La ricerca scientifica sul sonno raccoglie i contributi di numerose discipline: in affiancamento a quelle mediche, come la fisiologia e la neurologia, la psicologia è giunta ad occupare un ruolo indiscutibilmente centrale.
Il sonno, infatti, non è un intervallo di tempo in cui il cervello è “spento” ma rappresenta una cornice ideale per importantissime attività mentali (basti pensare al sogno e alla riorganizzazione delle tracce di memoria).
In questo libro i curatori hanno voluto coinvolgere i principali scienziati italiani (e i loro gruppi di ricerca) attivi a livello internazionale nell’ambito della psicologia del sonno per illustrare i suddetti fenomeni nelle loro molteplici declinazioni.
Previa un’introduzione sugli aspetti strutturali e organizzativi del sonno, le varie sezioni del libro si soffermano, in sequenza, sui processi onirici, sui processi di apprendimento in sonno, sui risvolti applicativi e clinici della psicologia del sonno e sui più recenti sviluppi delle tecniche di studio utilizzate in tale campo.
Il volume si propone come testo di riferimento rigoroso e aggiornato sia per gli studenti di tutti i livelli sia per studiosi e ricercatori più esperti, offrendo loro nuovi spunti e spazi di discussione per confrontarsi con le molteplici e complesse domande su come e perché dormiamo.
Gianluca Ficca
Professore ordinario di Psicologia generale, Responsabile Laboratorio del Sonno, presso l’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”.
Marco Fabbri
Professore associato di Psicologia generale presso l’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”.
Parte prima - Generalità su sonno e stati comportamentali
Capitolo 1 Fenomenologia del sonno: principi generali
1.1 Definizione di sonno
1.1.1 Criteri per distinguere gli stati comportamentali
1.2. Metodi di studio del sonno
1.2.1 Osservazione comportamentale
1.2.2 Metodi strumentali (oggettivi)
Poligrafia
Attigrafia
1.2.3 Metodi soggettivi
1.3 Il sonno come struttura organizzata
1.3.1 Il primo livello organizzativo: l'episodio di sonno
1.3.2 Il secondo livello organizzativo: il ciclo NREM-REM
1.3.3 Il terzo livello organizzativo: gli stati di sonno NREM e REM
Il sonno NREM
Il sonno REM
1.3.4 Il quarto livello organizzativo: gli eventi intra-stato
Eventi associati al sonno NREM
Eventi associati al sonno REM
1.4 Le funzioni del sonno
1.5 La qualità del sonno: determinanti oggettive e soggettive
1.5.1 Qualità oggettiva del sonno
1.5.2 Qualità soggettiva del sonno
1.6 Il sonno diurno
1.7 La sonnolenza e la sua misurazione
Capitolo 2 Ritmi biologici, regolazione del sonno e cronotipi
2.1 I ritmi biologici
2.1.1 Gli orologi biologici
2.1.2 Descrizione dei ritmi biologici
2.2 La regolazione dei ritmi sonno-veglia
2.2.1 Il modello a due processi (two-process model)
2.2.2 Il modello di regolazione della vigilanza a 3 processi
2.3 La tipologia circadiana: differenze individuali e di personalità
2.3.1 Un breve excursus storico
2.3.2 Strumenti
2.3.3 Differenze di genere
2.3.4 Differenze d'età
2.3.5 Differenze di personalità
Modello a 3 fattori di Eysenck
Modello dei Big Five
Modello psicobiologico di Cloninger
2.4 Quante ore dobbiamo dormire? Un confronto tra brevi e lunghi dormitori
2.5 Gli effetti dell'ora del giorno e della sincronia nelle performance cognitive
2.5.1 Cronopsicologia dei processi cognitivi
