Storie, parole, esperienze per condividere la cura delle persone fragili
di Cristina Malvi
Scrivere di fragilità. A partire dalle storie delle persone che assistiamo e dalle nostre. Riflettere sulle parole che usiamo, perché la cura è intessuta delle parole che la raccontano. Capire se i termini sintetici, professionali e pieni di significato della lingua degli operatori trovano corrispondenza nel vocabolario di pazienti e cittadini, o se invece provocano disorientamento e allontanamento. In una comunicazione asimmetrica, uno degli attori del colloquio, spesso proprio quello che porta lo zaino più pesante, fa molta fatica, deve arrampicarsi in salita e viene lasciato indietro. Occorre creare un collegamento dentro-fuori: fra strutture, istituzioni e città, casa e vita. Costruire ponti, passerelle, facilitazioni per viaggiare da un mondo a un altro, da un lessico a un altro, da una cura all’altra.
Promuovere lo spirito positivo della conoscenza, e la possibilità di crescita culturale dei malati e dei loro famigliari, per favorire l’adozione di corretti stili di vita e la partecipazione attiva alle decisioni terapeutiche.
Scegliere quindi parole che influenzino la capacità di apprendere. Accettare la difficoltà a esprimere il bisogno di salute o comprendere la propria condizione di fragilità, di malattia o disabilità e avere di conseguenza la capacità di affrontarla e di viverla consapevolmente. Questa capacità, definita health literacy, scorre su un doppio canale
d’azione: il primo è rafforzare le competenze di salute, l’alfabetizzazione sanitaria dei cittadini, soprattutto quelli delle fasce più deboli; il secondo è promuovere fra i medici, gli operatori sanitari e sociali e fra i caregiver la capacità di ascolto, di empatia e di buona comunicazione.
Capirsi fa bene alla salute, di tutti.
LE COLLANE DELL’AREA SOCIALE E SANITÀ
• Lavoro di cura e di comunità
• I libri di Edizioni Vega
• L’infermiere e la sua professione
• Esplorazioni
• Economia Sociale
• Diritto e Management in Sanità
Il gruppo delle scrittrici:
Gloria Bianchetti, Maria Calzolari, Lucia Cammelli, Piera Ciarrocca, Carla De Lorenzo, Cristina Malvi, Donatella Nardelli, Sabrina Raspanti, Luciana Ribani detta Valeria,
Maria Valeria Sardu, Patrizia Stefani
Il catalogo Maggioli Editore è consultabile su www.maggiolieditore.it
Il gruppo delle scrittrici:
Gloria Bianchetti, Maria Calzolari, Lucia Cammelli, Piera Ciarrocca, Carla De Lorenzo, Cristina Malvi, Donatella Nardelli, Sabrina Raspanti, Luciana Ribani detta Valeria, Maria Valeria Sardu, Patrizia Stefani
Pagine | 184 |
Data pubblicazione | Ottobre 2018 |
Data ristampa | |
Autori | Cristina Malvi |
ISBN | 8891631022 |
ean | 9788891631022 |
Tipologia prodotto | Cartaceo |
Collana | Sociale & Sanità |
Editore | Maggioli Editore |
Dimensione | 17x24 |
Presentazione - I dati di fragilità della popolazione anziana bolognese
- Il metodo
- Il significato di una scrittura collaborativa
- Un esercizio per sperimentare la fragilità e far crescere il gruppo
- L'azione di amalgamare come metafora del lavoro sociosanitario
- Il gruppo di scrittura
- I lettori
1. Alla scoperta della fragilità
1.1. Siamo tutti vulnerabili
1.2. Il condominio dentro di noi
1.2.1. L'esperienza di vivere un condominio interiore
1.2.2. Un progetto di valorizzazione del sé
1.3. Allenarsi alla fragilità
1.3.1. Dal diario di una operatrice
1.3.2. Un allenamento riuscito: la storia di Giuliana
1.4. Fragilità e rigidità dei modelli di convivenza
1.4.1. Le storie di Carmela, Giuliana e Silvano
1.4.2. I caregiver
1.4.3. Le associazioni dei familiari
1.4.4. Il desiderio di fare di testa propria. Gli anziani riluttanti
1.5. Complessità e fragilità
1.5.1. Il punto di vista dello psicologo
1.5.2. Le storie di Bobo e di Umberto e Luisa
1.6. Percepire e riconoscere la fragilità
1.6.1. Imparare ad invecchiare bene
1.6.2. La storia di Giorgina. Non sono più agile come quando avevo novant'anni
1.6.3. La storia di Filippo e Maria. Corpi che parlano
2. Come fronteggiare la fragilità
2.1. La cura che piace
2.1.1. La Pet Therapy
2.1.2. La storia di Laura e la sua cagnolina Giada
2.1.3. Il call center e-Care
2.2. Fiducia, gratificazione e gratitudine
2.2.1. La storia di E.F.
2.3. Il dolore nella malattia
2.4. La Tangoterapia
3. Risorse interiori e collettive
3.1. Rieducare alla comunità
3.2. Aprire le persone alle possibilità e all'investimento personale
4. Strumenti per tutti
4.1. La forza del lavoro di gruppo
4.1.1. I progetti del Terzo settore: il Concorso di Idee
4.1.2. Ospiti inattesi di un Caffè Alzheimer
4.2. I feedback degli altri e di noi stessi
4.2.1. Badabene alla salute: un progetto di prevenzione
4.2.2. Motion: avere la tecnologia come alleato
4.3. Condividere l'ansia
4.3.1. L'autobiografia
4.3.2. I gruppi di Auto Mutuo Aiuto
5. Riflessioni conclusive
5.1. La storia di Gaetano. Il corpo sa tutto
5.2. Un'esperienza in carcere
5.3. Le storie sono per noi come l'acqua per i pesci
5.4. I motivi etici ci soccorrono e diventano politica
- Introduzione
- Letteratura professionale
- Dizionari
- Narrazioni della fragilità
- Sguardi sulla fragilità: film, corti, serie tv, programmi, documentari
- Corti sul web
- Siti, blog e pagine web
- Parole e suggestioni in gioco
Appendice
1. Bando e-Care 2018
2. L'allenamento
3. Gioco Nomi Categorie