Gli "intrecci" di Laura
Il racconto del Made in Italy tra arte, inclusione, cinema e un'azienda atemporale come spazio di emancipazione femminile
di Claudio Ruggiero

Laura lascia Montegrotto per Padova per studiare in un collegio femminile di cui mal sopporta l’obbedienza. Al conseguimento del diploma fugge dalle costrizioni proponendosi come “ragazza alla pari” in Inghilterra, perché “se la solitudine è condizione di vita – pensa − non fa differenza stare in una o nell’altra parte del mondo”.
Nella Swinging London nasce l’amore con Michele Taddei, il giovane che sposa non appena raggiunta la maggiore età (1959) e che sarà artefice, qualche anno dopo, della fondazione del laboratorio di “borse intrecciate” Bottega Veneta Artigiana (1966). Avvinta dal desiderio di emancipazione, Laura si libera dai ruoli assegnati e invade, giovane e bella, gli spazi d’azione maschili senza farsi sopraffare da illazioni e ammiccamenti. Di conseguenza, fedele al proprio istinto, si libera dal ruolo a cui l’avevano educata e avvia le pratiche di divorzio.
Nel 1975 si trasferisce a New York e lavora come assistente al fianco di Andy Warhol, il padre della Pop art, la cui amicizia la introduce al jet set internazionale e al mondo irriverente delle avanguardie artistiche/culturali del Novecento.
Alla guida di Bottega Veneta, racconta la borsa con il cinema (American Gigolo) facendosi pioniera di una narrazione dell’artigianalità come parte identitaria del racconto del Made in Italy. Racconto che le conferisce il merito di essere tra le prime, al mondo, a esaltare la pelletteria attraverso le suggestioni culturali e creative del Belpaese.
Amica di artisti, magnati e first lady ha fatto della propria vita la storia dell’altrui riscatto per sottrarsi all’invisibilità, per vedersi riconosciuti i meriti e per liberarsi dal malvezzo di un business in cui le mogli non comparivano nemmeno negli organigrammi. Un’emancipazione pagata con la solitudine ma utile a scrollarsi di dosso la nomea di “moglie del fondatore” e la condanna dell’oblio, perché dare alle giovani donne la possibilità di appartenere alla dimensione della Storia significa per Laura mostrar loro esempi, di donne, in cui riconoscersi e trovare la parte di sé perduta.
Solo così si possono liberare dall’invisibilità e dal sospetto di essere private, intenzionalmente, della memoria passata al femminile.
Claudio Ruggiero
64 anni, si laurea in Storiografia all’Università degli Studi di Milano specializzandosi, successivamente, in Psicologia delle Organizzazioni. Allievo di Franco Della Peruta e di Emilio Sarzi Amadè (giornalista e scrittore da cui ha preso arte e mestiere) è ricercatore e narratore d’aziende storiche e famigliari (ne ha censite 1.400) che ha raccontato nei volumi L’Oro d’Italia Veneto, Lombardia, Piemonte, Liguria.
È curatore e fondatore della collana Storie d’impresa, coordinatore del progetto K2 1954 e membro del comitato del Concorso Cappeller. Ha praticamente passato la sua vita nelle dimore dei capitani d’impresa del capitalismo italiano ad ascoltare le loro storie.
Pagine | 208 |
Data pubblicazione | Aprile 2025 |
Data ristampa | |
ISBN | 8891673770 |
ean | 9788891673770 |
Tipologia prodotto | Cartaceo |
Sottotitolo | Il racconto del Made in Italy tra arte, inclusione, cinema e un'azienda atemporale come spazio di emancipazione femminile |
Collana | Marketing e Management Storie di impresa |
Editore | Maggioli Editore |
Dimensione | 17x24 |
Introduzione
di Claudio Ruggiero
1. Il paese, il tempo, la famiglia in cui nacqui: verità e memorie tra bombe e donne in processione
2. Educazione femminile ed età del consenso: una via di fuga tra solitudine, disubbidienza e donne in “Mosquito”
3. Matrimonio, complementarità, fondazione di “Bottega Veneta Artigiana”: dalle libertà di guerra alla rivoluzione del sesso e della lavatrice
4. Nella “Factory” di Andy Warhol con i divi hollywoodiani: coerenza, impresa e pregiudizi nella New York degli anni Settanta
5. Alle origini di un successo: il racconto del “Made in Italy” tra artigianalità, cinema e “intrecciato”
6. Inclusione e contaminazione d’arte: il bello come filosofia di vita per un’azienda come spazio di libertà e progresso
7. Vita nova: scavi, collezioni d’arte, intrecci di vite
APPENDICE – Lo sguardo di Ergane: donne del passato che hanno fatto grandi le aziende d’Italia
Bibliografia e sitografia
L’autore e la Collana