Marrakech

 
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Disponibile

Autori Bruno Melotto, Laura Montedoro

Pagine 134
Data pubblicazione Gennaio 2014
Data ristampa
Autori Bruno Melotto, Laura Montedoro
ISBN 8838762929
ean 9788838762925
Tipo Cartaceo
Collana Politecnica
Editore Maggioli Editore
Dimensione 21x24
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Autori Bruno Melotto, Laura Montedoro

Pagine 134
Data pubblicazione Gennaio 2014
Data ristampa
Autori Bruno Melotto, Laura Montedoro
ISBN 8838762929
ean 9788838762925
Tipo Cartaceo
Collana Politecnica
Editore Maggioli Editore
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Per lo studioso e il visitatore occidentale Marrakech rappresenta una sfida: comprenderne l'ordine latente, svelarla e leggerla, attraverso e oltre le retoriche e l'esperienza sensibile è una affascinante avventura intellettuale. Marrakech è una città di stridenti contrasti che si potrebbe descrivere per antinomie: caos e quiete, etereo e massiccio, luce e ombra, locale e globale, miseria e lusso. Se la medina - l'antica città murata, di fondazione medioevale - seduce e confonde, bistrattando i nostri sensi con una straordinaria sollecitazione, la ville nouvelle di fondazione coloniale, e la sua inesorabile trasformazione, ci induce a interrogarci sul suo futuro. Esiste una via islamica per la costruzione della città contemporanea che rifugga da tentazioni vernacolari o postmoderne e non rinunci ai valori spaziali depositati in una peculiare e millenaria cultura dell'abitare" Esiste un modello per lo sviluppo urbano alternativo a quello occidentale"Per capirne di più, abbiamo voluto mettere alla prova i nostri strumenti conoscitivi e le nostre categorie interpretative a confronto con un oggetto di studio tanto estraneo alla nostra formazione, quanto straordinariamente stimolante. All'abbondanza della letteratura odeporica non corrisponde purtroppo una pari ricchezza di studi analitici o storici. Alcuni contributi sono stati fondamentali e illuminanti. da lì siamo partiti. Con il rilievo, il disegno, la mappatura, la fotografia e il progetto abbiamo ingaggiato il nostro "corpo a corpo" con l'inestricabile labirinto della medina, dove i consueti dispositivi percettivi di decifrazione delle gerarchie urbane risultano spuntati, se non del tutto inadeguati. Il suo elemento base - la casa a patio marocchina, il dar o il riyad - si moltiplica, si aggrega, si espande, si comprime, si articola in una straordinaria varietà di soluzioni, sempre rigorosamente fedeli ai principi fondamentali dell'organismo. La raccolta dei casi studio che conclude il volume intende rendere conto della comprensione di questi principi spaziali e dell'esuberanza della loro declinazione per adattarsi alle condizioni date. Sulla città nuova ci siamo esercitati a cogliere il sistema delle relazioni urbane e delle interdipendenze, a documentare le tendenze insediative in atto e a comprendere le palesi criticità delle trasformazioni recenti e in corso. Il libro restituisce gli esiti di questa sfida, alla ricerca di una possibile continuazione dell'incantevole racconto urbano di Marrakech.

Bruno MelottoSi laurea in architettura nel 2002 e nel 2008 consegue il titolo di Dottore di Ricerca in "Architettura, Urbanistica e Conservazione dei Luoghi dell'Abitare e del Paesaggio" presso il Politecnico di Milano. Nel 2011 ha pubblicato Ars domestica. Riflessioni sugli spazi del quotidiano, in cui il tema dell'abitare viene indagato in relazione all'arte contemporanea. L'interesse nei confronti del rapporto tra architettura e altre discipline lo ha portato a curare, tra le altre, le edizioni italiane di testi quali: I. Ábalos, Il buon abitare. Pensare le case della modernità (2009) e F. Espuelas, Madre Materia (2012). L'abitare e la questione residenziale nel contemporaneo sono invece approfonditi nel volume, scritto a quattro mani con Orsina Simona Pierini, Housing Primer. Le forme della residenza nella città contemporanea (2012). Docente al Politecnico di Milano dal 2008, dal 2013 vive in India, dove svolge la professione e si occupa di insegnamento e ricerca presso il Centre for Environment Planning and Technology (CEPT) di Ahmedabad. un primo esito dell'interesse per il contesto Indiano è la pubblicazione del volume Balkrishna Doshi. Sangath. Indian architecture between tradition and modernity (2012). Alla ricerca accompagna da sempre l'attività professionale, testimoniata da progetti, realizzazioni, partecipazioni e premi in concorsi.

Laura MontedoroArchitetto, urbanista e storico dell'arte, è ricercatrice nel Dipartimento di Architettura e Studi urbani del Politecnico di Milano, dove insegna Progettazione urbanistica nella Scuola di Architettura Civile e nella Scuola di Architettura e Società. Fa parte dei Collegi di Dottorato AUC (Architecture, Urban Design, Conservation of Housing and Landscape) e PAUI (Progettazione architettonica, Urbana e degli Interni). Dal 2012 è membro della Commissione per il Paesaggio del Comune di Milano. Il progetto urbano, nella storia e nell'attualità, è al centro delle sue attività di ricerca. In particolare si è concentrata sull'interrogazione critica della storia del Novecento in merito al pensiero e alla pratica di alcuni protagonisti dell'architettura e dell'urbanistica italiane (con lo studio Lingeri, Terragni e Bottoni in corso Sempione a Milano. Due interpretazioni del rapporto casa-città. 1933-36, 1953-58, Ronca, Cremona 2004). sulle esperienze significative del secondo dopoguerra in tema di progettazione urbana, con particolare riferimento alla costruzione della periferia della città fordista (con il volume, curato con Andrea Costa, La città razionalista: modelli e frammenti, Rfm Panini, Modena 2004). sul mutamento dei contesti metropolitani, con la formulazione di ipotesi interpretative, la lettura dei luoghi e l'esplorazione progettuale.Tra le sue pubblicazioni recenti, si ricordano Una scelta per Milano. Scali ferroviari e trasformazione della città, Quodlibet, Macerata 2011, Prove di rigenerazione urbana, Alinea, Firenze 2012 e Oltre lo sprawl. Riuso, densificazione, urbanità, Mimesis, Sesto San Giovanni 2013.

O dello spazio celato

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