TFA Sostegno Tracce svolte - Prova scritta per le scuole di ogni ordine e grado

Nuove tracce da prove ufficiali
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Disponibile

Autori Rosanna Calvino

Pagine 388
Data pubblicazione Marzo 2024
Data ristampa
ISBN 8891668875
ean 9788891668875
Tipo Cartaceo
Sottotitolo Nuove tracce da prove ufficiali
Collana Concorsi&Esami
Editore Maggioli Editore
Dimensione 17x24
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Autori Rosanna Calvino

Pagine 388
Data pubblicazione Marzo 2024
Data ristampa
ISBN 8891668875
ean 9788891668875
Tipo Cartaceo
Sottotitolo Nuove tracce da prove ufficiali
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Il volume intende offrire una solida preparazione per la prova scritta di ammissione al corso di specializzazione del TFA Sostegno.

Il testo, strutturato in tracce svolte, offre un’ampia trattazione degli argomenti previsti dal programma d’esame (D.M. del 30 settembre 2011), e sviluppa un consistente numero di tracce che sono state oggetto delle precedenti prove concorsuali.

È organizzato nelle seguenti parti:
• Legislazione e organizzazione scolastica in relazione al regime di autonomia;
• Legislazione scolastica sull’inclusione;
• Conoscenze socio-psico-pedagogiche;
• Metodologie didattiche e buone pratiche;
• Empatia e intelligenza emotiva;
• Creatività e pensiero divergente.

La trattazione degli argomenti ha tenuto conto della più recente produzione normativa sia sul piano generale delle riforme e del loro impatto sull’autonomia scolastica sia delle recenti riforme relative all’area dell’inclusione e della disabilità.

Il volume offre un’ampia trattazione dell’impianto teorico della pedagogia generale e speciale e delle metodologie didattiche. Una particolare attenzione è stata dedicata alle buone prassi educative e didattiche indicando possibili strategie in relazione alle problematiche e alle patologie.

Gli elaborati contengono riflessioni e indicazioni sulla normativa nazionale ed europea in tema di disabilità, bisogni educativi speciali e inclusione scolastica, illustrando possibili interventi e modalità didattiche idonei a favorire il successo formativo degli allievi speciali.

Altrettanta attenzione è stata riservata alle tecnologie, il cui uso permette di adeguare la proposta educativa ai bisogni specifici, alle esperienze e alle strategie didattiche.

Questa nuova edizione contiene nuove tracce realizzate sulla base delle prove scritte degli ultimi cicli TFA.

Rosanna Calvino
Docente di discipline giuridiche ed economiche, specializzata nell’attività didattica del sostegno, docente universitario a contratto. Ha svolto numerosi incarichi nello staff di dirigenza scolastica. Ha collaborato con Enti Pubblici per la stesura di interventi di miglioramento dell’attività di gestione dell’istituzione scolastica e dell’offerta formativa, di monitoraggio e valutazione nella scuola dell’autonomia, per il rafforzamento delle performance dirigenziali e di raccordo efficace tra scuola e lavoro. Autrice di pubblicazioni di legislazione scolastic e metodologie didattiche.

