Unioni e fusioni di Comuni Elementi teorici e prassi operative - Volume 2

La fusione di Comuni come procedimento complesso
30,00 €
Disponibile

Autori Giuseppe Carlo Ricciardi, Alessandro Venturi (a cura di)

Pagine 330
Data pubblicazione Ottobre 2020
Data ristampa
Autori Giuseppe Carlo Ricciardi, Alessandro Venturi (a cura di)
ISBN 8891645562
ean 9788891645562
Tipo Cartaceo
Sottotitolo La fusione di Comuni come procedimento complesso
Editore Maggioli Editore
Dimensione 17x24
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Autori Giuseppe Carlo Ricciardi, Alessandro Venturi (a cura di)

Pagine 330
Data pubblicazione Ottobre 2020
Data ristampa
Autori Giuseppe Carlo Ricciardi, Alessandro Venturi (a cura di)
ISBN 8891645562
ean 9788891645562
Tipo Cartaceo
Sottotitolo La fusione di Comuni come procedimento complesso
Editore Maggioli Editore
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La fusione di Comuni, nell’ordinamento italiano come in altri sistemi giuridici, ha conosciuto negli ultimi anni un fiorire di interesse da parte sia delle istituzioni politiche, sia degli studiosi appartenenti alle discipline scientifiche che a vario titolo informano ed innervano il procedimento aggregativo tra Enti di prossimità.

La tensione verso incisive politiche di semplificazione dell’assetto amministrativo locale, sostenute da significativi incentivi – diretti e indiretti, di provenienza statale e regionale – ha elevato la fusione di Comuni ad argomento di attualità per i poteri locali interessati alla sperimentazione del percorso aggregativo; allo stesso modo ciò è avvenuto per l’accademia, parimenti impegnata ad offrire chiavi ermeneutiche e soluzioni innovative a fronte delle rinnovate esigenze di attuazione dell’istituto.

L’attenzione verso le fusioni è sollecitata dalle molte sfide connaturate al richiamato processo attuativo: si pensi al percorso di avvicinamento al referendum consultivo, oppure alle potenzialità e buone prassi legate alla (ri)organizzazione dell’Ente locale istituito con la legge-provvedimento regionale, riguardanti gli uffici, le risorse umane, il bilancio e la rappresentanza del nuovo Comune.

Inoltre, si consideri il rilievo di istituti intesi a salvaguardare l’identità e il peso decisionale delle comunità originariamente rappresentate dai Comuni fusi, come i Municipi, nonché la persistenza di lacune normative e comunicative interistituzionali cui l’abnegazione e la vivacità professionale e gestionale di amministratori, tecnici e funzionari hanno saputo ovviare con accorgimenti che si è ritenuto di descrivere, nell’ottica di favorire la buona gestione e positiva definizione dei procedimenti aggregativi futuri.

Traendo spunto dai seminari organizzati dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Pavia in collaborazione con Regione Lombardia, il volume compendia riflessioni e testimonianze sulle ambizioni e le criticità, le sfide e le implicazioni di uno tra i procedimenti meno studiati e più articolati fra quelli noti alla scienza dell’Amministrazione locale.

La logica che irradia l’intero lavoro si fonda sulla condivisione di buone prassi ed approfondimenti sia accademici sia tematico-operativi, tali da ricomporre un quadro di straordinaria complessità, nell’accezione più positiva del termine.

