La valutazione del paziente con ulcere croniche
di Claudia Caula - Alberto Apostoli - Angela Libardi
Quando, nelle corsie dei reparti, o dai lettini degli ambulatori, oppure durante gli eventi formativi o in occasione degli stage/ tirocini dei corsi di laurea e master universitari, si pone la fatidica domanda: “Cosa serve per ottenere la guarigione di un’ulcera cronica?”, comunemente la risposta è un lungo elenco di medicazioni, dispositivi e tecnologie tra i più disparati. Oggi più che mai è invece necessario (ri)orientare l’assistenza limitata e limitante generata da questa prospettiva che non riesce ad andare oltre al “buco che c’è nella pelle”, restituendo centralità alla persona con lesioni cutanee; occorre riaffermare che il processo di cura deve essere basato su conoscenze approfondite, svincolate da interessi commerciali, fondate su principi di appropriatezza, equità, sostenibilità e in linea con il rigore metodologico dell’Evidence Based Nursing/Medicine che fatica ad affermarsi. Questo testo, pensato e scritto da infermieri con pluriennale esperienza e una formazione specifica nel settore del wound management, propone nozioni teoriche e strumenti pratici per capire quale ulcera e in quale paziente abbiamo di fronte, e de- finire quali obiettivi e quali esiti dobbiamo valutare e devono guidare i nostri interventi. Nello specifico, la prima sezione del volume affronta alcune tematiche propedeutiche alla valutazione delle ulcere croniche, offrendo al lettore una discussione approfondita sui meccanismi della riparazione tessutale normale e quelli attraverso cui un’ulcera diventa cronica; segue una panoramica di questa tipologia di lesioni cutanee. La seconda sezione entra nel dettaglio delle varie fasi in cui si articola il percorso strutturato della valutazione con cui realizzare la raccolta di informazioni e dati sulla base dei quali formulare un giudizio clinico e guidare, in maniera consapevo- le e finalizzata, gli interventi di trattamento delle ulcere croni- che, come è richiesto ai professionisti della salute di oggi.
Claudia Caula, infermiera esperta in wound care. Direzione delle Professioni Sanitarie. AUSL Modena.
Alberto Apostoli, podologo; infermiere esperto in wound care; specialista in assistenza in area geriatrica; specialista in ricerca clinica in ambito sanitario. Azienda ASST Spedali Civili di Brescia.
Angela Libardi, infermiera specializzata in wound care. ASST Sette Laghi - Varese.
Emilia Lo Palo, infermiera specializzata in wound care. Ambulatorio Infermieristico Prevenzione e Trattamento Lesioni Cutanee; Direzione delle Professioni Sanitarie. Azienda ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Perché guardare oltre il ‘buco’ nella pelle