2.5.2 Ora del giorno ottimale vs. ora del giorno non ottimale per le funzioni cognitive
Versione Italiana del Morningness-Eveningness Questionnaire e regole di scoring
Capitolo 3 Il sonno nel ciclo di vita
3.1 Introduzione
3.2 Gli stati comportamentali
3.2.1 Il concetto di "stato comportamentale" e i metodi di studio
3.2.2 Le caratteristiche degli stati comportamentali e la progressiva costruzione del sonno
3.3 Il primo anno di vita
3.3.1 Gli stati di sonno nel neonato pretermine e a termine
3.3.2 Un punto di svolta: il secondo mese
3.3.3 Dopo il secondo mese
3.4 Infanzia e adolescenza
3.4.1 Il sonno nel bambino e nel pre-adolescente
3.4.2 Il sonno in adolescenza
3.5. Il sonno nell'invecchiamento
3.5.1. Caratteristiche fisiologiche e comportamentali e struttura del sonno nell'anziano
3.5.2 La disorganizzazione del sonno
3.5.3 Sonnellini diurni e vigilanza
3.6 Ritmi biologici nel ciclo di vita
3.6.1 I ritmi biologici nel primo sviluppo
3.6.2 I ritmi biologici in tarda età
3.7 Conclusioni
Parte seconda - I processi onirici
Capitolo 4 Elaborazione e ricordo delle attività mentali del sonno
4.1 Introduzione
4.2 Attendibilità e rappresentatività delle stime di frequenza del dream recall
4.3 Fattori che influenzano il dream recall
4.4 Classificazione delle AMS
4.4.1 Sistemi di classificazione delle AMS
4.4.2 La quantità di contenuti dei resoconti delle AMS
4.5 Le fonti mnestiche delle attività mentali del sonno
4.6 La costruzione delle attività mentali del sonno e i modelli di dreaming
4.7 Conclusioni
Capitolo 5 I processi cognitivi durante il sonno: struttura e contenuti del sogno
5.1 Introduzione
5.2 Un excursus storico-metodologico
5.3 La struttura del sogno
5.4 Contenuti del sogno e sistemi di memoria
5.5 La bizzarria onirica
5.6 La rappresentazione di sé nel sogno
5.7 Conclusioni: il sogno e la coscienza
Capitolo 6 Approccio neurobiologico allo studio del sogno
6.1 La nascita della psicofisiologia del sogno
6.2 Problemi metodologici nella ricerca sul dreaming
6.3 L'evoluzione della neuropsicologia del sogno
6.4 Elettrofisiologia corticale nello studio del dreaming
6.4.1 I modelli di attivazione e di continuità
6.4.2 Le variabili di stato e di tratto
6.5 I sogni nelle diverse fasi di vita
6.6. Il dream enacting behavior: una nuova frontiera nello studio dell'esperienza onirica
6.7 Conclusioni
Parte terza - Sonno, memoria e funzioni cognitive
Capitolo 7 Sonno, apprendimento e memoria
7.1 Introduzione
7.2 Stadi dell'apprendimento
7.3 Lo studio del ruolo del sonno nelle tre fasi del processo mnestico
7.4 L'acquisizione di materiale durante il sonno
7.5 Il recupero di materiale durante il sonno
7.6 Il ruolo del sonno nel consolidamento mnestico
7.6.1 La scoperta dell'"effetto sonno"
7.6.2 Influenze circadiane
7.6.3 Paradigmi sperimentali per lo studio delle componenti del sonno alla base dello sleep effect
7.6.4 Evidenze a favore del ruolo del sonno REM nell'effetto sonno
7.6.5 Evidenze a favore del ruolo del sonno NREM nell'effetto sonno
7.6.6 Principali modelli psicologici di consolidamento mnestico sonno-dipendente
Il modello "one-to-one"
I modelli sequenziali
7.6.7 Lo sleep effect nei bambini e negli anziani
7.7 Conclusioni
Capitolo 8 Sviluppi applicativi nella ricerca sonno-memoria: il reshaping e il ruolo della veglia per il sonno