 

Giuseppe Carlo Ricciardi
Assegnista di ricerca in Diritto amministrativo italiano e comparato presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (DSPS) dell’Università di Pavia ove insegna Diritto amministrativo e Diritto regionale e degli Enti locali, Coordinatore dell’Osservatorio sulle Autonomie e i Territori istituito presso il Centro Dipartimentale di Studi Giuridici, Storici e Sociali in tema di Ambiente e Gestione del Territorio del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (DSPS) dell’Università di Pavia. Ideatore e membro del Collegio docenti del Master in “Amministrazione territoriale e politiche di sviluppo locale”, nonché Membro del Comitato scientifico di Fondazione Romagnosi - Scuola di Governo Locale.
Alessandro Venturi
Ricercatore in Diritto pubblico comparato presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (DSPS) dell’Università di Pavia, ove insegna Diritto pubblico comparato e Diritto amministrativo ed ove ha insegnato Diritto regionale e degli Enti locali, Membro del Comitato scientifico dell’Osservatorio sulle Autonomie e i Territori istituito presso il Centro Dipartimentale di Studi Giuridici, Storici e Sociali in tema di Ambiente e Gestione del Territorio del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (DSPS) dell’Università di Pavia. È Direttore del Master in “Amministrazione territoriale e politiche di sviluppo locale” nonché Presidente dell’IRCCS Policlinico S. Matteo di Pavia e componente della Commissione Paritetica per l’attuazione dello Statuto d’autonomia della Regione Valle d’Aosta.

Con i contributi di:
F. Bianchi, D. Cavalli, A. Ceriani, R. Cerri, E. dall’Oglio, G. De Lorenzi, M. Lissia, M. Pellizzer, G. Ragadali, G.C. Ricciardi, F. Signoretti, F. Spalla

PARTE I - LE FUSIONI DI COMUNI TRA REALTÀ NAZIONALE ED ESPERIENZE STRANIERE

Capitolo 1 Fusioni di Comuni: considerazioni teoriche ed evoluzione in Italia e in Europa

1.1. Riferimenti teorici e processuali

1.2. Comuni e fusioni comunali in Italia

1.3. Uno sguardo all’esperienza lombarda

1.4. Le fusioni comunali in Europa

1.5. Considerazioni conclusive

PARTE II - LA FUSIONE DI COMUNI COME PROCEDIMENTO COMPLESSO.ASPETTI NORMATIVI, ISTITUZIONALI E COMUNICATIVI

Capitolo 2 Il procedimento di fusione e di incorporazione di Comuni in Lombardia

Premessa

2.1. Il procedimento di fusione e incorporazione di Comuni in Lombardia

2.1.1. Iniziativa legislativa

2.1.2. Confronto preliminare con la popolazione e le parti sociali ed economiche da parte dei Comuni interes­sati

2.1.3. Richiesta comunale di promozione dell’iniziativa legislativa su istanza degli elettori residenti

2.1.4. Referendum consultivo comunale

2.1.5. Elettorato e validità del referendum consultivo co­munale

2.1.6. Presentazione della richiesta al Presidente della Giun­ta regionale

2.1.7. Ruolo del Presidente della Giunta regionale a seguito della richiesta comunale di avvio

2.1.8. Pareri dei Consigli comunali, del Consiglio provin­ciale, dell’Assemblea della Comunità montana

2.1.9. Determinazioni del Consiglio regionale in ordine all’assunzione dei referendum consultivi comunali

2.1.10. Referendum consultivo regionale

2.1.11. Procedimento legislativo

2.1.12. Spese per i referendum consultivi comunali

2.1.13. Spese per i referendum consultivi regionali

2.2. Fasi successive

2.2.1. Nomina del Commissario prefettizio nel Comune istituito a seguito di fusione

2.2.2. Trasmissione delle leggi regionali di fusione e di in­corporazione a Ministero dell’Interno, Agenzia delle Entrate, ISTAT e Sistema regionale

2.2.3. Municipi e forme di partecipazione negli statuti dei Comuni istituiti a seguito di fusione e dei Comuni incorporanti

2.2.4. Adempimenti del Comune istituito a seguito di fu­sione e del Comune incorporante: nomine e atti del Comune estinto

