Pianificare il territorio tra società, produzione e innovazione

Il caso della Bassa Padovana
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Disponibile

Autori A cura di Pasqualino Boschetto e Remo Realdon

Pagine 240
Data pubblicazione Settembre 2022
Data ristampa
ISBN 8891655776
ean 9788891655776
Tipo Cartaceo
Sottotitolo Il caso della Bassa Padovana
Collana Politecnica
Editore Maggioli Editore
Dimensione 16x22
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Autori A cura di Pasqualino Boschetto e Remo Realdon

Pagine 240
Data pubblicazione Settembre 2022
Data ristampa
ISBN 8891655776
ean 9788891655776
Tipo Cartaceo
Sottotitolo Il caso della Bassa Padovana
Collana Politecnica
Editore Maggioli Editore
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Con questa variegata monografia la Fondazione Radicanti e Ruzantini di Este (con il supporto scientifico del Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale dell’Università di Padova) ha voluto riflettere analiticamente ad ampio raggio e far conoscere il suo ambito territoriale di appartenenza, che, forse per pigra consuetudine, viene chiamato “bassa padovana” (o “basso padovano”).

In questo ampio contesto si intrecciano localismi specifici ben radicati nella storia e nella geografia dei luoghi, che hanno saputo tramandare nel tempo identità territoriali che la modernità omogeneizzante non è ancora riuscita a livellare nell’utopia dell’uniformità.

Territori, anche, di transizione e/o di confine collegati tra loro in maniera inscindibile dalla storia e dalla particolare posizione geografica, ma anche e soprattutto dalla rete della infrastrutturazione del territorio stesso.

Una raccolta di diversi contributi, di varia natura e dimensione, che, comunque nel loro insieme, forniscono un’immagine complessiva sufficientemente completa, al fine di comprendere gli elementi portanti della struttura territoriale, ambientale e paesaggistica di questo ambito non sempre adeguatamente analizzato e conosciuto.

Pasqualino Boschetto
Ingegnere e architetto, docente di Tecnica e Pianificazione Urbanistica in ruolo presso il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (DICEA) dell’Università degli Studi di Padova. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche nel campo dell’analisi dei sistemi urbani e territoriali, della pianificazione e progettazione urbanistica alle varie scale territoriali, della rigenerazione integrata sostenibile urbana e territoriale, del recupero e valorizzazione del patrimonio storico, architettonico e paesaggistico. Ha coordinato e coordina progetti di ricerca nazionali e internazionali. Già presidente della Fondazione degli Ingegneri di Padova e dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Padova. Attualmente presidente della Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto (FOIV).

Remo Realdon
ha svolto l’attività professionale di dottore commercialista nell’ambito della Bassa Padovana dal 1968 al 2020. Fin dalla tesi li laurea, con la guida del prof. S. Acquaviva, sulla “Esperienza di Sviluppo di comunità” in quattro comuni della Bassa, emerge l’interesse culturale di seguire la trasformazione socioeconomica del territorio, documentato costantemente da valutazioni e presenze pubbliche, tra le quali: - la guida del processo virtuoso – all’interno del gruppo Radici – che ha portato all’approvazione nel 1999, da parte dell’assemblea dei sindaci, dell’accettazione della chiusura dei quattro ospedali (Conselve - Monselice - Este - Montagnana) che ha portato all’approvazione nel 2020, da parte dell’assemblea dei Sindaci, di un nuovo Ospedale unico costruito poi a Schiavonia; - la presidenza nel triennio 2003-2006 - del CVS S.p.A. di Monselice, ora Acque venete S.p.A. Tali esperienze sono riassunte e documentate nella monografia: “La svolta della Bassa Padovana nel novennio felix 1997-2006”, pubblicata nel giugno 2007, come risulta nel sito www.fondazioneradicantieruzantini.it e nel sito www.leradici.info.it. Nel 2008 ha fondato un club culturale: Hostaria Leteraria, tutt’ora vigente, nel cui ambito vengono svolti incontri mensili – con esponenti universitari – su temi attinenti alla totalità dell’esperienza: vedasi il sito www.hostarialeteraria.it. Nel 2013 è sorta la “Fondazione Radicanti e Ruzantini”, nel cui ambito, come presidente della stessa, ha curato tre pubblicazioni: due sul tema dell’inizio e del fine vita con i proff. E. Berti e V. Possenti e la terza sul tema della “Sussidiarietà orizzontale nel titolo V della Costituzione e la sussidiarietà generativa” con dieci professori universitari, tra i cui il prof. M. Magatti e il prof. P. Duret.

Con questa variegata monografia la Fondazione Radicanti e Ruzantini di Este (con il supporto scientifico del Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale dell’Università di Padova) ha voluto riflettere analiticamente ad ampio raggio e far conoscere il suo ambito territoriale di appartenenza, che, forse per pigra consuetudine, viene chiamato “bassa padovana” (o “basso padovano”).

In questo ampio contesto si intrecciano localismi specifici ben radicati nella storia e nella geografia dei luoghi, che hanno saputo tramandare nel tempo identità territoriali che la modernità omogeneizzante non è ancora riuscita a livellare nell’utopia dell’uniformità.

