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I ricorsi alla corte europea dei diritti dell'uomo

 
di Andrea Sirotti Gaudenzi
ISBN 8891666949
Data pubblicazione Giugno 2025
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Cartaceo
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Il volume, accompagnato da un FORMULARIO e da una completa disamina delle fonti, analizza nel dettaglio le modalità di presentazione dei RICORSI alla Corte europea dei diritti dell’uomo. L’opera esamina il funzionamento del Consiglio d’Europa e della Corte europea ed è aggiornata con le novità introdotte dalla riforma del Regolamento di procedura della Corte avvenuta nel corso del 2025. Completo di tutte le informazioni necessarie per la presentazione delle istanze, il testo si propone come uno strumento operativo che permette di impostare il ricorso alla Corte, al fine di vedere riconosciuta la piena tutela dei diritti dell’uomo contro le inefficienze presentate dai sistemi nazionali. Accurata è l’analisi della CASISTICA suddivisa per argomenti tra i quali: ESPROPRIAZIONE E VINCOLI PREORDINATI ALL’ESPROPRIAZIONE – ECCESSIVA LUNGHEZZA DEL PROCESSO – VITA PRIVATA E FAMILIARE – CONDIZIONE DEI DETENUTI – TUTELA DEI MIGRANTI – LIBERTÀ DI PENSIERO E LIBERTÀ RELIGIOSA.
Il FORMULARIO, in formato editabile e stampabile, la NORMATIVA EUROPEA ed il MASSIMARIO giurisprudenziale organizzato per argomento, sono disponibili online.

Andrea Sirotti Gaudenzi
Avvocato e docente universitario. Svolge attività di insegnamento presso vari Atenei e centri di formazione. È responsabile scientifico di alcuni enti, tra cui l’Istituto nazionale per la formazione continua di Roma. Direttore di collane e trattati giuridici, è autore di numerosi volumi, tra cui “Il nuovo diritto d’autore”, “Manuale pratico dei marchi e brevetti”, “Trattato operativo dei contratti d’impresa” e il “Codice della proprietà industriale”.
I suoi articoli vengono pubblicati da diverse testate e fa parte dei comitati scientifici di riviste ed enti.

FORMULARIO, NORMATIVA E MASSIMARIO
Al presente volume sono collegati contenuti online, ai quali si può accedere seguendo le indicazioni riportate sul talloncino interno.

I volumi della serie “I Prontuari giuridici” sono stati ideati per offrire agli operatori del diritto soluzioni “meditate” attraverso opere di agile consultazione. Caratterizzati da un taglio pratico, i volumi sono accompagnati da massime giurisprudenziali, contributi dottrinali, dettagliati formulari e appendici normative.

Pagine 610
Data pubblicazione Giugno 2025
ISBN 8891666949
ean 9788891666949
Tipologia prodotto Cartaceo
Collana I prontuari giuridici
Editore Maggioli Editore
Andrea Sirotti Gaudenzi

Principali abbreviazioni
Prefazione alla settima edizione
Prefazione alla sesta edizione
Prefazione alla quinta edizione
Prefazione alla quarta edizione
Prefazione alla terza edizione
Prefazione alla seconda edizione
Prefazione alla prima edizione

Introduzione

Capitolo I Il Consiglio d’Europa e la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali

1. Il Consiglio d’Europa
1.1. Le origini dell’istituto
1.2. Caratteri e composizione
1.3. Gli obiettivi
1.4. Gli organi
1.5. L’attività del Consiglio d’Europa
1.6. La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e sulla lotta alla violenza contro le donne e sulla violenza domestica
1.7. La Convenzione del Consiglio d’Europa sulle infrazioni coinvolgenti i beni culturali
1.8. L’intervento in materia di intelligenza artificiale
2. La Convenzione europea dei diritti dell’uomo e la nascita di un ordinamento a tutela dei diritti e delle libertà fondamentali
2.1. La Convenzione
2.2. Il diritto alla presentazione del ricorso
3. I Protocolli alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo
3.1. I Protocolli
3.2. L’undicesimo Protocollo e la nascita della “nuova” Corte
3.3. Il quattordicesimo Protocollo
3.4. Il quindicesimo Protocollo e il sedicesimo Protocollo
La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e la Convenzione europea dei diritti dell’uomo
4.1. L’evoluzione storica del concetto di tutela dei diritti umani
4.2. La Convenzione europea come naturale sviluppo della tutela dei princìpi sanciti dalla Dichiarazione