2.3. Vantaggi

2.3.1. Norme statali di maggior favore per i Comuni fusi

2.3.1.1. Contributi straordinari statali dal Fondo di solidarietà comunale

2.3.1.2. Ulteriori vantaggi economico-finanziari per i Comuni istituiti a seguito di fusione e per i Comuni incorporanti

2.3.1.3. Deroghe a obblighi normativi

2.3.1.4. Ulteriori aspetti organizzativi e di perso­nale

2.3.2. Norme regionali di maggior favore per i Comuni fusi e per i Comuni incorporanti

Appendice

Capitolo 3 Adempimenti operativi successivi all’istituzione del Comune nato da fusione

3.1. Premessa

3.2. Adempimenti relativi ad imprese, professionisti e Comuni in raccordo con la Camera di Commercio

3.3. Il riordino dei plessi scolastici del nuovo Comune nato da fusione

3.4. L’individuazione dell’eventuale nuovo Santo Patrono: attività e procedimento

3.5. La ridefinizione dello stemma e del gonfalone comunali

3.6. Il procedimento di unificazione degli strumenti urbanistici

3.6.1. Operatività transitoria degli strumenti urbanistici

3.6.2. La legge regionale n. 12/2005: efficacia dei Piani ur­banistici nei Comuni di nuova istituzione

3.6.3. Sanzioni per la mancata approvazione

3.6.4. L’esperienza dei Piani intercomunali

3.6.5. Il procedimento in sintesi

3.7. La riorganizzazione del servizio di protezione civile

3.7.1. La struttura dei Piani

3.7.2. I Gruppi comunali di protezione civile

3.7.3. Come procedere

3.7.4. Istituzione del servizio di protezione civile

3.8. Toponomastica del Comune fuso: ridenominazione vie, piazze, numeri civici

3.9. La riorganizzazione delle sezioni elettorali e l’unificazione delle liste elettorali

3.9.1. Ripartizione del territorio in sezioni elettorali nei Comuni venuti a fusione

3.9.2. Presidenti di seggio

3.10. I requisiti del nuovo sito web comunale e le tempistiche di costruzione tra modalità di conferimento esterno e interna­lizzazione

3.10.1. Requisiti nuovo sito internet comunale e tempistica costruzione

3.10.2. Linee guida di design per i siti web dei Comuni

3.10.3. Requisiti del sito

3.11. Il trasferimento di proprietà dei beni mobili e immobili

3.12. Servizi postali e codici di avviamento postale

3.13. Individuazione ed organizzazione del servizio di tesoreria

3.14. Individuazione e nomina dei revisori dei conti

3.15. Costruzione del nuovo bilancio e riorganizzazione specifica delle poste di bilancio: il rapporto con i bilanci dei Comuni originari

