Modulazioni

la concezione scalare in architettura
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Disponibile

Autori Andrea Gritti

Pagine 296
Data pubblicazione Maggio 2018
Data ristampa
Autori Andrea Gritti
ISBN 8891626189
ean 9788891626189
Tipo Cartaceo
Sottotitolo la concezione scalare in architettura
Collana Politecnica
Editore Maggioli Editore
Dimensione 15x21
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Autori Andrea Gritti

Pagine 296
Data pubblicazione Maggio 2018
Data ristampa
Autori Andrea Gritti
ISBN 8891626189
ean 9788891626189
Tipo Cartaceo
Sottotitolo la concezione scalare in architettura
Collana Politecnica
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Tra le parole che costituiscono il vocabolario dell’architettura moderna, “scala” è una di quelle che si sono affermate solo alle soglie del novecento, emancipandosi dopo un lungo percorso dai concetti di “misura” e “proporzione”. Interrogando i trattati di Vitruvio, Alberti e Palladio, i dizionari di Quatrémere de Quincy e Viollet-le-duc e il Modulor di Le Corbusier, questo libro riflette su come il concetto di “scala” possa offrire all’architettura gli strumenti, teorici e pratici, per raccogliere le sfide che riguardano la trasformazione degli insediamenti umani, oggi.

«Porre a oggetto dello studio uno strumento, seppure assunto a paradigma, comporta una attesa di esito. Se la ricerca è tale, qualcosa dovrà pure trovare. Come costruire una conoscenza progressiva sul progetto di architettura? Come individuarne una consistenza che permetta di cumulare risultati? A dispetto delle tante teorie normative dell’architettura che si propongono come teorie del dover essere del mondo, questa ricerca sulla scala è innanzi tutto una descrizione di un modo di operare. in questo senso il libro presuppone una epistemologia e dunque una teoria del progetto».
Giovanni Durbiano

“Si fecero costruire dei pali di otto metri di altezza, dipinti alternativamente di nero e di bianco e ciascuno coronato da una bandiera bianca. Si tentava una prima occupazione del terreno. Gli angoli dei palazzi furono indicati con pali bianchi e neri. Ci si accorse che gli intervalli tra gli edifici erano troppo larghi. Con grande ansietà e angoscia si dovette prendere una decisione su quel terreno illimitato […] Si avvicinarono i pali per tentativi. Era una battaglia di spazi scatenata dentro la testa. Aritmetica, texturique, geometrica: tutto si sistemerà quando tutto sarà ultimato! Per il momento i buoi, le vacche e le capre passano attraverso i campi bruciati dal sole, guidati dai contadini.”
le Corbusier, Modulor2, 1954, (trad. it. il Saggiatore, Milano, 1974, p. 226-27)

Prefazione di Giovanni Durbiano

Andrea Gritti (architetto Phd) è ricercatore in composizione architettonica e urbana presso il Politecnico di Milano. Studia il rapporto tra progetto e contesto e le strategie per il riuso e il riciclo dell’architettura nei territori fragili, in Europa e in America latina. Per la Triennale di Milano ha curato la mostra Mi-Bg 49 km. Visti dall’autostrada. nel 2018 ha pubblicato, con Claudia zanda, Autostrada Novissima (Rubbettino) e, con Renato d’Alençon, Disaster City (Tu Berlin universitätsverlag).

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