Capitolo II I diritti e le libertà fondamentali nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo

I diritti e le libertà
1.1. Cenni preliminari
1.2. L’opera interpretativa della Corte e lo sviluppo dei diritti fondamentali
L’elenco delle norme della Convenzione e dei Protocolli che disciplinano i diritti e le libertà fondamentali
2.1. Convenzione
2.2. Protocollo addizionale
2.3. Protocollo n. 4
2.4. Protocollo n. 6
2.5. Protocollo n. 7
2.6. Protocollo n. 12
2.7. Protocollo n. 13

Capitolo III La tutela dei diritti dell’uomo e l’Unione europea

L’Unione europea e la Convenzione europea dei diritti dell’uomo
1.1. Premessa
1.2. Il caso CFDT contro Comunità europee e Stati membri: un tentativo di sottoporre la Comunità europea alla giurisdizione della Corte europea dei diritti dell’uomo
1.3. Il caso M. & Company contro Repubblica Federale Tedesca: la Corte europea dei diritti dell’uomo si pronuncia sull’adeguamento degli ordinamenti nazionali alla normativa comunitaria
1.4. Il caso Cantoni contro Francia: la Corte esprime la propria competenza a censurare gli atti interni dei Paesi, anche se adottati in ottemperanza alla normativa comunitaria
1.5. I casi Matthews e Senator Lines: il consolidamento dell’orientamento espresso dalla Corte europea
1.6. Il caso Bosphorus Hava Yollari Turizm: l’enunciazione del principio della «tutela equivalente» dei diritti dell’uomo all’interno del diritto comunitario
La tutela dei diritti umani nell’Unione europea
2.1. Il riconoscimento dei diritti dell’uomo nell’ordinamento dell’Unione
2.2. La collaborazione tra Consiglio d’Europa e organi comunitari nella tutela dei diritti umani
2.3. Le innovazioni apportate dal Trattato di Amsterdam
La Corte di giustizia
3.1. Cenni preliminari sul ruolo della Corte di giustizia
3.2. Il riconoscimento di un nuovo ordinamento giuridico
3.3. Regolamenti, direttive e diretta applicabilità
3.4. Il recepimento dei princìpi espressi dalla Corte di giustizia nella giurisprudenza della Corte costituzionale italiana
3.5. Il concorso tra due apparati di garanzia: raffronti tra la Corte europea dei diritti dell’uomo e la Corte di giustizia dell’Unione europea
La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea
4.1. L’iniziativa
4.2. La “Commissione” di studio
4.3. Il testo
L’adesione dell’Unione al sistema della Convenzione europea
5.1. Il Trattato di Lisbona
5.2. La soluzione adottata dalla Corte di giustizia
5.3. L’interpretazione della Consulta
5.4. Le violazioni riscontrate dalla Corte europea per la mancata concessione del rinvio ai sensi dell’art. 267 TFUE da parte delle autorità giudiziarie nazionali (cenni)

Capitolo IV La Corte europea dei diritti dell’uomo
La Commissione e la Corte europea dei diritti dell’uomo nel sistema previgente
1.1. La presenza di due organi giurisdizionali
1.2. Competenze
1.3. La riforma
1.4. Il periodo transitorio
La “nuova” Corte europea dei diritti dell’uomo e le sue competenze
2.1. Il Protocollo n. 11
2.2. Competenza e funzioni della nuova Corte

Capitolo IV La Corte europea dei diritti dell’uomo
La struttura della Corte
3.1. I giudici della Corte
3.2. Giudice unico, Comitato, Camera e Grande Camera
La Corte europea dei diritti dell’uomo on line
4.1. I siti istituzionali
4.2. Le guide pratiche