8.1 Introduzione
8.2 La rivisitazione del concetto di consolidamento
8.2.1 Oblio
8.2.2 Estrazione del "succo" ("gist")
8.2.3 Estrazione di relazioni astratte tra elementi nuovi
8.2.4 Estrazione di regole e schemi impliciti
8.2.5 Integrazione di nuovo materiale in reti di conoscenza preesistenti
8.3 Il ruolo del sonno nella trasformazione delle memorie
8.3.1 Ipotesi sui processi neurobiologici alla base dell'effetto sonno
8.4 Il ruolo della veglia per il sonno
8.4.1 Studi condotti col paradigma "enriched environment"
8.4.2 Studi dalla letteratura sullo sleep effect
8.4.3 Studi sugli effetti dell'esercizio fisico sul sonno
8.5 Implicazioni teoriche
8.6 Sviluppi applicativi
Capitolo 9 Sonno ed emozioni
9.1 Introduzione
9.2 Sonno ed elaborazione delle memorie emotive: studi comportamentali e psicofisiologici
9.2.1 Codifica delle memorie emotive
9.2.2 Consolidamento delle memorie emotive: l'effetto del sonno
9.2.3 Consolidamento delle memorie emotive: gli effetti della deprivazione di sonno
9.3 Sonno e reattività emotiva
9.3.1 L'effetto del sonno sulla reattività emotiva
9.3.2 L'effetto della deprivazione di sonno sulla reattività emotiva
9.4 Sonno, espressione facciale delle emozioni ed empatia
9.4.1 Sonno e identificazione degli indicatori facciali delle emozioni
9.4.2 Sonno ed empatia
9.5 Sonno REM ed emozioni
9.5.1 Sonno REM e processamento delle memorie emotive
9.5.2 Sonno REM e reattività emotiva
9.6. Sonno ed emozioni: studi di neuroimmagine
9.6.1 Studi di neuroimmagine: sonno e reattività emotiva
9.6.2 Studi di neuroimmagine: sonno e formazione della memoria emotiva
9.7 Conclusioni
Capitolo 10 Effetti della deprivazione di sonno sui processi cognitivi
10.1 Perché e come studiare la deprivazione di sonno?
10.1.1 Alcuni cenni sulla metodologia
10.1.2 Diversi tipi di deprivazione di sonno e un po’ di storia
Deprivazione totale di sonno
Deprivazione parziale di sonno
Deprivazione selettiva di sonno
10.1.3 Per concludere
10.2 Conseguenze neurocognitive della deprivazione di sonno
10.2.1 Attenzione
10.2.2 Funzioni esecutive
Capitolo 11 Recenti evidenze sulle interazioni tra circadianità e omeostasi nella modulazione dei ritmi sonno-veglia e dei processi cognitivi
11.1 Al di là del modello a due processi
11.2 Contributi dalla fisiologia e dalla neurochimica
11.2.1 Strutture cerebrali implicate nella regolazione del ritmo sonno veglia
11.2.2 I marker dei processi C e S
11.3 Influenza delle interazioni circadiano-omeostatiche sulle prestazioni cognitive
11.3.1 Paradigmi principali di studio: desincronizzazione forzata e la routine costante
A) La desincronizzazione forzata
B) La Routine Costante (Constant Routine)
C) Il "Paradigma dei sonnellini multipli"
