gli interventi di maggiore impatto, vi è certamente quello sulla disciplina dell’azione amministrativa. I primi sette articoli della norma contengono infatti modifiche particolarmente incisive della legge sul procedimento amministrativo (legge 241/90), con l’immediata e operante rivisitazione dell’autotutela e l’introduzione del nuovo silenzio assenso tra le PA, e con alcuni istituti affidati invece alla normativa delegata, tra cui spiccano la conferenza di servizi, l’accesso ai documenti amministrativi e la riscrittura della disciplina del termine.
Questo testo si offre pertanto di fornire una lettura ragionata delle nuove norme, in chiave tuttavia coordinata con il contesto trattato, collegando cioè l’analisi delle nuove disposizioni alla indispensabile disamina degli istituti del procedimento amministrativo su cui va a intervenire, così come risultanti dalla incessante elaborazione giurisprudenziale di questo quarto di secolo trascorso dalla emanazione della legge 241/1990.
L’intento degli Autori è dunque quello di analizzare la nuova disciplina dell’azione amministrativa offrendo una chiave di lettura critica di quello che sarà il volto della pubblica amministrazione per effetto delle nuove regole.

Tiziano Tessaro Magistrato della Corte dei Conti. Direttore della rivista on-line www.lagazzettadeglientilocali.it e del bimestrale Comuni d’Italia, entrambi Maggioli Editore.
Stefania Piovesan Avvocato Cassazionista specializzato in diritto amministrativo.

 

La legge 241/90 dopo la legge 124/2015

•  Semplificazione
•  Tempestività
•  Trasparenza
•  Digitalizzazione
•  Conferenza dei servizi
•  Autotutela
•  Scia