3.16. Ridefinizione aliquote comunali e quantificazione di tributi e tariffe nei Comuni sorti da fusione

3.17. La riorganizzazione del personale

3.17.1. Organizzazione

3.17.2. Le posizioni organizzative

3.17.3. La programmazione dei fabbisogni del personale e la dotazione organica

3.17.4. Le facoltà assunzionali degli enti istituiti a seguito di fusione

3.17.5. Il fondo decentrato

3.17.6. La riorganizzazione del servizio di Polizia locale

Capitolo 4 Progettazione della fusione di Comuni: lo studio di fattibilità

4.1. Studio di fattibilità: note introduttive

4.2. Cornice istituzionale: normative regionali a confronto

4.3. Funzioni e obiettivi dello studio di fattibilità

4.4. Principali contenuti dello studio di fattibilità

4.4.1. Inquadramento territoriale e istituzionale

4.4.2. Struttura demografica e classificazione dei centri

4.4.3. Profilo socio-economico e sviluppo territoriale del nuovo Comune

4.4.4. Servizi, presidi pubblici e capitale sociale

4.4.5. Profili finanziari e possibili vantaggi organizzativi ed economici

4.5. Aspetti partecipativi e comunicativi

4.6. Considerazioni conclusive

4.7. Bibliografia

Capitolo 5 I Municipi. Natura e potenzialità dell’istituto

5.1. Il problema della frammentazione amministrativa e il riordino della geografia comunale

5.2. La tutela delle popolazioni interessate nei processi di fusione e istituzione di Comuni

5.3. La rivincita degli statuti comunali

5.4. Forme di partecipazione e di decentramento dei servizi

5.5. I Municipi

5.5.1. Natura giuridica del Municipio

5.5.2. Le funzioni

5.5.3. Gli organi

5.5.4. I Municipi nella fusione di Comuni per incorpora­zione

5.5.5. Rapporto tra Municipi, frazioni e circoscrizioni

5.6. Mantenimento di tributi e tariffe differenziati nei Comuni istituiti a seguito di fusione

5.7. Conclusioni

Capitolo 6 Le fusioni di Comuni in Lombardia. Ruolo dei Sindaci e processi politici e identitari

6.1. Introduzione

6.2. Le fusioni di Comuni in Italia e in Lombardia: i dati e la di­mensione storica

6.3. I Sindaci, veri protagonisti della fusione

6.3.1. La normativa in vigore sulle fusioni a tre anni dalla legge Delrio: volontarietà e incentivi

6.3.2. La fusione è un atto politico

6.3.3. Il ruolo dei Sindaci

6.4. Processi politici ed identitari delle fusioni

6.4.1. Scomparsa del presidio del territorio

6.4.2. Eccessivi oneri burocratici

6.4.3. Perdita dell’identità

6.5. Considerazioni finali. Il nodo da risolvere: sgravare i Sindaci del peso delle fusioni

PARTE III - IDEE ED APPROFONDIMENTI

Capitolo 7 Note minime sulla giustificazione costituzionale della regiona­lizzazione dei fondi statali alle fusioni di Comuni

PARTE IV - PROFILI TEMATICI DELLA FUSIONE E INCORPORAZIONEDI COMUNI. BILANCIO, CONTRATTI, ORGANIZZAZIONE E INTEROPERABILITÀ NEL NUOVO COMUNE ISTITUITO

Capitolo 8 I profili contabili e finanziari nella fusione di Comuni

8.1. Premessa e normativa applicabile

8.2. La formazione del bilancio di previsione

8.3. Richiami di carattere operativo e fiscale

8.3.1. Inventario e patrimonio

8.3.2. Partecipazioni

8.3.3. Codice fiscale e partita IVA

8.3.4. Unificazione delle posizioni dei mutui, conti corren­ti, contratti e nuove credenziali per i vari servizi di interesse comunale

8.3.5. Fusione per incorporazione

Capitolo 9 Profili contrattuali della fusione tra Comuni

9.1. Premessa. Le conseguenze della fusione sui contratti

9.2. Un percorso di avvicinamento. Alcune ipotesi

9.3. La riorganizzazione della gestione dei contratti

9.4. Le conseguenze della fusione sui contratti

Capitolo 10 Profili organizzativi nella fusione per incorporazione. Il caso di Gordona e Menarola

10.1. Brevi cenni su tratti comuni e differenze tra fusione ordinaria e fusione per incorporazione

10.2. Aspetti organizzativi del nuovo Comune nato da fusione per incorporazione: la rappresentatività

10.2.1. Aspetti organizzativi del nuovo Comune nato da fu­sione per incorporazione: il personale

10.3. La valutazione del personale. Il benessere organizzativo

10.4. Aspetti organizzativi particolari: il settore contabile e il settore tecnico

10.4.1. Criticità

10.5. Il caso dei Comuni di Gordona e Menarola

10.6. Conclusioni

Capitolo 11 I sistemi informativi nella fusione di Comuni

11.1. Premessa: dieci evidenze in tema di eGovernment

11.2. Strumenti e pratiche per efficaci strategie di eGovernment

11.3. Le principali innovazioni dell’Agenda Digitale Italiana

11.3.1. Il Sistema Pubblico d’Identità Digitale (SPID)

11.3.2. L’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR)

11.3.3. La piattaforma dei pagamenti elettronici

11.3.4. La continuità operativa

11.3.5. L’implementazione dei servizi online

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