11.3.2 L'importanza dei processi attentivi per il funzionamento cognitivo globale
Vigilanza e attenzione: alcune questioni terminologiche
Compiti per la valutazione della vigilanza e dell'attenzione sostenuta
11.3.3 Effetti della deprivazione di sonno sull'attenzione sostenuta
11.4 Correlati cerebrali delle funzioni cognitive in condizioni di deprivazione di sonno
11.5 Il sonno "locale"
11.5.1 Cosa si intende per sonno locale
11.5.2. Esempi di sonno locale
11.5.3 Il sonno locale come espressione di attività cerebrali influenzate da esperienza e apprendimento
Parte quarta - Elementi di clinica
Capitolo 12 Aspetti psicologici e trattamenti non farmacologici dell'insonnia
12.1 L'insonnia
12.1.1 Caratteristiche cliniche, sintomatologia e classificazione
12.1.2 Prevalenza, costi sociali e impatto sul benessere
12.1.3 Aspetti psicologici salienti
12.2 Decorso ed eziologia dell'insonnia: aspetti psicologici
12.2.1 Il Modello delle 3P
12.2.2 Il Modello dell'iperarousal e dei circoli viziosi di Morin
12.2.3 Il modello cognitivo (Harvey, 2005)
12.2.4 Il Modello Attenzione-Intenzione-Sforzo di Espie et al.
12.3 Comorbilità: l'insonnia come fattore transdiagnostico
12.4 Linee guida per la diagnosi e la cura dell'insonnia
12.4.1 Procedure diagnostiche e valutative
12.4.2 Attuali raccomandazioni sugli interventi di cura dell'insonnia
12.4.3 Razionale dell'intervento clinico per il Disturbo di Insonnia
12.4.4 Valutazione e procedure diagnostiche dell'Insonnia
Questionari di screening
Interviste, diari e altri strumenti specialistici
Valutazione medica e psicologica
Processo diagnostico
12.5 Trattamento cognitivo-comportamentale dell'insonnia (CBT-I)
12.5.1 CBT-I: le tecniche, vantaggi e limiti
12.5.2 Le tecniche entro una strategia di intervento: un protocollo tipo
12.6. Efficacia e cautele per l'uso della CBT-I
12.6.1 Efficacia della CBT-I sui sintomi notturni e sulle conseguenze diurne
12.6.2 CBT-I e trattamento farmacologico
12.6.3. CBT-I nelle insonnie in comorbilità
12.7 Conclusioni
Capitolo 13 Alterazioni del ciclo sonno-veglia
13.1 La società delle 24 ore
13.2 Disturbi circadiani del ritmo sonno-veglia
13.2.1 Fase di sonno ritardata
13.2.2 Fase di sonno anticipata
13.2.3 Ritmo sonno-veglia irregolare
13.2.4 Ritmo sonno-veglia diverso dalle 24 ore
13.2.5 Disturbo da lavoro con turni
13.2.6 Disturbo da jet lag
13.2.7 Il jet-lag sociale
13.3 Dalla prevenzione al trattamento
Capitolo 14 Il sonno e i suoi effetti sulla performance nella vita quotidiana
14.1 Introduzione
14.2 Il sonno e il lavoro
14.2.1 Effetti dell'organizzazione del lavoro che possono influenzare il sonno del lavoratore: il lavoro a turni
14.2.2 Effetti della durata e della qualità del sonno sulla produttività del lavoratore
14.3 Sonno e sport
14.3.1 Il sonno degli atleti
14.3.2 Effetti della riduzione o della deprivazione totale di sonno sulla prestazione atletica
14.3.3 Ritmi circadiani e prestazioni sportive
14.4 Sonno e scuola
14.4.1 Il sonno nei ragazzi adolescenti
14.4.2 Effetti della qualità, della quantità di sonno e della sonnolenza sulla prestazione scolastica
14.4.3 Indicazioni e possibili soluzioni per migliorare sonno e rendimento scolastico
14.4 Sonno e guida
14.5 Conclusioni
Capitolo 15 Sonno, ritmi biologici e depressione
15.1 Insonnia e depressione (aspetti clinici)
15.2 Regolazione del sonno e depressione
15.3 Deprivazione di sonno come terapia antidepressiva
15.4 Depressione e ritmi stagionali
15.5 Il disturbo affettivo stagionale (SAD)
15.5.1 Ipotesi sul disturbo affettivo stagionale
Parte quinta - Sonno e nuove tecnologie
Capitolo 16 Metodi e tecniche di stimolazione transcranica durante il sonno
16.1 Introduzione
16.2 Tecniche di stimolazione magnetica transcranica
16.2.1 TMS a singolo (sTMS) e doppio (ppTMS) impulso
16.2.2 TMS ripetitiva (rTMS)
16.3 Tecniche di stimolazione elettrica transcranica
16.3.1 Stimolazione elettrica transcranica a corrente diretta (tDCS)
16.3.2 Stimolazione elettrica transcranica a corrente alternata (tACS) ed oscillatoria (osc-tDCS)
16.4 Conclusioni
Capitolo 17 Tecniche di stimolazione non-invasive del sonno e processi mnestici
17.1 Dal mito alla realtà: apprendere durante il sonno
17.2. Tecniche di stimolazione sensoriale durante il sonno
17.2.1 Targeted memory reactivation (TMR)
TMR con stimoli olfattivi
TMR con stimoli acustici
Considerazioni generali sulla tecnica TMR
17.2.2 Stimolazioni ritmiche
17.2.3 Stimolazioni a circuito chiuso
Approcci combinati
Considerazioni generali sulla tecnica di stimolazione a circuito chiuso
17.3 Tecniche di stimolazione elettrica durante il sonno
17.3.1 Stimolazioni elettriche continue durante il sonno
17.3.2 Stimolazioni elettriche a circuito-chiuso
17.3.3 Considerazioni generali sulle tES durante il sonno
17.4 Stimolazione vestibolare
17.5 Il sonno del futuro: combinare tecniche di stimolazione con dispositivi mobili
17.6 Nota conclusiva
Capitolo 18 La misurazione "ecologica" del sonno
18.1 Introduzione
18.2 Valutazione soggettiva
18.3 Valutazione oggettiva
18.3.1 Strumenti a contatto
18.3.2 Strumenti a distanza
18.4 Conclusioni
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