   Schema del nuovo Regolamento comunale
di Marzia Alban

PARTE I L'ANALISI DELLA LEGGE 124/2015
Capitolo 1 I contenuti generali della riforma
1.1. Premessa introduttiva
1.2. Struttura della legge 124/2015. Norme immediatamente efficaci e norme di delega
Capitolo 2 Le direzioni molteplici della riforma
2.1. L'analisi delle finalità della legge
Capitolo 3 Il raffronto tra i principi della legge 241/1990 e i principi desumibili dall'intervento operato dalla legge 124/2015
3.1. I principi e gli istituti della legge 241/1990. Legalità, economicità, efficacia, efficienza, semplificazione, concentrazione, partecipazione, imparzialità
3.2. Principi della legge 241/1990 e principi della riforma Madia: analogie
3.2.1. Le finalità semplificatorie della normativa in esame
3.3. ... e dissonanze
3.3.1. Il diverso ambito oggettivo dell'intervento della legge 124/2015
PARTE II GLI ISTITUTI CONTEMPLATI DALLA LEGGE DELEGA
Capitolo 4 La direzione della semplificazione e deprocedimentalizzazione
4.1. Il concetto di semplificazione
4.2. L'evoluzione degli istituti considerati. Cenni e rinvio
Capitolo 5 La direzione della tempestività dell’azione amministrativa
5.1. La disciplina dei tempi del procedimento
5.1.1. L'individuazione (ampliata) dell'obbligo di provvedere
5.1.2. La fissazione dei termini ex lege o da parte dell'amministrazione
5.1.3. Le conseguenze risarcitorie e indennizzatorie
5.1.4. Le regole poste dall'art. 4 della legge 124/2015
5.2. Inesauribilità del potere amministrativo, termine ordinatorio e nuove regole derogatorie
5.3. La nuova previsione dell'art. 17-bis della legge 241/1990 (art. 3, l. 124/2015). Cenni e rinvio
5.4. Natura del termine e deroghe alla ordinatorietà dello stesso
5.4.1. La natura del termine
5.5. Le eccezioni alla regola della ordinatorietà del termine
5.5.1. La deroga dell'art. 6 della legge 124/2015 di modifica dell'art. 21-nonies della legge 241/1990. Cenni e rinvio
5.5.2. La deroga dell'art. 6 della legge 124/2015 di modifica dell'art. 21-quater della legge 241/1990
5.6. La tempestività dei pagamenti della pubblica amministrazione
5.6.1. L'evoluzione della normativa in tema di pagamenti della p.a. e i nuovi approdi a seguito della legge 89/2014 di conversione del d.l. 66/2014
5.6.2. La previsione dell'art. 33 del d.lgs. 33/2013 e dell'art. 1 della legge 190/2012. Le conseguenze in tema di assunzione del personale e i riflessi in termini di etica dei comportamenti
5.6.2.1. Le conseguenze in tema di assunzione del personale
5.6.2.2. ... e i riflessi in termini di etica dei comportamenti. Legge 190/2012 e legge 241/1990
5.6.3. La previsione della legge di riforma sulla tempestività dei pagamenti (art. 7)
Capitolo 6 La direzione della trasparenza
6.1. Le iniziative legislative succedutesi
6.2. La distinzione tra i casi di informazione e i casi di accesso
6.2.1. L'intervento normativo del d.lgs. 33/2013 e la nuova disciplina della pubblicazione
6.2.2. La problematica applicazione delle regole sulla riservatezza alla pubblicazione degli atti
6.2.3. Le coordinate applicative fornite dal Garante della privacy
6.2.4. La nuova disciplina contenuta nel d.l. 33/2013
6.2.5. L'attuale distinzione sul piano modale tra accesso e pubblicazione
6.3. La nuova natura giuridica del diritto di accesso dopo la legge 124/2015 e la difficile attuazione delle norme della legge delega
6.3.1. Il superamento dell'interesse all'accesso
6.3.2. Le critiche dottrinarie
6.3.3. I precedenti. La previsione del c.d. accesso civico
6.3.4. Gli altri casi di diritto all'informazione
6.3.5. Il mutamento in atto del diritto di accesso
6.4. ... e la previsione dell'art. 7 della legge delega 124/2015. La necessità del decreto legislativo di attuazione
6.4.1. Il diritto di accesso come diritto civico
6.4.2. Il diritto di accesso come nuovo diritto. L'assimilazione al Foia
6.4.3. Le modalità dell'accesso. Il "dimenticato" accesso digitale
6.4.4. La problematica coesistenza con le figure di accesso previste da normative speciali. Il caso degli appalti pubblici
6.4.5. La rinnovata esigenza di individuazione dei c.d. controlimiti all'accesso. Il problema del bilanciamento
6.5. Le altre modifiche in tema di trasparenza e della legge 190/2012 in sede di legge delega
6.5.1. La previsione della potestà sanzionatoria in tema di violazione della legge anticorruzione
Capitolo 7 La direzione della digitalizzazione dell'attività della p.a.
7.1. L'originaria previsione dell'art. 3-bis della legge 241/1990 e le fasi dell'evoluzione della digitalizzazione dell'attività amministrativa
7.2. La prima fase
7.2.1. La centralità del c.d. documento digitale
7.2.2. ... e della firma digitale
7.2.3. La posta elettronica certificata
7.3. La seconda fase
7.3.1. Il superamento del documento e la collocazione al centro del sistema dell'"informazione digitale"
7.3.2. Il "principio di disponibilità"
7.3.3. Il riutilizzo delle informazioni del settore pubblico
7.3.4. L'accesso da parte delle altre amministrazioni
7.3.4.1. L'interconnessione tra le reti dei vari Enti e l'interoperabilità
7.3.5. La sicurezza dei dati e dei sistemi delle pubbliche amministrazioni
7.3.6. La differenza concettuale tra acquisizione di documenti amministrativi da parte della p.a. ed accesso
7.3.7. La materia dell'autocertificazione e della decertificazione
