L'idea della città intorno al 1980
di A cura di Stefan Vieths
Emergono questioni che riguardano aspetti fondamentali della città (la tipologia edilizia, lo spazio urbano) ma anche aspetti più legati alla realtà attuale, come la frammentarietà dell’esistente, la presenza di fatti urbani complessi e la contraddittorietà del contesto morfologico, che trovano risposte in una serie di pubblicazioni e progetti fondamentali, per esempio di Aldo Rossi, Colin Rowe e O.M. Ungers.
Questo discorso ampio e variegato sulla costruzione del luogo urbano – oscurato negli ultimi anni dalla vicenda postmoderna avviata dalla Strada Novissima alla Biennale del 19801 – mostra oggi di avere il potenziale di diventare un punto di riferimento nella discussione attuale sulla città che riguarda in fondo – dietro le parole chiave di resilienza e di sostenibilità – la progettazione di una delle più estese trasformazioni dell’ambiente costruito dopo la seconda guerra mondiale.
Stefan Vieths (Hamburg, 1963)
Architetto, è professore associato di Composizione Architettonica e Urbana presso l’Università degli studi di Bergamo. È stato architetto presso lo studio di O.M. Ungers a Colonia e co-autore di numerosi progetti e opere costruite. Ha pubblicato diversi scritti teorici sulla forma architettonica (Forme Composite), sulla ricerca morfologica di O.M. Ungers e sulla forma urbana di Berlino.
Questo volume presenta una serie di studi che indagano la discussione sulla città all’inizio degli anni’80. Sono gli anni della preparazione dell’IBA di Berlino del 1984/1987, nei quali, dopo un periodo di feroce critica alla città del Movimento moderno, si prepara l’affermazione di una nuova idea della forma urbana: una città come spazio abitabile con forti legami con la sua storia e in un equilibrio dinamico tra trasformazione e permanenza.
Emergono questioni che riguardano aspetti fondamentali della città (la tipologia edilizia, lo spazio urbano) ma anche aspetti più legati alla realtà attuale, come la frammentarietà dell’esistente, la presenza di fatti urbani complessi e la contraddittorietà del contesto morfologico, che trovano risposte in una serie di pubblicazioni e progetti fondamentali, per esempio di Aldo Rossi, Colin Rowe e O.M. Ungers.
Questo discorso ampio e variegato sulla costruzione del luogo urbano – oscurato negli ultimi anni dalla vicenda postmoderna avviata dalla Strada Novissima alla Biennale del 19801 – mostra oggi di avere il potenziale di diventare un punto di riferimento nella discussione attuale sulla città che riguarda in fondo – dietro le parole chiave di resilienza e di sostenibilità – la progettazione di una delle più estese trasformazioni dell’ambiente costruito dopo la seconda guerra mondiale.
Stefan Vieths (Hamburg, 1963)
Architetto, è professore associato di Composizione Architettonica e Urbana presso l’Università degli studi di Bergamo. È stato architetto presso lo studio di O.M. Ungers a Colonia e co-autore di numerosi progetti e opere costruite. Ha pubblicato diversi scritti teorici sulla forma architettonica (Forme Composite), sulla ricerca morfologica di O.M. Ungers e sulla forma urbana di Berlino.
Pagine | 122 |
Data pubblicazione | Gennaio 2023 |
Data ristampa | |
ISBN | 8891656049 |
ean | 9788891656049 |
Tipologia prodotto | Cartaceo |
Collana | Politecnica |
Editore | Maggioli Editore |
Dimensione | 14,5x21,5 |