Meccanica delle armi corte - Il revolver e le sue versioni speciali

 
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Disponibile

Autori Attilio Selvini, Luca Soldati

Pagine 188
Data pubblicazione Novembre 2021
Data ristampa
Autori Attilio Selvini, Luca Soldati
ISBN 8891650719
ean 9788891650719
Tipo Cartaceo
Collana Politecnica
Editore Maggioli Editore
Dimensione 14x21
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Autori Attilio Selvini, Luca Soldati

Pagine 188
Data pubblicazione Novembre 2021
Data ristampa
Autori Attilio Selvini, Luca Soldati
ISBN 8891650719
ean 9788891650719
Tipo Cartaceo
Collana Politecnica
Editore Maggioli Editore
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Forse non tutti sanno che la meccanica del primo revolver moderno era… di legno: la intagliò un giovanissimo Samuel Colt nel 1831, di ritorno da un viaggio in India dove, in una armeria di Calcutta, vide per la prima volta un revolver Collier a pietra focaia e a rotazione manuale del tamburo.

Il funzionamento del congegno di blocco del verricello di carico del veliero sul quale navigava gli fornì l’ispirazione per un meccanismo di rotazione finalmente efficace, capace di risolvere con efficienza il problema della ripetizione del colpo che, sin dai tempi antichi, assillava gli inventori.

Era nato il revolver.

Nella corsa tecnologica verso la ripetizione dello sparo arrivarono dunque prime le rivoltelle, ma nel 2019 con la sua fortunata opera sulla dinamica dei sistemi di chiusura
Attilio Selvini privilegiò le pistole semiautomatiche.

Ora ritorna, con Luca Soldati, a esaminare la meccanica dei revolver con uno studio che non pretende di essere esaustivo, ma solo divulgativo, e che vuole illustrare come innumerevoli progettisti abbiano cercato di migliorare il congegno di Colt nell’ambito di una diatriba che dalla fine del XIX secolo divide il mondo degli appassionati di armi corte: se siano meglio le pistole oppure i revolver.

Questo agile libretto porta dunque il lettore attraverso i due secoli delle più significative invenzioni che hanno cercato di innovare un’idea brillante che, nella sua pratica semplicità, resiste pressoché immutata dal 1835.

Attilio Selvini
Ingegnere civile e già professore di ruolo per le discipline geomatiche nella Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna, poi nellaFacoltà di Architettura del Politecnico di Milano, è stato presidente della SIFET, la Società Italiana di Fotogrammetria e Topografia. Conta oltre trecento pubblicazioni relative alle materie geomatiche, tra cui trentuno libri di note case editrici. Nell’ambito della storia delle armi da fuoco vanta circa duecento pubblicazioni su riviste del settore italiane, tedesche e svizzere, oltre a un libro edito da Ghedini a Milano e due capitoli nella Storia della Meccanica della Pavia University Press. È stato consulente dell’Unione Italiana Tiro a Segno per i poligoni di tiro e per lungo periodo presidente della Sezione di Somma Lombardo del Tiro a Segno Nazionale. Tiratore di interesse nazionale, Maestro di Carabina Libera, Carabina Standard e Fucile d’Ordinanza, è cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Luca Soldati
Dottore in architettura ma ha dedicato l’intera vita professionale allo studio della balistica forense; è esperto balistico iscritto al Ruolo dei Periti e degli Esperti della Camera di Commercio di Milano, nonché all’Albo dei periti del Tribunale Penale e a quello dei consulenti tecnici del Tribunale Civile di Milano, e da più di trent’anni presta le sue conoscenze all’autorità giudiziaria di tutta Italia. Autore di numerosi articoli sulle armi da fuoco, è stato redattore delle riviste di settore Tacarmi, Armi e Munizioni, Armi & Balistica e La Vetrina delle Armi, nonché redattore e poi direttore di Uniformi & Armi. È ufficiale in congedo dell’Arma dei Carabinieri, proveniente – vincitore di concorso – dall’Arma del Genio i cui addestramenti per le specialità Pionieri e Guastatori in materia di esplosivi gli hanno successivamente consentito di ottenere il titolo abilitante di fochino, ovvero la patente prefettizia di artificiere civile. Possiede alcuni brevetti militari stranieri, tra cui la qualifica di tiratore scelto con pistola M9 dell’US Army.