Territori, anche, di transizione e/o di confine collegati tra loro in maniera inscindibile dalla storia e dalla particolare posizione geografica, ma anche e soprattutto dalla rete della infrastrutturazione del territorio stesso.

Una raccolta di diversi contributi, di varia natura e dimensione, che, comunque nel loro insieme, forniscono un’immagine complessiva sufficientemente completa, al fine di comprendere gli elementi portanti della struttura territoriale, ambientale e paesaggistica di questo ambito non sempre adeguatamente analizzato e conosciuto.

Pasqualino Boschetto
Ingegnere e architetto, docente di Tecnica e Pianificazione Urbanistica in ruolo presso il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (DICEA) dell’Università degli Studi di Padova. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche nel campo dell’analisi dei sistemi urbani e territoriali, della pianificazione e progettazione urbanistica alle varie scale territoriali, della rigenerazione integrata sostenibile urbana e territoriale, del recupero e valorizzazione del patrimonio storico, architettonico e paesaggistico. Ha coordinato e coordina progetti di ricerca nazionali e internazionali. Già presidente della Fondazione degli Ingegneri di Padova e dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Padova. Attualmente presidente della Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto (FOIV).

Remo Realdon
ha svolto l’attività professionale di dottore commercialista nell’ambito della Bassa Padovana dal 1968 al 2020. Fin dalla tesi li laurea, con la guida del prof. S. Acquaviva, sulla “Esperienza di Sviluppo di comunità” in quattro comuni della Bassa, emerge l’interesse culturale di seguire la trasformazione socioeconomica del territorio, documentato costantemente da valutazioni e presenze pubbliche, tra le quali: - la guida del processo virtuoso – all’interno del gruppo Radici – che ha portato all’approvazione nel 1999, da parte dell’assemblea dei sindaci, dell’accettazione della chiusura dei quattro ospedali (Conselve - Monselice - Este - Montagnana) che ha portato all’approvazione nel 2020, da parte dell’assemblea dei Sindaci, di un nuovo Ospedale unico costruito poi a Schiavonia; - la presidenza nel triennio 2003-2006 - del CVS S.p.A. di Monselice, ora Acque venete S.p.A. Tali esperienze sono riassunte e documentate nella monografia: “La svolta della Bassa Padovana nel novennio felix 1997-2006”, pubblicata nel giugno 2007, come risulta nel sito www.fondazioneradicantieruzantini.it e nel sito www.leradici.info.it. Nel 2008 ha fondato un club culturale: Hostaria Leteraria, tutt’ora vigente, nel cui ambito vengono svolti incontri mensili – con esponenti universitari – su temi attinenti alla totalità dell’esperienza: vedasi il sito www.hostarialeteraria.it. Nel 2013 è sorta la “Fondazione Radicanti e Ruzantini”, nel cui ambito, come presidente della stessa, ha curato tre pubblicazioni: due sul tema dell’inizio e del fine vita con i proff. E. Berti e V. Possenti e la terza sul tema della “Sussidiarietà orizzontale nel titolo V della Costituzione e la sussidiarietà generativa” con dieci professori universitari, tra i cui il prof. M. Magatti e il prof. P. Duret.

PRIMA PARTE ANALISI E PROPOSTE PER UNA RIGENERAZIONE E RIQUALIFICAZIONE TERRITORIALE DELLA BASSA PADOVANA
Il territorio: i suoi quattro fondamentali e la contestualizzazione verso una nuova frontiera di sviluppo sostenibile e contributivo

Remo Realdon

Le zone industriali del Basso Padovano. Elementi strutturali per la rigenerazione urbana e territoriale

Pasqualino Boschetto

Il polo Agroalimentare “Agrologic” di Monselice

Francesco Lunghi

L’accesso al credito: una prospettiva sistemica e territoriale

Francesco Zen

Paesaggi del lavoro. Ripensare le aree produttive nella Bassa Padovana

Alessandro Bove

Il contenimento del consumo del suolo e i suoi riflessi sulle valutazioni economiche

Giuliano Marella

Sull’assetto idrogeologico del territorio

Lamberto Cogo

Un territorio e la sua “vocazione”. Etica per uno sviluppo sostenibile

Marco Cagol

Legge sul consumo del suolo? Non solo, ma protagonismo territoriale e valore della persona nel lavoro

Andrea Moscatoba

La sfida della quarta rivoluzione industriale

Gianni Potti

SECONDA PARTE OSSERVAZIONI ECONOMICHE, SOCIALI E SANITARIE SULLA BASSA PADOVANA

Situazione socio-economica della Bassa Padovana

Francesco Blasi

Osservazioni e proposte della Confcommercio di Padova

Otello Vendramin

Il nuovo Ospedale Unico: dal primo piano di zona 1999 al piano di zona 2018/2020

Gianna Anselmi

L’evoluzione della filiera avicola nel Basso Padovano

Paolo Vigato

Eccellenze e caratteristiche del territorio

Remo Realdon

Testimonianze storiche della presenza cristiana nel territorio dai primi secoli fino al 1400

Riccardo Moro

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