Housing primer

 
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Disponibile

Autori Orsina Simona Pierini, Bruno Melotto

Pagine 139
Data pubblicazione Ottobre 2012
Data ristampa
Autori Orsina Simona Pierini, Bruno Melotto
ISBN 8838761744
ean 9788838761744
Tipo Cartaceo
Collana Politecnica
Editore Maggioli Editore
Dimensione 21x24
  • Paga alla consegna senza costi aggiuntivi

Autori Orsina Simona Pierini, Bruno Melotto

Pagine 139
Data pubblicazione Ottobre 2012
Data ristampa
Autori Orsina Simona Pierini, Bruno Melotto
ISBN 8838761744
ean 9788838761744
Tipo Cartaceo
Collana Politecnica
Editore Maggioli Editore
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Primer, l'abecedario utilizzato nelle scuole primarie inglesi, è il titolo che Alison Smithson diede alla raccolta di saggi del Team X. Se l'edifcio pubblico e il suo carattere oggettuale hanno caratterizzato il recente lavoro delle archistar, è in realtà nel lavoro costante sulla residenza che le recenti esperienze europee hanno saputo declinare con ampio respiro un programma urbano concreto e ricco di signifcato. Riprendiamo dunque oggi questo titolo con l'intenzione di proporre una lettura critica della produzione architettonica residenziale recente.
La prima parte del volume affronta i caratteri dell'urbanità nel linguaggio dell'architettura della casa, con uno sguardo che cerca di metterne a fuoco gli strumenti interpretativi e progettuali. Le variazioni di scala, il ritorno alla scacchiera urbana, una certa disinvoltura tipologica, la ricerca dell'altezza giusta, ma anche le declinazioni della domesticità nella disposizione urbana e nei caratteri costruttivi, identifcati nella produzione contemporanea, diventano i ferri del mestiere per un lavoro di progetazione spesso ispirato, nonostante le apparenze, a un senso di continuità e a un uso concreto dell'esperienza storica.
La seconda parte del volume affronta invece la questione dal punto di vista dell'abitante, verifcando quanto la casa sia ancora il luogo deputato alla costruzione di una narrazione formale, sociale e personale signifcativa e quali siano in questo senso gli strumenti progettuali adeguati. Nella convinzione che esista una relazione tra le forme che l'abitare può assumere e i signifcati che sottende, viene indagata quella terra di confne, quel punto critico, in cui le due polarità di base su cui si fonda ogni idea di casa, home e house, si toccano, si sovrappongono, si mettono reciprocamente in crisi.
Il lavoro di ricerca si completa con la schedatura di 200 case studies, le planimetrie dei quali compongono l'Atlante Urbano della Residenza che conclude il volume. le schede complete, con disegni in scala ed immagini a colori, sono contenute nel cd allegato.
Bruno Melotto
Si laurea in Architettura nel 2002 e nel 2008 consegue il Titolo di Dottore di Ricerca in Architettura, Urbanistica e Conservazione dei Luoghi dell'Abitare e del Paesaggio presso il Politecnico di Milano, dove attualmente insegna Composizione Architettonica. Nel 2011 ha pubblicato Ars domestica. Rifessioni sugli spazi del quotidiano, in cui il tema dell'abitare è indagato in relazione all'arte contemporanea. Si occupa di traduzioni e curatele di testi di architettura, tra i quali: I. Ábalos, Il buon abitare. Pensare le case dela modernità (2009) e F. Espuelas, Madre Materia (2012). È stato visiting professor al CEPT di Ahmedabad. nel 2012, in questa stessa collana, ha pubblicato il volume di Balkrishna Doshi, Sangath. Indian architecture between tradition and modernity. Svolge la libera professione a Milano.
Orsina Simona Pierini
Ricercatrice in Composizione Architettonica e Urbana presso il Dipartimento di Progettazione dell'Architettura del Politecnico di Milano. Laureata a Milano nel 1989, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Composizione Architettonica a Venezia nel 1995, con la tesi Sula facciata, tra architetura e città, recentemente pubblicata. Negli anni universitari ha avuto occasione di lavorare presso lo studio di Gio Vercelloni, con cui ha pubblicato diversi libri su Milano e sull'iconografa urbana. Dopo i successivi anni nello studio di Giorgio Grassi, di cui ha ha curato un volume monografco nel 1995, si è trasferita nel 1998 a Barcellona, dove è iniziata la collaborazione con Carlos Martí e Pep Quetglas, concretizzata nella pubblicazione dei volumi su J.M. Sostres, dei testi su Coderch e dei più recenti Passaggio in Iberia e Alejandro de la Sota, dalla materia all'astrazione. Nell'ultimo anno ha inoltre approfondito con Bruno Reichlin gli strumenti critici per l'architettura, presso la EPFL. La sua attività di ricerca è fondata su un'idea della progettazione architettonica che interpreta l'architettura della città nella sua esperienza storica come materiale per il progetto contemporaneo. All'attività di ricerca ha sempre affancato l'attività di progettazione. www.taccuinourbano.net

Le forme della residenza nella città contemporanea

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