Introduzione
PARTE PRIMA
Legislazione e Organizzazione scolastica in relazione al regime di autonomia
Quesito n. 1
La Costituzione italiana e la scuola
Quesito n. 2
Il candidato esponga i tratti salienti dell’autonomia scolastica
Quesito n. 3
Il D.P.R. n. 275/1999 ha introdotto il regime di autonomia scolastica relativo all’assetto organizzativo e didattico delle istituzioni scolastiche. Il candidato si soffermi sulla progettazione curricolare e sugli aspetti didattici nella determinazione dell’offerta formativa
Quesito n. 4
Il candidato descriva le caratteristiche dell’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo disciplinate dall’art. 6 del D.P.R. 275/1999
Quesito n. 5
Il candidato descriva le caratteristiche e le modalità di esercizio dell’autonomia finanziaria nella scuola dell’autonomia
Quesito n. 6
Quali sono le principali innovazioni introdotte dalla legge n. 107/2015 con particolare riferimento all’autonomia scolastica?
Quesito n. 7
Quali sono i tratti caratterizzanti del Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF) e quale relazione ha questo con l’autonomia scolastica?
Quesito n. 8
Le reti di scuole costituiscono un corollario dell’autonomia scolastica. Il candidato commenti l’affermazione
Quesito n. 9
L’art. 8 del D.P.R. 275/1999 pone le basi per i partenariati educativi. Il candidato illustri le caratteristiche e le finalità dei partenariati educativi
Quesito n. 10
La progettazione e la programmazione didattica devono tener conto di molte variabili tra cui i bisogni educativi e formativi degli studenti e del territorio. Il candidato commenti l’affermazione e si soffermi sulle fonti della programmazione didattica e sulle sue modalità di svolgimento
Quesito n. 11
Il candidato indichi quali sono i documenti di programmazione strategica della scuola e quali competenze ne garantiscono l’efficacia
Quesito n. 12
Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione del 2012 rappresentano la base per la definizione del curricolo d’istituto. Il candidato descriva i tratti salienti delle Indicazioni nazionali e la loro influenza nella progettazione didattica
Quesito n. 13
Le “Indicazioni nazionali e nuovi scenari” pubblicate con nota n. 3645 nel 2018 integrano e aggiornano le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 2012. Il candidato esprima la propria riflessione su questo significativo documento
Quesito n. 14
Il candidato descriva i tratti fondamentali dell’ordinamento degli studi del primo ciclo in Italia
Quesito n. 15
Il candidato illustri le peculiarità dei licei in base al D.P.R. n. 89 del 15 marzo 2010, che ne disciplina l’organizzazione, e alle Indicazioni nazionali per i licei, relativamente agli obiettivi specifici di apprendimento
Quesito n. 16
Il candidato illustri le peculiarità degli Istituti Tecnici in base al D.P.R. del 20 marzo 2010, n. 89 che ne disciplina l’organizzazione e alle relative linee guida. Il candidato illustri la sua personale riflessione sulla presente offerta formativa degli Istituti Tecnici
Quesito n. 17
Il D.Lgs. n. 61/2017 ha riformato l’assetto degli Istituti Professionali. Il candidato illustri le peculiarità degli attuali Istituti Professionali in base al D.Lgs. n. 61/2017 che ne disciplina l’organizzazione e alle relative linee guida
Quesito n. 18
Il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 63, in attuazione alla legge n. 107/2015 è recentemente intervenuto per contrastare le condizioni di disagio socio-economico che affievoliscono il diritto allo studio. Il candidato illustri gli strumenti che il decreto ha messo a disposizione e la loro applicazione nell’ambito scolastico
Quesito n. 19
Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e di singolo istituto. Il candidato illustri il ruolo e il funzionamento degli organi collegiali con particolare riferimento agli elementi di partecipazione democratica
Quesito n. 20
Quali sono le competenze e le funzioni del Consiglio di classe? 
Quesito n. 21
Compiti e funzioni del Collegio dei docenti
Quesito n. 22
Il candidato descriva le funzioni del Consiglio di circolo o di istituto
Quesito n. 23
Il candidato descriva il processo di partecipazione delle famiglie e degli studenti attraverso le assemblee dei genitori e degli studenti
Quesito n. 24
Il candidato descriva la responsabilità dei genitori derivante dal Patto educativo di corresponsabilità
Quesito n. 25
Le relazioni tra docenti e famiglie
Quesito n. 26
Il candidato illustri le caratteristiche del sistema di qualità scolastico, con particolare riferimento alle previsioni legislative del D.P.R. n. 80/2013 che ha introdotto il Sistema nazionale di valutazione (SNV)
Quesito n. 27
Il candidato descriva quali sono i soggetti che operano nel sistema di valutazione scolastico con particolare riferimento al ruolo dell’Invalsi e alle modalità di autovalutazione e le proposte di auto-miglioramento d’istituto
Quesito n. 28
In cosa consiste il processo di autovalutazione delle istituzioni scolastiche? Il candidato illustri le connotazioni di questa specifica fase di valutazione interna all’istituzione scolastica e quali sono le forme su cui si struttura
Quesito n. 29
Il candidato illustri le modalità e le finalità della valutazione esterna detta anche valutazione esperta
Quesito n. 30
Il candidato illustri le modalità di somministrazione delle prove Invalsi anche con riferimento alle disposizioni per studenti con disabilità e con disturbi specifici di apprendimento
Quesito n. 31
Il candidato esponga le proprie riflessioni sulla valutazione degli apprendimenti nel primo ciclo di istruzione
Quesito n. 32
Il candidato illustri le modalità di valutazione degli apprendimenti nel secondo ciclo di istruzione
Quesito n. 33
Il candidato esponga la valutazione e l’attività di recupero previste per la scuola secondaria di secondo grado
Quesito n. 34
Il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, ha innovato le modalità dell’esame di Stato. Il candidato fornisca una sintetica panoramica delle principali innovazioni
Quesito n. 35
In ragione delle modifiche intervenute con il D.Lgs. n. 62/2017 e il D.M. n. 714/2017 il candidato indichi le maggiori novità relative alla certificazione delle competenze del primo ciclo di studi
Quesito n. 36
Il candidato esponga una personale riflessione sul concetto di verifica e valutazione
Quesito n. 37
Il candidato, in base al D.Lgs. n. 62/2017 e ai quadri di riferimento specifici,
dia una sintetica panoramica delle prove d’esame relative al secondo ciclo
d’istruzione » 103
Quesito n. 38
Il candidato descriva le modalità previste dal D.M. 769/2019 relative alla prima prova scritta dell’esame di Stato del secondo ciclo d’istruzione
Quesito n. 39
Il candidato indichi le finalità educative e gli ambiti della valutazione
Quesito n. 40
Il candidato metta in evidenza il concetto di valutazione formativa e valutazione sommativa