Pagine | 292 |
Data pubblicazione | Luglio 2018 |
Data ristampa | |
Autori | Claudia Caula - Alberto Apostoli - Angela Libardi |
ISBN | 8891629050 |
ean | 9788891629050 |
Tipologia prodotto | Cartaceo |
Collana | Sociale & Sanità |
Editore | Maggioli Editore |
Dimensione | 17x24 |
Introduzione a un cambio di paradigma
Sezione I Le ulcere croniche: comprenderle per valutarle
Parte I
1. La riparazione tessutale
1. Cosa si intende per guarigione?
2. Il processo di riparazione tessutale
2.1. Identificare la fase di guarigione della ferita
3. L'emostasi e la coagulazione
4. L'infiammazione
4.1. Innesco
4.2. Modificazioni vascolari
4.3. Eventi cellulari
4.4. Conclusione dell'infiammazione
5. La proliferazione/riepitelizzazione
5.1. Angiogenesi
5.2. Migrazione e proliferazione dei fibroblasti
5.3. Deposizione della matrice extracellulare (ECM)
5.3.1. Proteine fibrose strutturali
5.3.2. Proteine fibrose adesive
5.3.3. Glicosamminoglicani (GAG)
5.3.4. Proteoglicani
5.4. Formazione di tessuto di granulazione
5.5. Contrazione
5.6. Riepitelizzazione
5.7. Conclusione della proliferazione
6. Il rimodellamento
6.1. Rimodellamento e maturazione della cicatrice
2. Perché le ulcere croniche sono "croniche"?
1. Le anomalie del processo di riparazione tessutale: tra (tante) ipotesi e (poche) conoscenze
2. Alterazioni a livello biochimico/molecolare
2.1. Aumentati livelli di sostanze infiammatorie: le proteasi
2.2. Aumentati livelli di sostanze infiammatorie: le citochine
2.3. Ridotti livelli di fattori di crescita
3. Alterazioni a livello cellulare/funzionale
3.1. Modificazioni a carico dei fibroblasti
3.2. Modificazioni a carico dei cheratinociti
4. Perturbazioni nel microambiente dell'ulcera
Parte II
3. Lesioni da pressione (LDP)
1. Quali sono le dimensioni del problema?
2. Come si formano le LDP?
3. Quali sono le caratteristiche del paziente a rischio/con LDP?
4. Quali sono le caratteristiche delle LDP?
4. Ulcere del piede diabetico
1. Quali sono le dimensioni del problema?
2. Come si formano le ulcere del piede diabetico?
3. Quali sono le caratteristiche del paziente a rischio/con ulcere del piede diabetico?
4. Quali sono caratteristiche delle ulcere del piede diabetico?
5. Ulcere vascolari
1. Ulcere venose
1.1. Quali sono le dimensioni del problema?
1.2. Come si formano le ulcere venose?
1.3. Quali sono le caratteristiche del paziente a rischio/con ulcere venose?
1.4. Quali sono le caratteristiche delle ulcere venose?
2. Ulcere arteriose
2.1. Quali sono le dimensioni del problema?
2.2. Come si formano le ulcere arteriose?
2.3. Quali sono le caratteristiche del paziente a rischio/con ulcere arteriose?
2.4. Quali sono le caratteristiche delle ulcere arteriose?
3. Ulcere miste
3.1. Quali sono le dimensioni del problema?
3.2. Come si formano le ulcere miste?
3.3. Quali sono le caratteristiche del paziente a rischio/con ulcere miste?
3.4. Quali sono le caratteristiche delle ulcere miste?
6. Ulcere atipiche dell'arto inferiore
1. Ulcere associate a patologie metaboliche
1.1. Calcifilassi (o arteriolopatia uremica calcifica)
1.2. Necrobiosi lipoidica
2. Ulcere associate a patologie ematologiche
2.1. Anemia falciforme
3. Ulcere associate a patologie del microcircolo
3.1. Ulcera di Martorell
4. Ulcere associate a patologie autoimmuni
4.1. Pioderma gangrenoso
4.2. Ulcere reumatoidi
5. Ulcere associate a patologie infiammatorie
5.1. Vasculiti
5.1.1. Vasculite cutanea
5.1.2. Manifestazioni cutanee in vasculiti sistemiche
5.1.2.1. Poliartrite nodosa
5.1.2.2. Poliartrite nodosa cutanea
5.1.2.3. Granulomatosi di Wegener (o granulomatosi con poliangioite)
5.1.2.4. Sindrome di Churg-Strauss (o granulomatosi eosinofila con poliangioite)
5.1.3. Vasculiti da immunocomplessi
5.1.3.1. Crioglobulinemia