7.3.7.1. La direttiva n. 2/2007 del Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione e l'art. 16-bis della legge 28 gennaio 2009, n. 2
7.3.7.2. Le regole sancite dall'art. 15, comma 1, della legge 12 novembre 2011, n. 183
7.3.8. L'istruttoria digitale e la nuova partecipazione. Profili problematici
7.3.8.1. Le regole sulla interconnessione poste dalla legge 124/2015
7.4. La terza fase. La nuova filosofia posta dalla legge 124/2015
7.4.1. L'uso della telematica non è più rimesso alla discrezionalità delle singole pubbliche amministrazioni interessate
7.4.2. Il cittadino al centro dell'amministrazione digitale: la nuova "Carta della cittadinanza digitale"
7.4.3. L'utilizzo delle tecnologie informatiche fin dalla creazione o acquisizione dell'informazione
7.5. Considerazioni conclusive
Capitolo 8 La direzione della concentrazione dei meccanismi decisionali
8.1. Il principio di concentrazione
8.2. La conferenza di servizi dopo la legge 124/2015
PARTE III L'ANALISI DELLE NORME IMMEDIATAMENTE PRECETTIVE. GLI ISTITUTI DEL SILENZIO ASSENSO TRA PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI, DELLA SCIA, DELL'ANNULLAMENTO D'UFFICIO E DELLA SOSPENSIONE
Capitolo 9 Il silenzio assenso tra amministrazioni
9.1. Il nuovo istituto del silenzio assenso tra amministrazioni: l'art. 17-bis, legge 241/1990
9.1.1. Profili intertemporali
Capitolo 10 La Scia e gli istituti di "semplificazione" e "accelerazione" nella legge 124/2015
10.1. Premessa introduttiva. Semplificazione e liberalizzazione
10.2. La Scia e il silenzio tra semplificazione e liberalizzazione
10.3. La distinzione tra Scia e silenzio assenso di cui all'art. 20 della legge 241/1990
10.4. Dalla Dia alla Scia: la legislazione fino alla legge 124/2015
10.4.1. La Scia e gli altri istituti di semplificazione de iure condendo
10.4.2. Accelerazione dei procedimenti relativi a rilevanti interventi economici
10.4.3. La natura giuridica della Scia
10.4.4. Ambito di applicazione
10.5. Le specifiche esclusioni. Il principio della sostituzione automatica
10.6. Scia e attività edilizia
10.7. I poteri della p.a. sulla Scia
10.7.1. L'autotutela dopo il d.l. 12 settembre 2014, n. 133, c.d. sblocca Italia, convertito in legge 11 novembre 2014, n. 164
10.7.2. L'art. 6, comma 1, lettera a), della legge 124/2015. La nuova disciplina dei poteri della p.a. sull'attività segnalata
10.8. Il mantenimento dei soli poteri interdittivi e ripristinatori, prima e dopo il consolidamento della Scia: il nuovo comma 4 dell'art. 19 della legge 241/1990
10.8.1. L'applicabilità dei nuovi commi 3 e 4 dell'art. 19 alla Scia presentata prima del 28 agosto 2015 (data di entrata in vigore della l. 124/2015)
10.9. Ulteriori interventi di rafforzamento della stabilità della Scia
10.10. Casistica degli interventi della p.a. di vigilanza su una Scia
10.11. La struttura della Scia: la dichiarazione del privato; Scia con asseverazione e senza asseverazione
10.12. La chiusura del procedimento di Scia. Necessità o meno di una comunicazione
10.13. La tutela del terzo. Il ruolo della "sollecitazione" prevista dall'art. 19, comma 6-ter, legge 241/1990
10.14. Scia, dichiarazione di incostituzionalità, decadenza del decreto legge per mancata conversione, successione di norme
10.15. I modelli unici di Scia in edilizia e domanda di permesso di costruire
Capitolo 11 Le modifiche in tema di autotutela
11.1. Procedimenti di secondo grado e autotutela: una esegesi necessaria
11.1.1. Gli istituti previsti dalla legge 241/1990
11.1.2. La nozione tradizionale di autotutela e la sistematica legislativa
11.1.3. L'opzione normativa: l'autotela sugli atti (artt. 21-nonies e 21-quater) e l'autotutela esecutiva (art. 21-ter)
11.1.4. L'autotutela esecutiva in particolare e la norma dell'art. 21-ter
11.1.5. Le modifiche introdotte dalla legge 164/2014
11.1.6. Le novità introdotte dalla legge 124/2015 in tema di autotutela decisoria
11.2. Le novità introdotte dalla legge 124/2015
Capitolo 12 L'annullamento d'ufficio dopo la legge 124/2015
12.1. I tratti dell'istituto
12.2. I profili problematici dell'annullamento d'ufficio
12.2.1. Il profilo della discrezionalità e la evidenziazione del pubblico interesse
12.2.2. Le possibili eccezioni
12.2.3. Dichiarazioni mendaci e annullamento vincolato. La nuova previsione della legge 124/2015
12.2.4. Il rapporto con l'art. 1, comma 136, della legge 311/2004 e la novità della legge 124/2015
12.2.5. La carenza della previsione normativa in ordine all'annullamento doveroso
12.2.6. Gli altri profili problematici. L'intervento della legge 164/2014
12.2.7. Le soluzioni operate dalla legge 124/2015
12.2.8. Il concetto di attribuzione di vantaggi economici
12.2.9. Vantaggi economici e pubblicazione del provvedimento
12.2.10. Lo statuto degli atti generali e normativi nella legge 241/1990
Capitolo 13 L'autotutela sulla Scia
13.1. I presupposti del potere caducatorio
13.2. Limite temporale e art. 19 della legge 241/1990: le innovazioni della legge 124/2015
Capitolo 14 La sospensione dell'efficacia dell'atto ai sensi dell'art. 21-quater, legge 241/1990: le modifiche ad opera della legge 124/2015

IL NUOVO REGOLAMENTO COMUNALE PER IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO

APPENDICE NORMATIVA
Legge 7 agosto 2015, n. 124 - Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche

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