Capitolo V Il ricorso individuale alla Corte europea dei diritti dell’uomo
I ricorsi previsti dalla Convenzione
1.1. Ricorsi interstatali e ricorsi individuali
1.2. Il ricorso individuale come tratto caratterizzante del sistema di “giustiziabilità” dei diritti umani in Europa
1.3. I soggetti legittimati a proporre ricorsi
1.4. La nozione di vittima
1.5. Le vittime dirette e indirette
La denuncia della violazione dei diritti dell’uomo
2.1. La presentazione di doglianze
2.2. Caratteri della denuncia
Il ricorso individuale
3.1. Premessa
3.2. L’esaurimento delle vie di ricorso interno e il «principio di sussidiarietà»
3.3. Schema del ricorso
La procedura
4.1. La composizione amichevole e l’istruttoria
4.2. La sentenza
4.3. Il riconoscimento dell’equa soddisfazione
4.4. Le sentenze della Corte e il riconoscimento del “danno punitivo”
4.5. Il procedimento di revisione della sentenza e la rettifica degli errori materiali
4.6. L’ammissione al gratuito patrocinio
L’equa riparazione
5.1. Premesse
5.2. Spese
Il Regolamento della Corte: aspetti operativi
6.1. Premesse
6.2. Brevi cenni su organizzazione e funzionamento della Corte
6.3. Le disposizioni processuali
6.4. Le sentenze della Corte
6.5. Pareri consultivi e procedure ai sensi dell’art. 46 della Convenzione
6.6. Disposizioni in tema di gratuito patrocinio

Capitolo VI L’Italia e la Convenzione europea dei diritti dell’uomo

I ricorsi individuali contro l’Italia
1.1. Cenni storici
1.2. Le prime sentenze emesse contro il nostro Paese
1.3. Gli influssi della Corte sulla giurisprudenza italiana
1.4. L’occupazione acquisitiva nella giurisprudenza della Corte di Strasburgo
1.5. La diretta applicazione dei princìpi espressi dalla Convenzione: le decisioni della Corte costituzionale del 2007
1.6. Un diverso indirizzo della Consulta
1.7. Le norme della Convenzione come criterio ermeneutico
1.8. La revisione «europea»
1.9. L’istituto previsto dall’art. 628-bis c.p.p.
1.10. La revocazione dei giudicati civili per contrarietà alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo
L’eccessiva durata dei processi italiani nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo
2.1. La violazione dell’art. 6, par. 1 della Convenzione nel processo civile
2.2. Il processo penale
2.3. Il processo amministrativo
2.4. Il processo del lavoro
2.5. L’esecuzione degli sfratti
2.6. L’eccessiva lunghezza delle procedure fallimentari
2.7. La fase esecutiva
2.8. La violazione dell’art. 6 della Convenzione e i contenziosi davanti alla Corte dei Conti in materia pensionistica
La violazione del principio del “termine ragionevole” dei processi nazionali e il “caso Italia”
3.1. Premessa
3.2. Il controllo esercitato dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa
3.3. La proposta di utilizzare l’Information Technology come strumento di soluzione del problema
3.4. L’introduzione della mediazione obbligatoria come rimedio all’eccessivo carico dei procedimenti pendenti sulla base degli indirizzi offerti da Consiglio d’Europa e Unione europea
L’evoluzione degli strumenti normativi nazionali
4.1. La c.d. «legge Pinto»
4.2. I rimedi preventivi: la condizione di ammissibilità per la richiesta di equa riparazione
4.3. Gli interventi della Consulta sull’istanza di accelerazione
4.4. L’accertamento della violazione
4.5. Le esclusioni
4.6. La misura dell’equa riparazione
4.7. La presentazione del ricorso alla Corte d’appello
4.8. Il procedimento: competenza e introduzione del giudizio
4.9. Il decreto di accoglimento della domanda
4.10. L’opposizione e il ricorso per Cassazione
4.11. La sanzione processuale per l’inammissibilità o l’infondatezza della domanda
4.12. L’iniziale previsione del regime transitorio
4.13. Le prime applicazioni giurisprudenziali: per un’analisi storica “critica”
4.14. Le regole interpretative offerte dall’orientamento giurisprudenziale consolidato
Il ruolo della Convenzione e della Corte europea nei più recenti sviluppi
5.1. Introduzione
5.2. Le letture offerte dalla Consulta

Capitolo VII L’eccessiva durata dei processi: soluzioni nazionali e indicazioni della Corte europea

