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Manuale di polizia mortuaria

 
di Sereno Scolaro
ISBN 8891622242
Data pubblicazione Giugno 2017
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Cartaceo
79,00 €
Disponibile
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A partire dal 2003, la disciplina della polizia mortuaria ha perso la sua unitarietà, differenziandosi su base territoriale, attraverso norme regionali molto variegate anche sotto il profilo delle “fonti” del diritto, cioè con leggi e regolamenti regionali, atti amministrativi, quali delibere di giunta, determinazioni dirigenziali e simili. Tenendo conto di tale contesto, l’autore ha realizzato un manuale del tutto nuovo, che si articola per argomenti, utilizzando per ciascuno di essi sia le norme di livello nazionale, sia le norme di livello regionale, ritenendo così possibile giungere, in qualche modo, alla comparazione e alla enucleazione delle continuità, delle omogeneità, ma anche delle differenziazioni, talora lievi, talora consistenti, in modo da offrire un inquadramento complessivo dei diversi istituti. Il manuale tiene conto di tutte le innumerevoli attività incluse nella generica definizione di polizia mortuaria: dalla dichiarazione di morte alle pratiche funerarie e necroscopiche, dal trasporto funebre alla sepoltura, fino alla regolamentazione, gestione e vigilanza delle aree cimiteriali. In modo ampio e analitico, ma con taglio volutamente pratico, si individuano, rispetto ad ogni singola fattispecie, funzioni, compiti, adempimenti e responsabilità dei vari enti e soggetti competenti, facendo puntuale riferimento, non solo alla più recente normativa nazionale, ma anche alle nuove specifiche legislazioni regionali. La nuova edizione si caratterizza per l’utilizzo di due diversi supporti dell’opera, uno su carta, l’altro in formato digitale disponibile on line.  Ciascuna delle due parti, complementari e organizzate secondo un proprio indice, sono collegate mediante richiami che, dal volume su carta rimandano alla più ampia versione digitale per gli ulteriori approfondimenti. 

Sereno Scolaro
Già libero professionista e dirigente comunale, docente in convegni e seminari di studio, autore di numerose pubblicazioni nelle materie dei servizi demografici.

La disciplina nazionale e regionale 
-Dichiarazioni e atti di morte
-Pratiche funerarie
-Trasporto funebre
-Sepoltura
-Cremazione
-Gestione e vigilanza aree cimiteriali

Pagine 620
Data pubblicazione Giugno 2017
Data ristampa
Autori Sereno Scolaro
ISBN 8891622242
ean 9788891622242
Tipologia prodotto Cartaceo
Editore Maggioli Editore
Sereno Scolaro

1. Presentazione
2. Introduzione
3. La prima legislazione unitaria
4. La polizia mortuaria
5. Il testo unico delle leggi sanitarie
6. Le leggi regionali
7. Rapporti tra norme di rango primario e norme di rango secondario
8. Il regolamento di polizia mortuaria
9. La "forza" del regolamento di polizia mortuaria
10. I limiti della potestà regolamentare dello Stato
11. Le istruzioni amministrative (circolari) del Ministero della sanità e delle regioni
12. Il regolamento comunale di polizia mortuaria
13. Il regolamento comunale di polizia mortuaria: condizioni di efficacia
14. Il regolamento comunale di polizia mortuaria: suo inquadramento nel sistema delle fonti del diritto
15. I compiti e funzioni esclusivi del comune
16. Funzioni esclusive, oppure obbligatorie, dei comuni
17. Compiti e funzioni necroscopici
18. Compiti e funzioni cimiteriali
19. I compiti e le funzioni dei diversi organi nel comune
20. I compiti e le funzioni esclusive dell'ASL (azienda unità sanitaria locale)
21. L'evoluzione attorno ai compiti e alle funzioni dell'ASL
22. La vigilanza: il ruolo delle ASL
23. La vigilanza: il ruolo dei comuni
24. La dichiarazione di morte
