Negli ultimi anni, le strettoie in cui è stato confinato il dibattito pubblico sul welfare paiono aver cristallizzato la discussione attorno a due assi: l’asserita impossibilità di finanziare adeguatamente le prestazioni sociali e, senza soluzione di continuità, l’inesorabile venire meno del “pubblico“ quale effettivo garante di ultima istanza dei diritti sociali.
Al venir meno delle condizioni storiche che avevano propiziato lo sviluppo dello Stato sociale nel secondo dopoguerra – in ragione della crescente complessità delle istanze cui rispondere – si è assistito al consolidamento di una pluralità di attori che hanno progressivamente occupato il dominio politico-simbolico che fino a quel momento era stato proprio a un solo attore (lo Stato), come ad esempio la cooperazione sociale e il welfare aziendale (ma non solo).
In questo quadro, molta attenzione è stata per ciò dedicata all’evoluzione del cosiddetto “secondo welfare” e all’analisi dei diversi attori che ad esso stanno conferendo forma; di qui, l’articolarsi di proposte di welfare variamente definite.
Di fronte all’esplodere delle disuguaglianze sociali che sta caratterizzando soprattutto le società mature, però, una inavvertita e frammentata moltiplicazione delle risposte da parte di attori non convergenti rischia di potenziare ulteriormente le “linee di faglia”, anziché affrontarle.
I saggi, infatti, si interrogano sui diritti sociali quale categoria fondante radicata nella Costituzione repubblicana, pur non sottovalutando la necessità di ripensare lo Stato sociale alla luce dei mutamenti nel frattempo intervenuti.
Ciò risulta ancora più evidente a seguito dell’esplosione globale della crisi pandemica legata al Covid-19 di cui tiene conto il saggio introduttivo e corale che apre il volume.
Lorenzo Biagi
Insegna antropologia filosofica e culturale ed etica e deontologia professionale presso l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Biagi L. (2019), Unico e molteplice. Per una fondazione antropologica oltre l’individualismo, Padova, Libreriauniversitaria; Biagi L. (2020), Uomo, Editrice Messaggero, Padova, Libreriauniversitaria.
Davide Girardi
Insegna sociologia generale e dell’educazione e metodologia della ricerca socio-educativa. Tra le sue pubblicazioni: Girardi D. (2012), Gioventù “corte”. Giovani adulti di origine straniera, Milano, FrancoAngeli; Girardi D. (2016), Una quotidianità responsabile? La sfida di un civismo potenziale, Padova, Proget; Girardi D. e Toso M. (2019), Prove di sintonia. Giovani e chiesa in un’esperienza sinodale, Padova, Libreriauniversitaria.
Prefazione I paradossi della normalità
Introduzione Covid-19 e convivenza civile: alcune necessarie riflessioni
La semantica dei diritti sociali
Civismo, digitalizzazione e competenze
Le sfide per i soggetti dello Stato sociale
L’impatto sugli enti del Terzo settore
Un terreno incerto e pericoloso
- Parte Prima Questioni di sfondo
Capitolo 1 Il moltiplicarsi delle “linee di faglia”: quale mediazione possibile?
1. Introduzione
2. Le disuguaglianze in Europa e in Italia
2.1 Europa felix?
2.2 L’Italia nel contesto europeo: disuguaglianze strutturali
3. Disuguaglianze sociali e traiettorie individuali
3.1 Oltre le classi?
4. Disuguaglianze e svuotamento democratico
4.1 Democrazia, fiducia e società disuguali
5. Considerazioni conclusive: uno Stato sociale non “ai margini”
Capitolo 2 La difficile semantica dei diritti sociali. Profili giusfilosofici
1. Premessa
2. Argomenti contra
2.1 “I diritti sociali non sono diritti”
2.2 “I diritti sociali sono costosi”
2.3 “La garanzia dei diritti sociali è debole o ha bisogno dello Stato”
3. Argomenti pro
3.1 I diritti sociali nella normativa internazionale e europea (una breve rassegna)
3.1.1. I diritti sociali nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo
3.1.2 I due Patti “sui diritti civili e politici” e “sui diritti sociali ed economici”
3.1.3 La Dichiarazione di Ginevra “On Fundamental Principles and Rights at Work”
3.1.4 I diritti sociali nell’orizzonte europeo
3.2 Il fondamento costituzionale dei diritti sociali
3.2.1 La portata potentemente simbolica degli artt. 1 e 4 Cost.
3.2.2 L’equilibrio necessario fra diritti inviolabili e doveri inderogabili: l’art. 2 Cost.
3.2.3 Il principio di uguaglianza contenuto nell’art. 3 Cost.
3.2.4 Gli altri diritti sociali nella Costituzione
Considerazioni conclusive
- Parte Seconda Percorsi
Capitolo 3 Educare al civismo: comunità di pratica e competenze delle organizzazioni
1. Introduzione
2. Visione economico-sociale
3. Visione socio-antropologica
4. Cultura del neoliberismo e implicazioni sulle persone
5 Voci “sul campo”
5.1 Integrazione pubblico-privato
5.2 I rapporti e le sinergie desiderabili e opportuni
5.3. Le modalità di rapporto o co-costruzione di risposte che danno segnali di funzionare meglio
5.4. Le competenze e i comportamenti che favoriscono questo incontro
6. Le “comunità di pratica” (CdP) come luogo di riflessione, crescita e azione: una proposta strutturale
7. Le competenze delle organizzazioni civiche
8. Conclusioni
Capitolo 4 Alla ricerca di un perché. Quali sensi nel vivere dello Stato sociale e dei suoi attori
1. Premessa di prospettiva
2. Il lavoro dello Stato sociale tra dichiarato e agito
2.1 L’inclusione sociale come prima cartina da tornasole
2.1.1 Le contraddizioni da cui partire
2.1.2 Il dichiarato dell’inclusione sociale
2.1.3 Vogliamo uno Stato sociale creatore di confini?
3. Un soggetto territoriale agente: la cooperativa sociale competente
3.1 Cooperativa e territorio: il movimento del lavoro sociale
3.1.1 La partnership
3.2 Cooperativa à cooperativa: lo specchio dell’organizzazione interna
3.2.1. Culture organizzative: i mutamenti da perseguire
3.2.2. Leadership e competenze dei ruoli dirigenziali
4. Scenari di sviluppo per lo Stato sociale
Capitolo 5 Terzo settore e inclusione sociale oltre la ragione strumentale
1. Inquadramento della fase attuale del Terzo settore
2. Contraddizioni emergenti
3. Stimoli e prospettive per il futuro
Capitolo 6 Stato sociale e welfare a catalogo
1. Libero welfare in liberal State
2. Uno, nessuno, centomila
3. L’immaginario dell’inclusione sociale
4. Superare la cittadella
5. Costruire una nuova domiciliarità
6. La nostra casa comune, in fondo, è la comunità
- Parte Terza Prospettive
Capitolo 7 Dal Welfare state allo Stato sociale
1. Non si vuole vedere la nuova questione sociale
2. Il sociale al cuore della Costituzione
3 Uno Stato asociale?
4. Il timore di evocare lo “Stato sociale”
5. Sterili contraddizioni
6. Alcuni punti condivisi dai quali ripartire
7. Lo Stato sociale: forte, efficace, efficiente
8. Una nota conclusiva di metodo
Bibliografia
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