PARTE SECONDA
Legislazione scolastica sull’inclusione
Quesito n. 1
Il candidato illustri i principi dell’inclusione che caratterizzano la scuola italiana con particolare riferimento alle norme costituzionali e alle pratiche didattiche inclusive
Quesito n. 2
La legge n. 104/1992 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” e la sua rilevanza nel sistema scolastico
Quesito n. 3
Il candidato descriva le indicazioni fornite dalle Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 2009 di cui alla circolare MIUR n. 4274/2009
Quesito n. 4
Il candidato illustri i tratti salienti della riforma del sostegno introdotta dal D.Lgs. n. 66/2017
Quesito n. 5
Quali sono i contenuti e le procedure del Piano annuale per l’inclusione (PAI)?
Quesito n. 6
Quali sono gli aspetti caratterizzanti il profilo di funzionamento?
Quesito n. 7
Il decreto interministeriale n. 182/2020 e la corresponsabilità educativa
Quesito n. 8
Il candidato illustri le nuove modalità di assegnazione delle misure di sostegno (D.I. n. 182/2020)
Quesito n. 9
Il decreto interministeriale (D.I.) n. 182/2020, modificato dal D.I. n. 153/2023, ha introdotto importanti innovazioni sul piano didattico-educativo. Il candidato illustri le innovazioni con particolare riferimento ai nuovi PEI
Quesito n. 10
La classificazione dell’OMS sulla disabilità: dall’ICIDH all’ICF
Quesito n. 11
Quali sono le caratteristiche della classificazione ICF?
Quesito n. 12
Il candidato illustri i contenuti salienti della Convenzione delle Nazioni Unite
sui diritti delle persone con disabilità
Quesito n. 13
Il candidato illustri la strategia europea sulla disabilità 2010-2020
Quesito n. 14
La legge 8 ottobre 2010, n. 170, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come disturbi specifici di apprendimento (DSA). Il candidato metta in evidenza le caratteristiche dei disturbi specifici di apprendimento
Quesito n. 15
La legge 8 ottobre 2010, n. 170, prevede specifiche indicazioni per gli studenti con disturbi specifici di apprendimento (DSA). Il candidato illustri le modalità di intervento didattico previste dalla normativa
Quesito n. 16
Il dibattito europeo degli ultimi anni relativamente all’educazione degli alunni con bisogni educativi speciali (BES) ha prodotto un cambiamento di approccio rispetto al recente passato. Il candidato illustri la differenza tra le politiche scolastiche di integrazione e inclusione e indichi le strategie e le metodologie che applicherebbe nel caso di studenti con BES
Quesito n. 17
Il decreto legislativo n. 66/2017, integrato dal successivo D.Lgs. 96/2019, ha apportato significativi cambiamenti all’organizzazione territoriale dei gruppi di lavoro per l’inclusione. Il candidato illustri la nuova rete per l’inclusione
Quesito n. 18
L’insegnante per le attività di sostegno: definizione e ruolo » 150
Quesito n. 19
Il ruolo del docente di sostegno all’interno del Consiglio di classe e del GLO
Quesito n. 20
Il candidato illustri le indicazioni per l’integrazione degli alunni stranieri secondo le “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” del 2014
Quesito n. 21
Il candidato esponga la disciplina che regola la valutazione e gli esami conclusivi del primo e secondo ciclo di studi relativamente agli studenti con cittadinanza non italiana
Quesito n. 22
L’art. 1, comma 7, punto d, della legge 107/2015 individua come prioritarie le iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e delle attività progettuali che sviluppano le competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale. Il candidato definisca il concetto di interculturalità e le sue possibili applicazioni didattiche
Quesito n. 23
Con riferimento alle “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” pubblicate con C.M. n. 4233 del 19 febbraio 2014, il candidato metta in evidenza quali sono i criteri e i principi da osservare per la corretta accoglienza e per una didattica inclusiva efficace
Quesito n. 24
La legge 107/2015, art. 1, comma 7, punto l, prevede attività di potenziamento per la “prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico”. Il candidato illustri le azioni di sistema da adottare per contrastare il fenomeno del bullismo, anche di carattere informatico (il cosiddetto “cyberbullismo”), nonché la più ampia azione di inclusione scolastica