25. I procedimenti alternativi alla dichiarazione di morte
26. La scheda ISTAT, come "supporto" unificato per la dichiarazione delle cause di morte
27. La denuncia delle cause di morte: secretazione e contenuti
28. Le morti per malattie infettive
29. I cadaveri cui siano stati somministrati nuclidi radioattivi
30. Il periodo di osservazione
31. Il medico necroscopo
32. L'accertamento della morte
33. La visita necroscopica
34. Le autorizzazioni all'inumazione o, distintamente, alla tumulazione (o alla cremazione)
35. Il c.d. "nulla-osta" dell'autorità giudiziaria
36. Il rinvenimento di parti di cadavere, di resti mortali o di ossa umane
37. Il deposito di osservazione ed obitorio
38. Le celle frigorifere e il loro obbligo per (alcuni, non tutti) i comuni
39. L'autorizzazione al "seppellimento" di feti o dei prodotti abortivi non dichiarati come nati-morti, nonché delle c.d. "parti anatomiche riconoscibili"
40. Il trasporto al deposito di osservazione
41. Il trasporto disposto dalla c.d. pubblica autorità
42. Strutture obitoriali, servizi mortuari degli ospedali e strutture sanitarie assimilate o assimilabili
43. La gestione dei servizi mortuari degli ospedali e strutture sanitarie assimilate o assimilabili
44. I criteri di fruizione del deposito di osservazione, dell'obitorio e strutture preposte all'esercizio di funzioni assimilabili
45. Le rimesse di carri funebri (o, meglio, autofunebri)
46. L'idoneità delle autofunebri (o, più estesamente, dei carri funebri)
47. L'autorizzazione al trasporto funebre
48. I principi del trasporto funebre e del rilascio della relativa autorizzazione
49. La figura dell'incaricato del trasporto funebre e sua qualificazione
50. La regolazione degli orari, modalità e percorsi, nonché delle soste in materia di trasporto funebre
51. Il trasporto funebre effettuato all'interno del territorio comunale
52. Il trasporto funebre che interessi due o più comuni
53. L'autorizzazione al trasporto funebre che interessi più comuni, pur in assenza di soste intermedie in altri comuni
54. Il trasporto funebre diretto all'estero o proveniente dall'estero
55. Il trasporto funebre diretto all'estero o proveniente dall'estero – Stati aderenti all'Accordo fatto a Berlino il 10 febbraio 1937
56. Il trasporto funebre diretto all'estero o proveniente dall'estero – Stati aderenti all'Accordo fatto a Berlino il 10 febbraio 1937 – La peculiare applicazione nelle regioni confinarie tra Italia e Svizzera
57. Il trasporto funebre proveniente dall'estero o diretto all'estero – Stati non aderenti all'Accordo fatto a Berlino il 10 febbraio 1937
58. Il trasporto funebre diretto all'estero o proveniente dall'estero – Accordo tra la Santa Sede e l'Italia, fatto a Roma il 28 aprile 1938
59. Il trasporto internazionale di ceneri, nonché di ossa umane e/o di resti mortali
60. L'autorizzazione al trasporto funebre di cadavere destinato alla cremazione
61. Il trasporto funebre da parte di confraternite, limitatamente per i propri (ex) soci
62. Il trasporto funebre da parte dell'autorità militare
63. Il trasporto funebre e l'ambito del servizio pubblico comunale
64. Il trasporto funebre come servizio pubblico comunale e le sue forme di gestione
65. Ammissibilità di onerosità nel rilascio dell'autorizzazione al singolo trasporto funebre
66. L'autorizzazione al trasporto funebre di prodotti del concepimento, dei feti e prodotti abortivi non dichiarati come nati-morti, nonché delle parti anatomiche riconoscibili
67. Il trasporto di ossa umane o di resti mortali assimilabili
68. I possibili "contenitori" dei (o per i) defunti
69. La verifica del feretro
70. Le caratteristiche del feretro
71. Una possibile definizione di impresa funebre
72. Attività che non rientrano, né possono rientrare, nelle funzioni dell'impresa di onoranza funebre o dell'esercente l'attività funebre
