Il potere del giudice di interpretazione della domanda giudiziale

 
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Autori Martina Mazzei

Pagine 190
Data pubblicazione Giugno 2019
Data ristampa
Autori Martina Mazzei
ISBN 8891636515
ean 9788891636515
Tipo Cartaceo
Collana Collana Legale
Editore Maggioli Editore
Dimensione 17x24
  • Spedizione in 48h
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Autori Martina Mazzei

Pagine 190
Data pubblicazione Giugno 2019
Data ristampa
Autori Martina Mazzei
ISBN 8891636515
ean 9788891636515
Tipo Cartaceo
Collana Collana Legale
Editore Maggioli Editore
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L’opera propone un’analisi approfondita del potere-dovere del giudice di interpretazione e qualificazione della domanda giudiziale.
Il giudice per adempiere al dovere decisorio deve individuare l’oggetto del giudizio inter- pretando la domanda proposta e individuando gli elementi costitutivi della stessa ossia, secondo una tradizionale ripartizione, le personae, il petitum e la causa petendi. Nell’ordi- namento italiano le modalità con le quali tale dovere deve essere adempiuto non vengono disciplinate da alcuna previsione normativa ma si ricavano dal combinato disposto degli artt. 112 e 113 c.p.c. e dai criteri ermeneutici elaborati dalla giurisprudenza.
Nel manuale vengono analizzati l’iter storico e giuridico che ha condotto all’odierna formulazione del principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato, la portata dello iura novit curia, i vizi in cui può incorrere il giudice qualora violi detti principi, le modalità di interpretazione della domanda nel giudizio d’appello e di legittimità nonché nel processo cautelare e in quello esecutivo e le diverse questioni giuridiche connesse al predetto dovere ermeneutico.
Il volume propone, inoltre, un approfondimento in prospettiva comparata con l’ordinamento francese volto ad evidenziare le analogie e le differenze che caratterizzano la disciplina dell’interpretazione e qualificazione della domanda giudiziale.

Martina Mazzei Laureata in giurisprudenza con 110 e lode presso l’Università degli Studi di Roma Tre. Vincitrice del premio di laurea conferito dalla Fondazione Internazionale per la famiglia Fracassi e dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Roma Tre per aver discusso, nell’anno accademico 2016-2017, la miglior tesi in Diritto processuale civile. Collabora con diverse riviste giuridiche ed è autrice di numerose pubblicazioni in Diritto civile e Diritto processuale civile.

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