PARTE TERZA
Conoscenze socio-psico-pedagogiche
Quesito n. 1
Il candidato illustri, dal punto di vista della pedagogia generale, le caratteristiche fondamentali del processo educativo
Quesito n. 2
Nell’ambito dei processi formativi l’apprendimento è strettamente correlato alla dimensione educativa. Il candidato commenti l’affermazione con particolare riferimento al ruolo istituzionale della scuola nei processi formativi
Quesito n. 3
Che cosa si intende per pedagogia speciale?
Quesito n. 4
La pedagogia speciale e i bisogni educativi speciali
Quesito n. 5
John Dewey fondò nel 1896 la scuola-laboratorio di Chicago che rappresentò uno dei primi e più riusciti esempi di scuola nuova, cioè di applicazione del metodo pedagogico attivo d’ispirazione anche per la pedagogia speciale. Il candidato illustri il contributo pedagogico dell’attivismo deweyano
Quesito n. 6
Il pedagogista William Heard Kilpatrick, riprendendo e sviluppando in modo originale il pensiero del suo maestro J. Dewey, giunse ad elaborare il metodo dei progetti. Il candidato illustri le caratteristiche del metodo dei progetti nell’ambito del modello pedagogico dell’attivismo deweyano
Quesito n. 7
Edouard Claparède afferma che l’educazione deve essere funzionale, ovvero partire dai bisogni del bambino e dai suoi interessi spontanei. Egli sostiene che gli insegnanti devono comprendere le attitudini dei loro allievi, in modo da soddisfare i loro interessi verso ciò che desiderano imparare o mettere in pratica. Il candidato esamini il modello di educazione funzionale e la sua influenza nella progettazione didattica
Quesito n. 8
Il costruttivismo è una scuola di pensiero di matrice psicologica, migrata successivamente anche nel campo della pedagogia e delle scienze dell’educazione, che si fonda sul concetto secondo cui ogni individuo costruisce la conoscenza del mondo che lo circonda tramite la riflessione sulle proprie esperienze. Il candidato illustri gli apporti del costruttivismo alla didattica
Quesito n. 9
Jean Piaget considera l’intelligenza come una funzione cognitiva che permette all’essere umano l’adattamento all’ambiente e garantisce l’equilibrio tra le diverse strutture cognitive, attraverso un processo di “accomodamento”. Il candidato descriva quali sono stati i maggiori contributi scientifici di Piaget che hanno influenzato la pedagogia moderna e le teorie dell’apprendimento
Quesito n. 10
La teoria di Piaget si basa su quattro stadi che il bambino attraversa dalla nascita: senso-motorio, pre-operatorio, operatorio concreto, operatorio formale. Il candidato illustri le caratteristiche degli stadi di sviluppo
Quesito n. 11
Le teorie sviluppate da L.S. Vygotskij hanno fornito un modello di riferimento sul piano pedagogico e didattico. Il candidato metta in evidenza le particolari caratteristiche del pensiero di Vygotskij con particolare riferimento alla teoria della zona di sviluppo prossimale
Quesito n. 12
Nell’ambito dello strutturalismo educativo la teoria dello scaffolding di J. Bruner proponeva un rinnovato ruolo degli insegnanti in relazione al processo del problem solving operato dagli allievi. Il candidato descriva il significato attribuito al termine scaffolding
Quesito n. 13
La corrente cognitivista propone un nuovo approccio per spiegare l’apprendimento, quello dell’elaborazione delle informazioni in contrapposizione aln comportamentismo. Nei modelli cognitivisti dell’apprendimento, la ricerca non è più verso il comportamento manifesto ma è indirizzata al funzionamento dei processi mentali. Il candidato illustri le caratteristiche del modello cognitivista
Quesito n. 14
Quali sono gli elementi che caratterizzano un buon ambiente di apprendimento in una scuola sempre più tecnologica e digitale? Quali sono le competenze digitali che il docente deve possedere?
Quesito n. 15
Le teorie dell’apprendimento sono tradizionalmente classificate in relazione alle grandi scuole della psicologia del Novecento. Il candidato esamini l’approccio comportamentista all’apprendimento e le sue principali teorie
Quesito n. 16
Le teorie psicologiche del Novecento hanno influenzato i modelli pedagogici ed educativi-didattici attuali. Il candidato metta in evidenza i contributi delle teorie psicologiche nell’ambito dei modelli di apprendimento e della progettazione didattico-educativa
Quesito n. 17
La teoria di J. Bruner fornisce un modello di riferimento importante per la teoria dell’istruzione e ha influenzato i programmi e i curricoli scolastici e le metodologie didattiche. Il candidato esamini le principali caratteristiche della teoria dell’istruzione di Bruner e la sua influenza sugli stili di insegnamento-apprendimento
Quesito n. 18
David Paul Ausubel, psicologo dell’età evolutiva, ha svolto numerose ricerche sugli stili di apprendimento, al fine di migliorare l’azione didattica degli insegnanti. Le sue teorie sull’insegnante come organizzatore propedeutico sono state un riferimento metodologico significativo. Il candidato illustri il pensiero di Ausubel e il suo approccio per un intervento didattico
Quesito n. 19
Lo sviluppo cognitivo è un processo graduale di attività intellettive che si articola in relazione al ciclo di vita. Quali sono i processi psicologici che caratterizzano le singole fasi dell’età evolutiva?
Quesito n. 20
Il candidato descriva le caratteristiche della didattica per competenze, con particolare riferimento ai principali documenti sull’istruzione e formazione dell’Unione Europea

