AC Ascolto il tuo cuore, città

 
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Disponibile

Autori Riccardo Canella

Pagine 122
Data pubblicazione Ottobre 2016
Data ristampa
Autori Riccardo Canella
ISBN 8891620163
ean 9788891620163
Tipo Cartaceo
Collana Politecnica
Editore Maggioli Editore
Dimensione 21x21
  • Spedizione in 48h
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Autori Riccardo Canella

Pagine 122
Data pubblicazione Ottobre 2016
Data ristampa
Autori Riccardo Canella
ISBN 8891620163
ean 9788891620163
Tipo Cartaceo
Collana Politecnica
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Riccardo Canella (1963) Laureato con Enrico Mantero e Lucio Stellario d’Angiolini alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, dove ha insegnato Composizione architettonica dal 1997 (anno di fondazione) al 2015 (anno di chiusura) alla Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano-Bovisa, in forza al Dipartimento di Progettazione dell’Architettura. Dal 2015 insegna Composizione Architettonica alla Scuola di Architettura, Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni al Politecnico di Milano-Leonardo. Dal 1992 al 1996 è stato cultore della materia in Composizione architet- tonica presso il Dipartimento di Progettazione dell’Architettura. Dal 1993 al 1996 è stato redattore della rivista quadrimestrale Manocomete, diretta da Giancarlo Majorino. Dal 1994 al 1996 viene incaricato di insegna- mento in Storia dell’arte e disegno al Civico Liceo Serale di via Marsala a Milano. Nel 1997 ottiene Borsa di studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche per la tesi dal titolo Ambiente mediterraneo: migrazioni etniche e città di fondazione. Dal 2004 è dottore di ricerca in Composizione architettonica. Dal 2007 è ricercatore in Composizione architettonica. E’ stato membro del gruppo di ricerca Architettura e città (con i professori Guido Canella, Lucillo Stellario d’Angiolini, Antonio Acuto, Pellegrino Bonaretti, Enrico Bordogna, Marco Canesi, Vincenzo Donato), del quale gli interessi si sono rivolti alle figure e alle esperienze dell’architettura mod- erna e contemporanea, alle tipologie delle principali attività di vita asso- ciata, ai caratteri degli insediamenti, ad alcuni protagonisti dell’architettura italiana ed internazionale del Novecento e al rapporto tra architettura e fenomeni strutturali e congiunturali della società. Autore e coautore di testi di critica architettonica, di numerosi progetti di architettura e urbanistica eseguiti anche come allievo nei corsi universitari alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, per autocommit- tenza, per le esposizioni a tema, proposti con fine dimostrativo nei corsi di composizione e nei laboratori di progettazione della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, proposti con fine dimostrativo in laboratori di altri seminari e facoltà. Ha partecipato e partecipa ai più importanti con- corsi nazionali e internazionali di architettura come capogruppo. Mostre collettive hanno illustrato l’opera realizzata e i progetti di concorso, con pubblicazione e critica in cataloghi e riviste.

Nella necessaria economia di una ricerca uniivversitaria si è qui dato corso ad alcune ipotesi che sono andato inseguendo da quando ho partecipato il 14 dicembre 1998, a Venezia, al seminario patrocinato e organizzato da Luciano Semerani al suo Laboratorio di progettazione dell’architettura nella sede dell’Istituto Universitario di Architettura a Santa Marta; seminario dall’emblematico titolo “Trasmissibilità e generalizzabilità dell’esperienza progettuale - sede IUAV agli ex Magazzini Frigoriferi” dove, con altri presenti, sono stato invitato a mostrare e descrivere, ap- punto, il progetto di concorso per una nuova sede dell’Istituto Universi- tario di Architettura a Venezia, sull’area dei Magazzini Frigoriferi in campo San Basilio (...). In quel frangente, durante la mia relazione, prima di esporre gli elaborati di progetto ho preferito raccontare del privi- legio di aver ottenuto, ancora una volta, la collaborazione di Vittorioo Garatti come “padre nobile” in occasione del concorso e di come deecciissii o per la mia formazione sia stato quell’incontro che risale a parecchi anni addietro, all’appuntamento della Biennale di Architeettttuurra de l’Avana del 1991 (...).

 

AMBIGUITÀ ENDEMICHE, POLITICHE E MORFOLOGICHE, DELL’ARCHITETTURA IN ITALIA

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