Forse non tutti sanno che la meccanica del primo revolver moderno era… di legno: la intagliò un giovanissimo Samuel Colt nel 1831, di ritorno da un viaggio in India dove, in una armeria di Calcutta, vide per la prima volta un revolver Collier a pietra focaia e a rotazione manuale del tamburo.

Il funzionamento del congegno di blocco del verricello di carico del veliero sul quale navigava gli fornì l’ispirazione per un meccanismo di rotazione finalmente efficace, capace di risolvere con efficienza il problema della ripetizione del colpo che, sin dai tempi antichi, assillava gli inventori.

Era nato il revolver.

Nella corsa tecnologica verso la ripetizione dello sparo arrivarono dunque prime le rivoltelle, ma nel 2019 con la sua fortunata opera sulla dinamica dei sistemi di chiusura
Attilio Selvini privilegiò le pistole semiautomatiche.

Ora ritorna, con Luca Soldati, a esaminare la meccanica dei revolver con uno studio che non pretende di essere esaustivo, ma solo divulgativo, e che vuole illustrare come innumerevoli progettisti abbiano cercato di migliorare il congegno di Colt nell’ambito di una diatriba che dalla fine del XIX secolo divide il mondo degli appassionati di armi corte: se siano meglio le pistole oppure i revolver.

Questo agile libretto porta dunque il lettore attraverso i due secoli delle più significative invenzioni che hanno cercato di innovare un’idea brillante che, nella sua pratica semplicità, resiste pressoché immutata dal 1835.

Attilio Selvini
Ingegnere civile e già professore di ruolo per le discipline geomatiche nella Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna, poi nellaFacoltà di Architettura del Politecnico di Milano, è stato presidente della SIFET, la Società Italiana di Fotogrammetria e Topografia. Conta oltre trecento pubblicazioni relative alle materie geomatiche, tra cui trentuno libri di note case editrici. Nell’ambito della storia delle armi da fuoco vanta circa duecento pubblicazioni su riviste del settore italiane, tedesche e svizzere, oltre a un libro edito da Ghedini a Milano e due capitoli nella Storia della Meccanica della Pavia University Press. È stato consulente dell’Unione Italiana Tiro a Segno per i poligoni di tiro e per lungo periodo presidente della Sezione di Somma Lombardo del Tiro a Segno Nazionale. Tiratore di interesse nazionale, Maestro di Carabina Libera, Carabina Standard e Fucile d’Ordinanza, è cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Luca Soldati
Dottore in architettura ma ha dedicato l’intera vita professionale allo studio della balistica forense; è esperto balistico iscritto al Ruolo dei Periti e degli Esperti della Camera di Commercio di Milano, nonché all’Albo dei periti del Tribunale Penale e a quello dei consulenti tecnici del Tribunale Civile di Milano, e da più di trent’anni presta le sue conoscenze all’autorità giudiziaria di tutta Italia. Autore di numerosi articoli sulle armi da fuoco, è stato redattore delle riviste di settore Tacarmi, Armi e Munizioni, Armi & Balistica e La Vetrina delle Armi, nonché redattore e poi direttore di Uniformi & Armi. È ufficiale in congedo dell’Arma dei Carabinieri, proveniente – vincitore di concorso – dall’Arma del Genio i cui addestramenti per le specialità Pionieri e Guastatori in materia di esplosivi gli hanno successivamente consentito di ottenere il titolo abilitante di fochino, ovvero la patente prefettizia di artificiere civile. Possiede alcuni brevetti militari stranieri, tra cui la qualifica di tiratore scelto con pistola M9 dell’US Army.

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