PARTE QUARTA
Metodologie didattiche e buone prassi di inclusione
Quesito n. 1
Il metodo dell’individualizzazione e della personalizzazione dell’insegnamento-apprendimento è indicato come metodologia didattica fondamentale ai fini dell’inclusione. Il candidato fornisca una panoramica delle risorse didattiche presenti nella scuola dell’autonomia per la realizzazione di questi principi
Quesito n. 2
Il Mastery learning è tra le metodologie didattiche individualizzate e personalizzate più note. Il candidato esamini le principali caratteristiche del Mastery learning
Quesito n. 3
L’avvento delle TIC ha progressivamente integrato e talvolta sostituito metodologicamente la lezione frontale. L’ambiente integrato di apprendimento, la didattica integrata e il modeling esprimono queste nuove modalità didattiche influenzate dalle TIC. Il candidato illustri questi nuovi approcci
Quesito n. 4
La LIM e il WebQuest. Il candidato evidenzi l’uso della LIM e le caratteristiche e le modalità d’uso della metodologia WebQuest
Quesito n. 5
Le TIC sono delle importanti risorse didattiche. Il candidato argomenti il proprio punto di vista sull’argomento con particolare attenzione alle strategie, metodologie e strumenti da utilizzare per il successo formativo dei propri studenti e per migliorare l’inclusione
Quesito n. 6
Il candidato illustri le caratteristiche del pensiero computazionale e la sua pratica didattica
Quesito n. 7
L’organizzazione dell’ambiente di apprendimento deve prestare attenzione alla rimozione delle barriere alla partecipazione, incrementando soprattutto gli elementi di facilitazione. Il candidato descriva le possibili opzioni per creare un ambiente tecnologico inclusivo, con particolare riferimento a una progettazione didattica che tenga conto delle diverse abilità
Quesito n. 8
Il decreto legge n. 22/2020 ha introdotto la didattica a distanza e integrata.
Quali sono gli aspetti pedagogici, le metodologie, le strategie inclusive che possono valorizzare l’attività didattica in questi particolari ambienti di apprendimento?
Quesito n. 9
La didattica per gli alunni con DSA presenta precise caratteristiche. Il candidato illustri la specificità della progettazione didattica, le strategie e gli strumenti che ritiene necessari anche in base ai dispositivi normativi
Quesito n. 10
L’utilizzo delle TIC rientra fra le strategie didattiche inclusive e può avere un ruolo ancora più incisivo nel caso di studenti con bisogni educativi speciali (BES) e con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). Che tipo di didattica inclusiva per gli studenti con BES e con DSA è possibile progettare con l’ausilio delle TIC? Quali sono gli strumenti digitali compensativi che è possibile utilizzare?
Quesito n. 11
La mappa concettuale è uno strumento didattico capace di cogliere le relazioni e i nessi logici tra i concetti per favorire la loro comprensione e la successiva memorizzazione. Il candidato commenti quest’affermazione in relazione alle teorie costruttivistiche di D. Ausubel e J. Novak
Quesito n. 12
Sempre più frequentemente nella scuola si fa ricorso nella didattica a strumenti narrativi ed autobiografici e allo storytelling. Questi strumenti costituiscono una pratica didattica che consente una maggiore conoscenza dei fabbisogni formativi e sono strumenti utilizzati per fronteggiare situazioni di disagio. Il candidato si soffermi sulle caratteristiche della didattica narrativa
Quesito n. 13
L’avvento delle TIC ha influenzato e modificato gli stili di apprendimento dei nostri studenti. Il candidato argomenti il proprio punto di vista sull’argomento con particolare attenzione alle strategie e metodologie da utilizzare per il successo formativo dei propri studenti
Quesito n. 14
La “flipped classroom” ovvero “classe capovolta” rappresenta un metodo didattico innovativo capace di trasformare il modo di fare lezione e promuovere un uso estensivo delle nuove tecnologie. Secondo questo metodo la lezione diventa compito a casa mentre il tempo in classe è usato per attività collaborative, esperienze, dibattiti e laboratori. Il candidato commenti questa affermazione soffermandosi sugli elementi caratterizzanti di questa metodologia didattica
Quesito n. 15
Nell’ambito della costruzione dell’ambiente di apprendimento, la metodologia del circle time riveste una particolare importanza specialmente nelle classi del primo ciclo d’istruzione. Il candidato illustri le caratteristiche di questa metodologia e le situazioni di apprendimento che la rendono congeniale
Quesito n. 16
La peer education e la peer tutoring sono strategie didattiche per accrescere l’efficacia complessiva dell’insegnamento. Il candidato illustri le modalità di attuazione e gli scopi di queste metodologie
Quesito n. 17
II cooperative learning è un metodo di insegnamento-apprendimento in gruppo dotato di particolari principi e specifiche applicazioni, che privilegia I’interazione tra gli allievi sviluppando attorno a tale relazione l’intero processo di acquisizione della conoscenza: obiettivi didattici, ruolo dell’insegnante, organizzazione della classe, valutazione del processo di apprendimento e degli esiti. Il candidato illustri le caratteristiche del metodo cooperativo e l’applicazione nel contesto classe
Quesito n. 18
Il candidato illustri le caratteristiche dell’unità didattica di Pellerey e l’organizzazione di una lezione
Quesito n. 19
Descrizione delle modalità di progettazione didattica e delle scelte metodologiche del PEI
Quesito n. 20
Quali sono le caratteristiche di una lezione inclusiva?
Quesito n. 21
Che cosa si intende per metodologia per Episodi di Apprendimento Situato (EAS)?
Quesito n. 22
Definizione dei disturbi dello spettro autistico (Autism Spectrum Disorders ASD) e possibili strategie didattiche
Quesito n. 23
Quali strategie e metodi didattici utilizzare in caso di studenti affetti da autismo?
Quesito n. 24
Differenze tra disturbi del linguaggio e disturbi dell’apprendimento
Quesito n. 25
Il deficit cognitivo e le nevrosi infantili
Quesito n. 26
Quali sono le patologie di origine genetica e come trattarle nel processo di apprendimento? 
Quesito n. 27
Cosa si intende per disturbi pervasivi dello sviluppo?
Quesito n. 28
In cosa consiste il disturbo da deficit di attenzione/iperattività e come deve essere trattato in sede didattico-educativa?
Quesito n. 29
In cosa consiste la progettazione didattica secondo l’Universal Design for Learning (UDL)?
Quesito n. 30
Il candidato illustri le principali metodologie didattiche relative alla dislessia con particolare riferimento alle strategie logico-visive per l’apprendimento
Quesito n. 31
Il candidato illustri quali sono i possibili strumenti per intercettare e intervenire sui bisogni educativi speciali dell’area disagio
Quesito n. 32
La dispersione scolastica è un fenomeno che scaturisce da una serie di fattori che hanno come conseguenza la mancata o incompleta o irregolare fruizione dei servizi dell’istruzione da parte di ragazzi e di giovani in età scolare. Quali sono le possibili azioni da intraprendere per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica da parte del docente?

