Lavoro sociale e azioni di comunità
di Giovanni Devastato
Questo è un libro che parla di altri libri o, se si vuole, è l’opera di un autore che si confronta con la viva voce di altri Autori, ben più importanti.
Sono, in qualche modo, i classici del pensiero sociale, quelli che restano contemporanei pur con il passare del tempo.
Il presente testo si compone di una densa e ricca articolazione: prendendo le mosse da un’iniziale prospettiva azionista ispirata al modello della pragmatica del cambiamento sociale, delinea i principi teorico-metodologici del lavoro sociale di comunità, tratteggiandone le maggiori tipologie, per poi arrivare alla parte centrale del testo, che, attraverso un inquadramento storico- evolutivo del moderno servizio sociale, tenterà di enucleare i tratti emergenti delle pratiche comunitarie in Italia.
Segue, poi, una sezione dedicata alla ricostruzione dei profili biografico-intellettuali di quelli che riteniamo i Maestri del lavoro di comunità, distillando il nucleo concettuale del loro pensiero attraverso dense citazioni e una breve raccolta antologica degli scritti più significativi.
Il testo si conclude con una proposta finale per andare oltre la “comunità che non abbiamo” verso una “comunità possibile” negli scenari attuali. La prospettiva è quella di lavorare per “utopie concrete”, in cui la comunità non diventi un rifugio autoconsolatorio e salvifico, ma una possibilità reale di trasformazione all’interno di un Noi collettivo come spazio universale di umanità dal quale nessuno dovrebbe essere escluso.
Giovanni Devastato, Esperto e formatore nel campo dei sistemi di welfare, ha svolto attività di progettazione, programmazione e consulenza per i Comuni di Napoli e di Roma, per la Regione Umbria e in Toscana, nonché per numerose associazioni. Insegna Metodi e Tecniche dei Servizi Sociali II all’Università “La Sapienza” di Roma.
Metodi e strategie per nuovi spazi comunitari nelle utopie concrete dei Maestri e nelle riflesioni attuali
Pagine | 304 |
Data pubblicazione | Maggio 2016 |
Data ristampa | |
Autori | Giovanni Devastato |
ISBN | 8891617590 |
ean | 9788891617590 |
Tipologia prodotto | Cartaceo |
Editore | Maggioli Editore |
Dimensione | 17x24 |
1. La pragmatica del cambiamento: la prospettiva azionista nel lavoro di comunità
1.1. La teoria dell’azione sociale
1.2. Fondamenti di una pragmatica reale del cambiamento sociale: dalla capacità di azione al potere di agire
1.2.1. Verso un necessario rinnovamento delle pratiche operative: un nuovo agire professionale
1.2.2. “Del soggetto capace” e rispondente
2. Configurazioni del welfare nel lavoro sociale di comunità
2.1. Il welfare civile quale declinazione evoluta del welfare di comunità
2.2. L’amministrazione condivisa: la cura dei beni comuni
3. Il concetto di comunità e le sue implicazioni interpretative
3.1. Comunità: un concetto ambivalente
3.2. Oltre lo schema classico. Una nuova interpretazione
• Comunità: spazio o relazioni?
4. Dalla comunità al lavoro sociale di comunità. Modelli di community work
4.1. Il lavoro sociale di comunità o community work
4.2. Principali tipologie di lavoro sociale ad impronta comunitaria
• La comunità nella sua dimensione spaziale
4.2.1. Lo sviluppo di comunità (community development)
• Il senso di comunità
• Sviluppo di comunità in una prospettiva radicale
4.2.2. L’organizzazione di comunità (community organizing)
• Il modello IAF
4.2.3. Educazione comunitaria (Community-based education or Community learning & development)
4.2.4. Convergenze parallele: analisi comparativa tra le tipologie
4.2.5. Ripensare il lavoro di comunità al tempo delle vulnerabilità diffuse o nei nuovi scenari di espulsione nel mondo globale
5. Il servizio sociale di comunità in Italia: il futuro è alle spalle
5.1. Gli antefatti: la ricostruzione della comunità nel dopoguerra
• Dell’inizio: in principio era l’azione
• Del seguito: nostalgia dell’avvenire
6. Profilo biografico-intellettuale di autori e maestri del Novecento. Una biografia collettiva del lavoro sociale di comunità
Cenni introduttivi
• L’organizer/attivista
– Saul David Alinsky (1909-1972)
• Il principio comunitario e l’utopia concreta
– Martin Buber (1878-1965)
– Gustav Landauer (1870-1919)
• I prodromi dell’azione sociale: un pioniere sociale
– Umberto Zanotti Bianco (1899-1963)
• Il laboratorio siciliano dei Centri di sviluppo comunitario
• La maieutica relazionale come pratica di sviluppo comunitario » 174 – Danilo Dolci (1924-1997)
– Carlo Doglio (1914-1995)
– Salvinus Duynstee (1930-2005)
– Tullio Vinay (1909-1996)
• L’organizzazione urbana e il vicinato
– Jane Jacobs (1916-2006)
– Leonardo Ricci (1918-1994)
• La pianificazione comunitaria e lo sviluppo locale
– Albert Meister (1927-1982)
– Giorgio Ceriani Sebregondi (1916-1958)
• La filosofia della prassi e l’agire democratico
– Guido Calogero (1904-1986)
– Aldo Capitini (1899-1968)
• La formazione come leva strategica
– Maria Comandini Calogero (1903-1993)
– Maria de Unterrichter Jervolino (1902-1975)
• La comunità concreta: i movimenti e i progetti comunitari
– Adriano Olivetti (1901-1960)
– Angela Zucconi (1914-2000)
• L’attivismo pedagogico e gli esperimenti di comunità educativa
– Giovanna Caleffi Berneri (1897-1962)
– Margherita Zoebeli (1912-1996)
Una conclusione provvisioria
7. Dalla comunità inattesa alla comunità possibile: la persistenza dello spirito comunitario negli attuali assetti societari. Il lavoro sociale di comunità come leva per l’innovazione sociale
7.1. C’è una nuova domanda di comunità?
7.2. Demitizzare la comunità: un nuovo pensiero di comunità
7.3. Per concludere: la comunità fragile
7.4. Della comunità a venire
7.5. Un buon posto dove vivere
Bibliografia