PROGETTARE PER IBRIDAZIONE

I processi di morfogenesi urbana, l’interazione tra infrastrutture viarie e città, il degrado di tessuti urbani periferici ha generato una serie di spazi urbani indefiniti, bordi, margini interni, terrains vagues, che costituiscono una singolare struttura insediativa residuale. È da riconfigurare il ruolo e la forma di questi paesaggi “ibridi”, dispersi
nella città ed ai suoi margini: Passare da una loro definizione morfo-tipologica ad una più complessa fase di ibridazione di materie, materiali, paesaggi, ripensando lo
spazio architettonico e urbano come nucleo generatore di una nuova e più complessa forma urbana. La ricerca didattica di questi anni ha verificato casi studio connessi a
questi fenomeni insediativi indagandoli prima alla scala urbana del masterplan per arrivare sino alla scala locale verso la definizione di nuovi “paesaggi interni” nei quali si fortifica un diverso e più articolato rapporto tra città e contesto locale. 
Fabrizio Zanni è Professore Associato in Progettazione Architettonica e Urbana presso il Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani. Insegna presso la Scuola di Architettura Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni ed è docente del Corso di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana del Politecnico di Milano. Svolge e coordina ricerche scientifiche, workshops, convegni e seminari di studio presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani in cui dirige l’Unità di ricerca “Urban Hybridization Research Group - UHRG”.
Ha pubblicato presso Maggioli: Lorenzo Giacomini, Fabrizio Zanni, Keywords - Concetti e luoghi emblematici del progetto contemporaneo, Maggioli, 2015; Fabrizio Zanni, Urban Hybridization, Maggioli, 2012; Fabrizio Zanni, Abitare la Piega, Maggioli, 2010; Fabrizio Zanni, (Infra)Luoghi, Maggioli, 2010; Massimo Tadi, Fabrizio Zanni, Infrastruttura - Architettura e Progetto, Maggioli, 2009.