La «costituzionalizzazione» dei princìpi del «giusto processo» e della «ragionevole durata» e la legge n. 89/2001: sviluppo delle interpretazioni giurisprudenziali
1.1. Premesse
1.2. Rapporti tra il sistema della Convenzione europea e la «legge Pinto»
1.3. Segue: la «simmetria» tra la norma nazionale e i princìpi della Convenzione
1.4. I dubbi della Corte costituzionale e della Suprema Corte
1.5. La sentenza della Corte europea come «giudicato sostanziale»
La «legge Pinto» e il sistema nazionale
2.1. Prolegomeni
2.2. Limiti all’applicazione dell’art. 6 della Convenzione nell’interpretazione della giurisprudenza nazionale
2.3. Efficacia dello strumento nazionale alla luce della giurisprudenza della Corte europea
Il ricorso
3.1. Cenni introduttivi
3.2. La legittimazione attiva
3.3. Questioni legate alla competenza territoriale della Corte d’appello
3.4. Aspetti processuali: il termine entro cui emettere il decreto
3.5. L’impugnazione in Cassazione
L’irragionevole durata del processo
4.1. Criteri per individuare l’eccessiva lunghezza del processo
4.2. La complessità del caso
4.3. L’oggetto del procedimento
4.4. Il comportamento delle parti
4.5. La condotta delle autorità nazionali
4.6. Il dies a quo: problemi interpretativi
L’equa riparazione
5.1. Natura della misura della «riparazione» e aspetti critici della responsabilità dello Stato
5.2. I criteri indicati dalla legge per la quantificazione della «riparazione»
5.3. Le prime indicazioni espresse dalla giurisprudenza: il criterio della «posta in gioco»
5.4. Gli indirizzi della Suprema Corte
5.5. L’ampiezza della riparazione: il danno non patrimoniale
5.6. L’orientamento della Cassazione prima della riforma del 2015
5.7. La soluzione offerta dalla Corte europea (cenni)
5.8. La misura dell’indennizzo nella riforma del 2015
5.9. Le spese legali
5.10. La liquidazione degli indennizzi
5.11. L’esecuzione del provvedimento
5.12. La possibilità di ricorrere alla Corte europea dopo l’esaurimento delle “vie interne”
La responsabilità amministrativo-contabile
6.1. Premesse
6.2. L’avvio del giudizio
6.3. Le responsabilità: confini operativi

Capitolo VIII Il rispetto della proprietà nelle decisioni della Corte europea

La tutela della proprietà personale
1.1. Prolegomeni
1.2. La nozione di «proprietà» e di «beni»
1.3. La nozione di «giusto equilibrio»
1.4. La pubblica utilità
1.5. Il rispetto del diritto interno
1.6. Il rispetto del diritto internazionale
1.7. La riparazione
La privazione del bene
2.1. L’espropriazione
2.2. Segue: il valore del bene
2.3. Impatti della giurisprudenza di Strasburgo sulla disciplina nazionale
2.4. La confisca
L’occupazione acquisitiva
3.1. Premesse
3.2. Il caso Zubani
3.3. Il caso Belvedere
3.4. Il caso Carbonara e Ventura
3.5. Il caso Ippoliti
3.6. Il caso Gallisay
3.7. La determinazione dell’indennizzo nella giurisprudenza della Corte
3.8. Sviluppi normativi
Altre «compressioni» del diritto di proprietà
4.1. La reiterazione di vincoli urbanistici
4.2. Il caso Scordino
4.3. Il caso Terrazzi
4.4. Il caso Rossitto
4.5. Il caso Maioli
4.6. Altri limiti all’utilizzo del bene
Aspetti processuali
5.1. Il rispetto del termine previsto dall’art. 35 della Convenzione
5.2. Il mancato esaurimento delle vie interne di ricorso
Violazioni dell’art. 1 del Protocollo addizionale e «danno erariale»
6.1. Inquadramento del problema
6.2. Termini di prescrizione