PARTE QUINTA
Empatia e intelligenza emotiva
Quesito n. 1
Empatia: definizione ed evoluzione del concetto
Quesito n. 2
La piramide dell’empatia di Karla McLaren
Quesito n. 3
Empatia, intelligenza emotiva e prassi educativa
Quesito n. 4
Strategie e attività per favorire l’empatia in una classe in cui sono presenti difficoltà di relazione
Quesito n. 5
L’intelligenza emotiva e i modelli di apprendimento socio-emozionale hanno di recente sviluppato pratiche didattiche basate sulla gestione delle emozioni. Il candidato evidenzi il concetto di intelligenza emotiva e i suoi riscontri didattici
Quesito n. 6
La ruota delle emozioni di Robert Plutchik
Quesito n. 7
Le teorie sull’intelligenza emotiva
Quesito n. 8
La teoria del role taking di R. Selman
Quesito n. 9
Le teorie dell’intelligenza di Spearman, Thurstone e Carroll
Quesito n. 10
La teoria delle intelligenze multiple offre un modello interessante per comprendere le diverse modalità di apprendimento. Il candidato analizzi il modello delle intelligenze multiple nella sua rilevanza didattico-educativa
Quesito n. 11
La teoria delle tre intelligenze di Sternberg
Quesito n. 12
L’intelligenza emotiva e la sua applicazione per la didattica inclusiva
Quesito n. 13
Il candidato illustri i più significativi contributi alle neuroscienze in relazione alle dinamiche di apprendimento e al modello corporeo-emotivo-empatico
Quesito n. 14
Gli adolescenti manifestano una forte necessità di sviluppare relazioni orizzontali, ovvero con il gruppo dei pari. Il candidato argomenti questa affermazione e analizzi il ruolo del gruppo dei pari in relazione alla costruzione dell’identità e dello sviluppo emotivo degli adolescenti e le sue ripercussioni in ambito educativo-didattico
Quesito n. 15
George Herbert Mead ha teorizzato che lo sviluppo del Sé è molto influenzato dalla relazione e dalla interazione con gli altri. Il candidato commenti l’affermazione con particolare riferimento alla costruzione del Sé nella fase adolescenziale
Quesito n. 16
L’alfabetizzazione emozionale nella pratica educativa è in grado di arginare le tante manifestazioni del malessere giovanile e dell’insuccesso scolastico. Il candidato commenti e argomenti l’affermazione
Quesito n. 17
In cosa consiste la warm cognition?
Quesito n. 18
Nell’insegnamento-apprendimento ha una forte incidenza l’aspettativa che l’insegnante ha nei confronti dell’allievo. L’aspettativa positiva o negativa dà luogo al cosiddetto effetto Pigmalione. Il candidato commenti questa affermazione con particolare attenzione agli stili d’insegnamento
Quesito n. 19
Il candidato illustri le caratteristiche dei processi di memorizzazione e le sue implicazioni nell’apprendimento
Quesito n. 20
In cosa consiste il clima d’aula? Come può favorire l’apprendimento?