73. Il riscontro diagnostico e l'autopsia
74. Il rilascio di cadaveri a scopo di studio
75. Gli atti di destinazione, volontaria, del cadavere a scopo di studio o a fini di scienza
76. La donazione degli organi
77. Il prelievo di organi e tessuti a scopo di trapianto terapeutico
78. La donazione degli organi tra persone viventi
79. L'imbalsamazione dei cadaveri
80. La tanatoprassi
81. Il trattamento antiputrefattivo
82. I cimiteri comunali ed il loro obbligo
83. Il contenuto dell'obbligo dei comuni di disporre di almeno un cimitero a sistema di inumazione
84. Le forme di gestione dei cimiteri
85. I c.d. "cimiteri particolari" preesistenti all’entrata in vigore (24 agosto 1934) del t.u.ll.ss.
86. Le fasce (o zone) di rispetto cimiteriale
87. Le aree cimiteriali e gli impianti cimiteriali
88. Le singole tipologie di impianti ed attrezzature nei cimiteri
89. L'ossario comune
90. Il cinerario comune
91. Altri impianti e strutture obbligatorie nei cimiteri
92. Gli impianti cimiteriali obbligatori a livello del comune
93. Gli impianti cimiteriali obbligatori a livello del cimitero
94. La camera mortuaria del cimitero
95. I cimiteri di frazione (o foranei, o altrimenti denominati)
96. La prospettiva delle città metropolitane ed i servizi cimiteriali
97. Il servizio di custodia dei cimiteri
98. I registri cimiteriali
99. Le aree ad inumazione ed il loro dimensionamento
100. La costruzione e l’ampliamento dei cimiteri
101. Le costruzioni cimiteriali
102. La vigilanza sul servizio cimiteriale
103. Le forme di gestione dei cimiteri e criticità recenti
104. L'inumazione
105. L'onere dell'inumazione
106. Il dimensionamento delle fosse (per le salme di persone di età maggiore di 10 anni compiuti)
107. Il dimensionamento delle fosse (per i cadaveri di persone di età minore di 10 anni compiuti)
108. I c.d. "campi bambini"
109. Caratteristiche comuni alle fosse a sistema di inumazione ed il principio dell'individualità
110. Il calcolo del fabbisogno di superficie cimiteriale
111. Il dimensionamento dei reparti di suddivisione dell'area cimiteriale a sistema di inumazione
112. Le caratteristiche dei feretri per inumazione
113. Gli elementi distintivi, identificativi, delle fosse ad inumazione: il cippo
114. L'esumazione
115. La riduzione, oppure il prolungamento, del turno ordinario di rotazione
116. L'esumazione ordinaria
117. La regolazione delle esumazioni ordinarie
118. L'esumazione ordinaria: la raccolta delle ossa ed il loro collocamento
119. L'esumazione ordinaria ed il trasporto di resti ed ossa
120. L'esumazione "straordinaria"
121. L'autorizzazione all'esumazione "straordinaria"
122. L'esumazione "straordinaria": il rinvenimento dei c.d. "inconsunti" e i trattamenti che possono essere eseguiti
123. La tumulazione
124. Le tumulazioni: caratteristiche tecniche di costruzione – Loculi stagni
125. Le tumulazioni: caratteristiche tecniche di costruzione – Loculi aerati
126. Le caratteristiche dei feretri per tumulazione – Loculi stagni
127. L'estumulazione
128. L'estumulazione: il rinvenimento dei c.d., impropriamente, "inconsunti" e i trattamenti che possono essere eseguiti
129. La pratica funeraria della cremazione: gli impianti di cremazione
130. La cremazione dei cadaveri
• Figura 130
131. L'autorizzazione alla cremazione. Le forme di manifestazione della volontà alla cremazione
132. L'autorizzazione alla cremazione. L'assenza di un'esplicita manifestazione della volontà alla cremazione
133. I gradi di parentela ed affinità
134. L'autorizzazione alla cremazione. L'iscrizione ad associazione riconosciuta avente tra i propri fini quello della cremazione dei propri soci
135. Gli altri aspetti connessi al rilascio dell'autorizzazione alla cremazione
136. L'autorizzazione alla cremazione dei cittadini stranieri
137. La legge 30 marzo 2001, n. 130
138. Le operazioni di cremazione
139. L'onere della cremazione
140. Le tariffe per la cremazione
141. Il collocamento e la dispersione delle ceneri
142. I rifiuti cimiteriali
143. L'installazione di monumenti funebri
144. I sepolcri privati nei cimiteri
• Tabella 144.a.
145. Il piano regolatore cimiteriale
146. I destinatari delle concessioni di sepolcri privati nei cimiteri
147. Il regime giuridico delle sepolture private nei cimiteri
148. La durata delle concessioni di sepolture private nei cimiteri
149. Le sepolture private nei cimiteri e le aree per la costruzione di tumulazioni
150. Le sepolture private nei cimiteri e i progetti di costruzione
151. Le sepolture private nei cimiteri e le aree per l'impianto di sepolture ad inumazione
152. Le sepolture private nei cimiteri: l'atto di concessione come titolo costitutivo
153. La concessione di aree ad enti
154. Gli oneri imponibili con l'atto di concessione
155. Le tariffe, o, meglio, canoni, di concessione
156. Le tariffe, o meglio canoni di concessione, e loro possibili "modulazioni"
157. Le differenti tipologie (e nature) dei canoni per il diritto d'uso dei sepolcri privati nei cimiteri
• Box 157
158. Le sepolture private nei cimiteri: le persone aventi diritto di sepoltura e l'individuazione del concessionario
159. Il diritto d'uso delle sepolture private in generale
160. Il diritto d'uso delle sepolture private e la questione della "famiglia"
161. Il diritto d'uso delle sepolture private, la questione della "famiglia" e il ruolo dei regolamenti comunali di polizia mortuaria
162. Le sepolture private nei cimiteri e le persone aventi diritto di sepoltura: il caso delle persone conviventi con il concessionario
163. Le sepolture private nei cimiteri e le persone aventi diritto di sepoltura: il caso delle persone aventi acquisito particolari benemerenze verso il concessionario
