La gestione della qualità delle acque di balneazione
di Alberto Capra
Il mare e le spiagge sono ormai da tempo sinonimo di vacanze, di turismo, oltre che di pesca. Ciò rappresenta una grande risorsa, che deve essere pre-servata, conservata e tutelata.
Proprio per questo più di trent'anni fa il Consiglio delle Comunità europee affrontò, per la prima volta a livello europeo, la tematica della tutela delle acque di balneazione adottando la "Direttiva del Consiglio dell'8 dicembre 1975, n. 76/160/CEE concernente la qualità delle acque di balneazione".
Tale Direttiva prevedeva la determinazione di una serie di parametri chimici, chimico-fisici e microbiologici mediante l'attuazione di un sistema di monitoraggio.
Con il passare degli anni, nonostante il miglioramento a livello europeo della qualità delle acque di balneazione dovuto anche ad un incremento del controllo, il trend qualitativo non è aumentato in maniera consistente. A ciò si deve aggiungere che la qualità dell'acqua di balneazione non può prescindere dal contesto territoriale e, in particolare, da tutti i corpi idrici che insistono sul bacino.
La gestione della qualità delle acque di balneazione consiste non tanto nella frequenza di campionamento o nel numero di parametri da determinare ma nella ricerca delle cause dell'inquinamento stesso e, orientando l'attenzione al carico inquinante, nella predisposizione di un piano preventivo d'azione.
Questo nuovo concetto trova sviluppo nella "Direttiva n. 2006/07/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 febbraio 2006 relativa alla gestione delle acque di balneazione" e che abroga la Direttiva 76/160/CEE.
Tale nuova direttiva è stata recepita in Italia con il D.Lgs. 116/2008. Con il successivo decreto attuativo del 30 marzo 2010 ha avuto inizio nel nostro paese la prima applicazione di questa nuova normativa in tema di balneazione.
Per valorizzare gli aspetti innovativi, si è ritenuto utile in questo volume confrontare le due principali direttive che a livello europeo hanno trattato il tema della balneazione con i recepimenti italiani, abbracciando un periodo di circa 30 anni.
Vengono così affrontati i più importanti argomenti riportando integralmente, per quanto possibile, la parte delle normative riguardante il tema in oggetto, avvalendosi dell'ausilio di tabelle, immagini, grafici e schemi a blocchi per una migliore "visualizzazione", il tutto commentato con note di approfondimento e osservazioni dell'Autore.Alberto Capra, è dirigente chimico presso l'ARPA Emilia-Romagna, sezione provinciale di Rimini, in qualità di Responsabile dell'Area monitoraggio e valutazione dei corpi idrici. Dal 2008 è componente del Gruppo regionale balneazione e dal 2010 è referente regionale dell'ARPA per la balneazione.
Cosa cambia dopo il D.Lgs. n. 116/2008 e il D.M. 30 marzo 2010
Pagine | 208 |
Data pubblicazione | Aprile 2011 |
Data ristampa | |
Autori | Alberto Capra |
ISBN | 883876526X |
ean | 9788838765261 |
Tipologia prodotto | Cartaceo |
Collana | Guideambiente |
Editore | Maggioli Editore |
Dimensione | 17x24 |