PARTE SESTA
Creatività e pensiero divergente
Quesito n. 1
Come può essere definita la creatività? Quali sono le principali teorie sul pensiero creativo?
Quesito n. 2
Quali sono i fattori che influenzano il pensiero creativo e divergente? 
Quesito n. 3
Quali sono i test per misurare la creatività?
Quesito n. 4
Il pensiero divergente di Guilford
Quesito n. 5
Differenze tra pensiero divergente e convergente
Quesito n. 6
Il modello del processo creativo di Wallas, Osborne, Jaoui
Quesito n. 7
La teoria del pensiero laterale ha avuto un grande successo nella didattica moderna perché consente di sviluppare capacità significative di problem solving. Il candidato analizzi le caratteristiche del pensiero laterale e le sue applicazioni nella didattica
Quesito n. 8
Il pensiero laterale di De Bono
Quesito n. 9
La teoria dell’autogoverno di Sternberg
Quesito n. 10
Il modello di Kolb e Fry e le strategie per pensiero divergente
Quesito n. 11
Il pensiero è l’attività mentale che include il ragionamento, la valutazione e decisione, la soluzione dei problemi, la formazione dei concetti e la creatività. La psicologia del pensiero si è occupata di studiare e descrivere le forme e le modalità di pensiero e ragionamento. Il candidato illustri le caratteristiche del pensiero in relazione alla capacità decisionale tipica del problem solving
Quesito n. 12
Il problem solving non è solo una capacità ma una forma di apprendimento. Il candidato argomenti questa affermazione
Quesito n. 13
Il brainstorming è una tecnica che fa parte delle metodologie cooperative e di comunicazione creativa. In che modo può essere efficacemente sperimentata in aula? Il candidato illustri le modalità di conduzione del brainstorming, gli scopi e i risultati attesi dall’applicazione del metodo in una classe
Quesito n. 14
L’approccio di Winnicott alla prospettiva psicoanalitica della creatività
Quesito n. 15
In cosa consiste il metodo P.A.P.S.A. di Hubert Jaoui?
Quesito n. 16
Educare alla creatività
Quesito n. 17
Creatività e metodologie didattiche
Quesito n. 18
L’approccio delle neuroscienze all’apprendimento e alla creatività
Quesito n. 19
Le neuroscienze e la pratica educativa della creatività
Quesito n. 20
Motivazione e creatività nel processo educativo