164. Il diritto d'uso delle sepolture private e la questione dell'appartenenza agli enti
165. L'evenienza di una situazione di default di un ente concessionario
166. L'ambito di disponibilità del diritto d'uso dei sepolcri privati nei cimiteri
167. Il diritto primario di sepolcro e il diritto secondario di sepolcro
168. Quale natura aveva il regolamento di polizia mortuaria, approvato con r.d. 21 dicembre 1942, n. 1880?
169. Ancora sulla durata delle sepolture private nei cimiteri. Possibili ipotesi del mutamento del rapporto concessorio
170. Il rinnovo delle concessioni di sepolcri privati nei cimiteri
171. I termini temporali per il rinnovo delle concessioni di sepolcri privati nei cimiteri
172. L'input per le procedure di rinnovo delle concessioni dei sepolcri privati nei cimiteri
173. La manutenzione delle sepolture private nei cimiteri
174. Le conseguenze dell'omissione degli obblighi di manutenzione delle sepolture private nei cimiteri
175. La morte del concessionario delle sepolture private nei cimiteri ed i suoi effetti
176. Ipotesi di rinuncia della concessione cimiteriale o di diritti su di essa
177. Il subentro nei rapporti giuridici delle concessioni cimiteriali
178. Le cause estintive delle concessioni delle sepolture private nei cimiteri
179. Le cause estintive delle concessioni delle sepolture private nei cimiteri: la decadenza
180. Le cause estintive delle concessioni delle sepolture private nei cimiteri: la rinuncia
181. Le cause estintive delle concessioni delle sepolture private nei cimiteri: la revoca
182. Le cause estintive delle concessioni delle sepolture private nei cimiteri: l'estinzione
183. Le cause estintive delle concessioni delle sepolture private nei cimiteri: l'estinzione, nel caso particolare dell'estinzione della famiglia
184. Le cause estintive delle concessioni delle sepolture private nei cimiteri: l'eventuale mutamento del rapporto concessorio
185. I reparti speciali dentro i cimiteri
186. Sepolture private nei cimiteri per particolari culti
187. Le sepolture private per comunità straniere
188. La "sepoltura" di persone professanti determinati culti al di fuori della concessione di aree cimiteriali a loro riservate (oppure dedicate)
189. La soppressione dei cimiteri
190. La soppressione dei cimiteri con riguardo ai cimiteri c.d. frazionali
191. La soppressione dei cimiteri consortili
192. La soppressione dei cimiteri consortili e l'eventuale presenza di sepolcri privati
193. La soppressione dei cimiteri e gli effetti sulle concessioni insistenti nel cimitero soppresso
194. I sepolcri privati fuori dai cimiteri
195. I sepolcri privati fuori dai cimiteri: il caso particolare della costruzione in aderenza alla recinzione cimiteriale
• Box
196. I cimiteri particolari preesistenti all'entrata in vigore del testo unico delle leggi sanitarie
197. La tumulazione privilegiata
198. L'utilizzo di sepolcri a sistema di tumulazione non rispondenti alle prescrizioni tecnico-costruttive
199. Le sepolture dei militari e dei caduti per eventi bellici
200. Le sanzioni conseguenti alle infrazioni del regolamento di polizia mortuaria
• Tabella 200.a.
• Tabella 200.b.
• Tabella 200.c.
201. Il rapporto tra sanzioni amministrative e, eventuali, sanzioni penali
202. Sistemi sanzionatori incoerenti con la imprescindibile riserva di legge
203. Gli organi addetti al controllo sull'osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa
204. Il procedimento di applicazione delle sanzioni amministrative
205. L'intervento della normazione regionale
206. Le norme di diritto dell'Unione europea
207. Il tema della formazione, anche professionale, dei diversi soggetti
208. L'illuminazione votiva cimiteriale
209. L'illuminazione votiva cimiteriale, con riguardo a sepolcri eretti, su aree cimiteriali in concessione, da parte di enti
210. Considerazioni conclusive
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