Capitolo IX La condizione dei detenuti nella giurisprudenza della Corte europea

L’applicazione dei precetti della Convenzione europea in ambito penitenziario
1.1. La proibizione della tortura e delle pene o dei trattamenti inumani e degradanti
1.2. La Convenzione europea per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti
1.3. I maltrattamenti nelle carceri
1.4. Il rispetto della dignità umana all’interno delle carceri
1.5. Il sovraffollamento nelle carceri
1.6. L’assistenza medica al detenuto
1.7. Continua. I criteri indicati dalla Corte
Le decisioni della Corte nei confronti dell’Italia
2.1. Premesse
2.2. I controlli sulla corrispondenza: la violazione dell’art. 8 della Convenzione
2.3. Il regime del «carcere duro» nell’analisi del caso Provenzano
2.4. Il caso Morabito
Il sovraffollamento delle carceri italiane nella giurisprudenza della Corte europea
3.1. Premesse
3.2. Il caso Sulejmanovic
3.3. Il caso Enea
3.4. Il caso Cara-Damiani e il caso Scoppola
3.5. Il caso Torreggiani
L’intervento normativo
4.1. La riforma dell’ordinamento penitenziario
4.2. Considerazioni della Corte in merito all’intervento normativo
4.3. Gli ultimi interventi della Consulta

Capitolo X La tutela dei diritti umani dei migranti in Italia

Premesse
1.1. L’attività del Consiglio d’Europa
1.2. Il controllo dello Stato sui flussi migratori
1.3. Le espulsioni
1.4. Il respingimento alle frontiere
La giurisprudenza della Corte europea
2.1. Premesse
2.2. La situazione italiana: il caso Saadi
2.3. Le numerose condanne della Corte europea nei confronti dell’Italia
2.4. La sentenza della Corte europea sulle espulsioni collettive del 30 marzo 2023

Capitolo XI Libertà di pensiero, di coscienza e di religione e libertà di espressione: le basi della società democratica

La libertà di pensiero, di coscienza e di religione
1.1. L’art. 9 della Convenzione
1.2. La libertà di religione
1.3. Il caso Lautsi: l’esposizione del crocifisso nelle scuole pubbliche
1.4. Il caso Sessa
1.5. La giurisprudenza della Corte dedicata al divieto del velo islamico a scuola
1.6. Il caso Pindo Mulla: il rifiuto dell’emotrasfusione da parte dei Testimoni di Geova
La libertà di espressione
2.1. Premesse
2.2. Le considerazioni espresse dalla Corte
2.3. Il caso Belpietro: i limiti delle disposizioni nazionali in tema di direzione degli organi di stampa
2.4. Il caso Ricci: il bilanciamento degli «interessi in gioco»
2.5. Il caso Sallusti
2.6. Oblio, cancellazione dei dati e libertà di informazione
2.7. Nuovi sviluppi giurisprudenziali: verso una libertà di espressione senza freni?
2.8. Il ruolo dei provvedimenti della Corte sull’ordinamento nazionale

Formulario
Formulario di ricorso
Richiesta di autorizzazione a far uso della lingua italiana ai sensi dell’art. 34, par. 3 del Regolamento
Richiesta di autorizzazione ad assumere personalmente la difesa dei propri interessi senza l’assistenza di un avvocato ai sensi dell’art. 36, par. 3 del Regolamento
Istanza da presentare nel caso di composizione amichevole della vertenza
Istanza di riunione ai sensi dell’art. 42 del Regolamento della Corte
Istanza di assunzione di mezzi di prova
Istanza di rinvio alla Grande Camera
Convenzione europea dei diritti dell’uomo e Regolamento della Corte
Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali
Il Regolamento e le disposizioni processuali
Massimario dei provvedimenti della Corte europea dei diritti dell’uomo
Bene (nozione di)
Confisca
Contraddittorio (principio del)
Difesa (diritto alla)
Massimario dei provvedimenti della Corte europea dei diritti dell’uomo
Diritto nazionale (analisi del)
Discriminazione
Eccessiva lunghezza del processo
Esaurimento delle vie di ricorso interne
Espropriazione e vincoli preordinati all’espropriazione
Espulsione di stranieri
Giusto processo
Istruzione (diritto all’)
Libertà di espressione
Libertà religiosa
Licenziamento illegittimo
Ne bis in idem
Nullum crimen sine lege
Privazione della libertà personale
Prova nel processo penale
Termine per la proposizione del ricorso
Tortura, pene o trattamenti inumani e degradanti
Vita privata e familiare
La Corte europea dei diritti dell’uomo: domande ricorrenti

Bibliografia
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