PARTE SETTIMA
Tracce ufficiali svolte nei precedenti cicli
Quesito n. 1
In non più di 15 righe il candidato illustri il passaggio dal concetto di integrazione al concetto di inclusione nella scuola italiana, facendo emergere le implicazioni di carattere operativo (Università degli Studi di Messina - VIII Ciclo - Infanzia)
Quesito n. 2
Il candidato/a, in un massimo di 15 righe, descriva cosa si intende per piano educativo individualizzato (PEI) (Università degli Studi di Messina - VIII Ciclo - Primaria)
Quesito n. 3
Le soft skills sono attualmente ritenute competenze indispensabili per formare veri e propri cittadini, impegnati nel mondo, con se stessi e con l’altro. Dopo aver descritto cosa si intende per soft skills, si indichino quali possono essere promosse nell’ambito dell’azione educativa e didattica degli insegnanti della scuola secondaria di I grado (Università degli Studi di Verona - VIII Ciclo - secondaria di I grado)
Quesito n. 4
Il candidato/a esponga i costrutti di individualizzazione e personalizzazione in campo pedagogico-didattico (Università degli Studi di Bari - VIII Ciclo - secondaria di II grado)
Quesito n. 5
– Il candidato definisca i campi di esperienza previsti dalle indicazioni Nazionali del 2012 per la scuola d’infanzia (Università del Salento - VII Ciclo - Infanzia)
– I 5 campi di esperienza (Università degli studi di Salerno/Fisciano - VII Ciclo - Infanzia)
Quesito n. 6
Autonomia scolastica: storia della legge e successivi sviluppi (Università degli Studi Suor Orsola Benincasa (Napoli) - VII Ciclo - secondaria di I grado)
Quesito n. 7
Competenze didattiche dell’insegnante per sviluppare l’apprendimento (Università di Salerno/Fisciano - VII Ciclo - secondaria di I grado)
Quesito n. 8
I Bisogni Educativi Speciali nella direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 (Università di Bari - VII Ciclo - secondaria di I grado)
Quesito n. 9
Descrivere le diverse tipologie di didattica cooperativa e collaborativa (Università di Bari - VI Ciclo - secondaria di II grado)

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Stai recensendo:TFA Sostegno Tracce svolte - Prova scritta per le scuole di ogni ordine e grado