Orizzonti del progetto/Esperienze di architettura
di Barbara Coppetti
La città oggi ci si presenta come una realtà frammentata e spezzata, incompleta per la sua stessa ragione di essere, discontinua in quanto forma, e altrettanto avverrà all’architettura che farà del collage il suo meccanismo di composizione preferito, come se, ammettendo che la composizione sia sempre necessaria, potessimo essere più indulgenti con l’aleatorietà del dadaismo che con la disciplina formale del cubismo.
-After Modern Architecture
La conoscenza del tipo specifico di oggetto che gli architetti producono è la pietra angolare di un’educazione architettonica. Vorrei trasmettere agli studenti di architettura che essere coscienti della specificità in architettura in termini di luogo, durata, materiali e processi di produzione significa attribuire il dovuto rispetto alla nostra amata professione.
- Sul luogo, tempo e specificità in architettura
Rafael Moneo, in L’altra modernità. Considerazioni sul futuro dell’architettura, Christian Marinotti 2014
Barbara Coppetti, architetto PhD, è Ricercatore in Progettazione architettonica e urbana presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani della Scuola AUIC – Architettura Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano. La sua ricerca si occupa di progetto di architettura e disegno dello spazio aperto entro un quadro critico delle implicazioni storiche e sociali. Ha coordinato il progetto di didattica e ricerca Ri-formare Milano, è curatrice di diverse mostre e responsabile scientifico della ricerca Industria nel Parco. Architettura Energia Paesaggio. Ha partecipato a programmi di ricerca PRIN tra cui Re-Cycle Italy. Dopo la monografia, Muovere la Terra. Le discrete tracce dell’architettura ipogea, ha curato la pubblicazione di volumi collettanei, Ri-formare Milano. Progetti per aree ed edifici in stato di abbandono, Fabbrica e Natura. Il caso di Nera Montoro tra energia e paesaggio, e pubblicato numerosi saggi e articoli sui temi dell’architettura nei paesaggi contemporanei, in libri e riviste di settore.
Luigi Spinelli (Milano, 1958) è Professore Associato in Progettazione architettonica (SSD 08/D1) presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani DAStU del Politecnico di Milano. Membro del collegio docenti del Dottorato PAUI dello stesso dipartimento, è Coordinatore del Corso di Studio in Architectural Design and History della Scuola AUIC presso il Polo territoriale di Mantova. Dal 1986 al 2013 è stato redattore della rivista Domus. Dal 2010 è membro della redazione scientifica della rivista Territorio. Tra le principali monografie: Sede dell’A.M.I.LA. a Tremezzo, Sagep, 1994; José Antonio Coderch. La cellula e la luce, Testo & Immagine, 2003; Paolo Soleri. Paesaggi tridimensionali, Marsilio, 2006; I luoghi di Franco Albini. Itinerari di architettura, Triennale Electa, 2006; Brasilia. Un’utopia realizzata. 1960-2010, Triennale Electa, 2010; Gli spazi in sequenza di Luigi Moretti, LetteraVentidue, 2012.
Il volume si occupa, assieme ai due che seguiranno, del processo di definizione della forma nella progettazione architettonica. Tre lavori tematicamente connessi che costituiscono ciascuno la parte di un insieme articolato. Il primo ha l’obiettivo di fermare i temi alla base della tradizione disciplinare, partendo dal ruolo del tipo in architettura e proseguendo attraverso diverse possibilità di lettura dei caratteri architettonici degli edifici: mediante categorie relazionali o, all’opposto, per singoli elementi estratti dall’insieme architettonico.
Uno sguardo aperto che riconosce nella narrazione introdotta da Luigi Spinelli sull’architettura della città nella Milano del XX secolo, il valore dell’identità locale. L’edificio residenziale milanese degli anni ’30 e del secondo dopoguerra fino agli anni ’80, è l’oggetto delle letture perché è esemplificativo del passaggio tra Novecentismo e Razionalismo. Un’alternanza attuata non solo sulle regole compositive del tipo edilizio ma anche attraverso il rinnovamento del linguaggio e del rapporto con la strada urbana.
Orizzonti del progetto ed esperienze di architettura servono quindi simultaneamente per avvicinarci alla pratica del mestiere sostenuta dalla teoria dell’architettura, per imparare come si fa, perché solo così incrociamo la regola oltre alla forma, che insieme diventano la traccia che ci insegna a comporre il progetto, le sue variazioni, i movimenti, gli artifici tecnici.
L’edificio residenziale milanese del ‘900
contributo di Luigi Spinelli
Data pubblicazione | Ottobre 2017 |
Data ristampa | |
Autori | Barbara Coppetti |
ISBN | 8891624857 |
ean | 9788891624857 |
Tipologia prodotto | Cartaceo |
Collana | Politecnica |
Editore | Maggioli Editore |