5.1.4. Vasculite livedoide (LV)
6. Ulcere associate a patologie neoplastiche
6.1. Carcinoma basocellulare
6.2. Carcinoma squamocellulare
6.3. Ulcera di Marjolin
6.4. Melanoma
7. Ulcere iatrogene (associate all'uso di farmaci)
7.1. Warfarin
7.2. Eparina
7.3. Idrossiurea (Idrossicarbamide)
7.4. Metotressato (o Metotrexato)
7.5. Pentazocina
Sezione II Le ulcere croniche: valutarle per trattarle
Parte III
7. Per non perdersi per strada: le tappe della valutazione nell'ambito del wound management
Parte IV
8. Valutare l'eziologia dell'ulcera cronica
1. Dare un nome all'ulcera cronica
2. Accertamento del paziente
3. Accertamento dell'ulcera
4. Accertamento strumentale
4.1. Screening per neuropatia
4.1.1. Monofilamento
4.1.2. Diapason
4.2. Screening per arteriopatia periferica (PAD)
4.2.1. Polsi periferici
4.2.2. Riempimento capillare
4.2.3. Indice pressorio caviglia braccio
4.3. Analisi istologica del tessuto: la biopsia
4.3.1. Cosa valutare prima della biopsia
4.3.2. Modalità di esecuzione della biopsia
4.3.3. Tipi di biopsia
Parte V
9. Valutare l'attitudine alla guarigione
1. I criteri per stimare la guaribilità di una lesione cutanea
1.1. La causa alla base del danno tessutale è curabile?
1.2. La perfusione è adeguata?
1.3. Esistono fattori ostacolanti la guarigione?
2. La classificazione in base all'attitudine alla guarigione
10. Valutare i fattori intrinseci in grado di interferire con la guarigione
1. Età avanzata
1.1. Fattori interni ed esterni coinvolti nel ritardo di guarigione dell'anziano
1.2. Le alterazioni del processo di riparazione tessutale nell'anziano
2. Fine vita/terminalità
3. Diabete
4. Insufficienza renale cronica (IRC)
5. Condizioni neurologiche
6. Obesità
7. Malnutrizione
11. Valutare i fattori estrinseci in grado di interferire con la guarigione
1. Stili di vita
1.1. Fumo
1.2. Abuso di alcol
2. Farmaci e terapie mediche
2.1. Corticosteroidi
2.2. Farmaci immunosoppressori
2.3. Farmaci con proprietà antiaggregante
2.4. Farmaci antineoplastici
2.5. Colchicina
2.6. Altre sostanze
2.7. Radioterapia
3. Allergie/sensibilizzazioni da prodotti per il wound care
Parte VI
12. Valutare le problematiche centrate sul paziente
1. Qualità di vita
1.1. Le dimensioni della HRQoL
1.2. HRQoL negli specifici tipi di ulcere croniche
2. Aderenza, compliance, concordanza nel wound management
3. Dolore, ansia e stress
3.1. Alle radici del dolore
Parte VII
13. Valutare le caratteristiche cliniche dell’ulcera cronica
1. La valutazione delle lesioni "guaribili"
1.1. Localizzazione/Forma
1.2. Dimensioni/Profondità
1.3. Tessuto/i presente/i nel letto della ferita
1.3.1. Tessuti vitali
1.3.2. Tessuti non vitali
1.4. Essudato
1.4.1. Quantità di essudato
1.4.2. Tipo di essudato
1.5. Margini
1.6. Cute perilesionale
2. La valutazione delle lesioni "non guaribili" o "in mantenimento"
2.1. Odore
2.2. Essudato
2.2.1. Condizione della cute perilesionale
2.2.2. Fuoriuscita dell'essudato
2.2.3. Fitting della medicazione
2.2.4. Esperienza relativa al cambio di medicazione
3. La valutazione delle lesioni infette
3.1. Segni/sintomi clinici di infezione
4. Il biofilm: una storia (in)finita?
4.1. Qual è la definizione di "biofilm"?
4.2. Qual è la prevalenza dei biofilm?
4.3. Come si individua il biofilm?
4.4. Il biofilm e le ferite non healing: la storia dell'uovo e della gallina
Parte VIII
14. Valutare gli esiti nelle ulcere croniche
1. Misure di esito inerenti alla guarigione
1.1. Parametri quantitativi
1.1.1. I limiti nella misurazione
1.1.2. Misurazione dell'area
1.1.2.1. Utilizzo del righello per misurazioni piane
1.1.2.2. Utilizzo di fogli di acetato (planimetria)
1.1.3. Misurazione del volume
1.2. Parametri qualitativi
1.3. La fotografia
1.4. Biomarker
2. Misure di esito inerenti alla qualità di vita