La misura della terra

 
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Autori Carlo Monti, Attilio Selvini

Pagine 190
Data pubblicazione Ottobre 2016
Data ristampa
Autori Carlo Monti, Attilio Selvini
ISBN 8891620125
ean 9788891620125
Tipo Cartaceo
Collana Politecnica
Editore Maggioli Editore
Dimensione 14x21
  • Spedizione in 48h
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Autori Carlo Monti, Attilio Selvini

Pagine 190
Data pubblicazione Ottobre 2016
Data ristampa
Autori Carlo Monti, Attilio Selvini
ISBN 8891620125
ean 9788891620125
Tipo Cartaceo
Collana Politecnica
Editore Maggioli Editore
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Cinque millenni sono trascorsi da quando gli uomini della Terra iniziarono a porsi le domande relative alla forma e all’estensione del suolo su cui vivevano, si muovevano, si confrontavano, cacciavano, e a quelle delle acque più o meno profonde su cui navigavano. Le domande natu- ralmente riguardavano anche il cielo, la cui natura era ancor più misteriosa di quella del suolo e delle acque, e che ricordava loro per molti versi l’altro elemento che conoscevano: il fuoco, quello che veniva dai fulmini e dal Sole. Ma le stelle per molto tempo vennero credute non fuoco di “soli” lontani, bensì lapislazzuli inchiodati sul cristallo della volta celeste. Le religioni, soprattutto quelle monoteistiche, queste ultime giunte più tardi nello scorrere della storia, contribuirono a falsare più o meno marcatamente le impressioni originarie dell’uomo primitivo. In particolare la religione cristiana che si radicò soprattutto nel “vecchio continente”, impedì qualunque ricerca della verità sulla Terra e sul Cosmo, che non fosse conforme alle “sacre scritture”. Lo fece testardamente, per quasi due millenni, purtroppo utilizzando mezzi coercitivi che andavano ben al di là del messaggio del Cristo, messaggio d’amore, di pietà e di perdono. Nel giro degli ultimi quattro secoli il coraggio, la volontà, l’intuizione, la saggezza, la capacità di un pugno di uomini, hanno svelato e “misurato” tutto (o quasi tutto) quanto riguarda non solo il nostro pianeta, ma anche parecchio di ciò che sta nel “sistema solare”. Molto deve essere ancora indagato e scoperto: la voglia di conoscere e di sapere dell’uomo, non conosce limiti. Questo scritto riassuntivo vuole ricordare, soprattutto ai giovani che si interessano di geomatica, il lungo percorso che ha portato oggi a vedere e misurare la Terra dal suo esterno, cioè dallo spazio. Una precisazione: abbiamo lasciato tutte le citazioni nelle lingue originali, senza tradurle per- ché crediamo che i Lettori non abbiano difficoltà a intendere il latino (lingua ufficiale della scienza per molti secoli, così come lo è tuttora per la religione cristiana) e anche inglese e francese. Quale eccezione, abbiamo creduto opportuno tradurre le citazioni in tedesco, lingua non così diffusa così come le due precedenti.

Attilio Selvini, ingegnere civile, per 51 anni mem- bro ordinario del “Verein Deutscher Ingenieure”. Chiamato nel 1990 come professore di elementi di fotogrammetria nella Facoltà di Architettura milanese, entrò del Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Ambientale e del Rilevamento, assumendo anche per breve tempo la funzione di membro della giunta. Qui concluse la carriera per limiti di età nel 1998, continuando l’attività didattica come professore a contratto di topografia e cartografia. È stato per oltre vent’anni membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Fotogrammetria e Topografia, SIFET, divenendone segretario (1983-1986), poi vice presidente (1991-1994) e infine presidente (1995-1998). È stato presidente di UNIGEO (Unione Imprese di Geomatica) e successivamente di “ANIAGEO”. Ha collaudato molte cartografie digitali a grande scala di comuni del milanese e del varesotto.È stato consulente dell’Unione Italiana Tiro a Segno (UITS) per i poligoni di tiro, nonché tiratore di interesse nazionale (maestro di carabina standard, carabina libera e fucile d’ordinanza). Fra le sue molte pubblicazioni (più di trecento, fra le quali oltre trenta libri) va notata la sua collabo- razione, con due capitoli sulla meccanica degli strumenti di misura e sulle armi portatili, ai due volumi “Storia della Meccanica” editi per conto della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Ingegneria Italiane.

Carlo Monti, Professore Ordinario al Politecnico di Milano, Dipartimento BEST - Politecnico di Milano Nell’aprile 1986 è chiamato a coprire la Cattedra di Topografia presso la Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano. Docente istituzionale al Politecnico ha coperto incarichi all’università di Brescia e allo IUAV di Venezia. È nel Collegio Docenti del Dottorato di Ricerca in Geodesia e Geomatica e tiene due corsi in detto dottorato. È responsabile Scientifico del Centro di Cartografia dell’ Istituto Universitario di Architettura (IUAV) di Venezia. È stato Direttore del Dipartimento IIAR dal 1996 al 2002. E stato Presidente della Società Italiana di Topografia e Fotogrammetria (SIFET) nel quadriennio 1991/94. È autore di 276 pubblicazioni scienti- fiche, fra cui alcuni libri, nel settore della Topografia teorica e pratica, del controllo geodetico delle grandi strutture, della fotogrammetria aerea e terrestre, del rilevamento delle architetture e dei monumenti, della cartografia a grande e grandissima scala, della epistemologia relativa al rilievo e alla misura.

 

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