Il mediatore interculturale professionista

Competenze e ruoli di una professione emergente
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Disponibile

Autori Guido Lazzarini, Roberta Maccario, Ana Ciuban, Blenti Shehaj

Pagine 204
Data pubblicazione Maggio 2023
Data ristampa
ISBN 8891665669
ean 9788891665669
Tipo Cartaceo
Sottotitolo Competenze e ruoli di una professione emergente
Collana Sociale & Sanità
Editore Maggioli Editore
Dimensione 17x24
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Autori Guido Lazzarini, Roberta Maccario, Ana Ciuban, Blenti Shehaj

Pagine 204
Data pubblicazione Maggio 2023
Data ristampa
ISBN 8891665669
ean 9788891665669
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Sottotitolo Competenze e ruoli di una professione emergente
Collana Sociale & Sanità
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Nella convivenza tra culture, l’interazione quotidiana rappresenta un elemento di accelerazione del processo di integrazione (in scuole, ambienti di lavoro, ospedali, ecc.), un’interazione – però – non semplice né accessibile a tutti nello stesso modo.

Le immagini di facile convivenza contrastano con realtà molto più complicate: la fragilità dei ragazzi che non possono essere supportati dalle famiglie e abbandonano la scuola, la frustrazione e il disagio causati dalla complessa burocrazia italiana, fino alla mancata fruizione di servizi necessari.

Chi proviene da culture lontane è combattuto tra la tradizione che vorrebbe conservare e la realtà esterna, e questo a volte si traduce in chiusure tribali, causando scontri generazionali ed etnici e comportamenti illeciti come matrimoni precoci e combinati, infibulazione, ban- de giovanili etniche, ecc.

Una lettura circonstanziata della realtà evidenzia la necessità della mediazione professionale operata da persone formate, capaci e competenti nell’accompagnamento all’inclusione.

Ad oggi, purtroppo, il percorso formativo del mediatore interculturale (MI) avviene a livello delle singole regioni, nell’arco di un anno, ma la ricerca qui presentata dimostra l’esigenza di un percorso a livello universitario.

Il volume consta di due parti. Nella prima si tratta il tema della mediazione interculturale e del ruolo del MI nell’affrontare i problemi dell’inclusione sociale, a partire dall’analisi dei risultati dell’indagine sociologica qualitativa svolta.

Seguono capitoli teorici che descrivono le specificità e i contenuti della professione del MI. La seconda parte propone esperienze di mediazione interculturale, in interazione con altri professionisti, vissute da MI provenienti da: Albania, Brasile, Cina, Nigeria, Romania, Perù.

Guido Lazzarini
Professore di Sociologia presso l’Università degli Studi di Torino. Presidente Onorario dell’Associazione culturale InCreaSe. Tra i suoi ambiti di studio e ricerca si occupa di mediazione interculturale.

Roberta Maccario
Da oltre vent’anni si interessa al tema della migrazione e dell’integrazione; ha ricoperto vari incarichi in contesti internazionali e multiculturali. Collabora alla didattica nel Corso di Laurea per infermieri dell’Università degli Studi di Torino.

Ana Ciuban
Vicepresidente dell’Associazione AMMI. Trainer in Mediazione Interculturale in Italia e a livello internazionale a favore dei MI, operatori e realtà impegnate nell’accoglienza e inclusione delle persone migranti. Project Designer in Migrazione & Cooperazione allo Sviluppo. Tender Manager per diversi donatori internazionali.

Blenti Shehaj
Presidente dell’Associazione AMMI, formatore interculturale ed educatore professionale. Progettista sociale e promotore di processi di emancipazione e sviluppo della figura professionale dei MI.

Introduzione, di Fabrizio Floris

Parte prima
L’identità professionale del mediatore interculturale
Sezione prima
1. Interculturalità: una categoria ambigua da definire
Marcella Delle Donne
1.1. Etnocentrismo
1.2. “Cittadinanza” nella concezione occidentale
1.3. Gruppo etnico
1.4. Nazione ed etnicità
1.5. La lingua nazionale nella costruzione dell’identità collettiva
1.6. Il razzismo differenzialista
1.7. Stereotipi e pregiudizi etnici
1.8. La “ragione” dei pregiudizi
1.9. Durkheim: la teoria dei “fatti sociali” nell’esperienza della vita quotidiana
1.10. Italia: carenze di una governance nazionale in materia di immigrazione
1.11. Il mediatore interculturale: difficoltà di una professione non istituzionale
2. Interculturalità: un processo complicato, ma necessario per aprirsi ad un cosmopolitismo rispettoso
Guido Lazzarini
2.1. Una consapevolezza che si fa realtà
2.2. Conversare tra persone di culture diverse
2.3. Rivisitazione della teoria dell’interculturalità
3. L’esperienza dei mediatori in Italia tra obiettivi raggiunti e problemi aperti
Donatella Giunti, Blenti Shehaj
3.1. Come e dove si formano i mediatori interculturali?
3.2. Formazione professionale e corsi universitari
4. La professione del mediatore vista dai mediatori stessi. Una ricerca sociologica qualitativa
Guido Lazzarini, Roberta Maccario, Antonella Forte
4.1. Il problema
4.2. Nota metodologica
4.3. Il mediatore interculturale tra esperienza della propria identità e conoscenza della cultura ‘altra’
4.4. La mediazione interculturale favorisce l’inclusione sociale
4.5. La posizione del MI nell’équipe interdisciplinare
4.6. Consapevolezza di sé e del proprio ruolo sociale
Allegato 1. Traccia per interviste in profondità
Allegato 2. Focus group sulle soft skills
5. La figura del mediatore interculturale in Europa
Antonello Scialdone
5.1. Una costante, due modelli?
5.2. Evidenze dagli Stati UE: esperienze pionieristiche e peculiarità nazionali
5.3. Guardando l’arcipelago
Sezione seconda
1. Contenuti strutturali della professione
Franco Cirio
1.1. Dai mestieri alle professioni
1.2. Regolamentazione giuridica
1.3. Nuovi riconoscimenti seppure all’insegna della frammentarietà
1.4. Il professionista della mediazione interculturale
2. Componenti della professione: specificità della professione del mediatore
Guido Lazzarini
2.1. Premessa
2.2. Competenze primarie
2.2.1. Saper decodificare la domanda dell’utente
2.2.2. Conoscere le relazioni strutturali tra identità della persona e orientamenti valoriali della propria cultura
2.2.3. Conoscere gli orientamenti valoriali della cultura altra
2.3. Competenze di accompagnamento
2.3.1. Avere un comportamento empatico
2.3.2. Agire secondo principi etici
2.3.3. Avere competenze elevate nel settore in cui si opera
3. Il mediatore interculturale tra conoscenze, competenze, attività e obiettivi
Ana Ciuban
3.1. Le conoscenze del mediatore interculturale
3.2. Le competenze del mediatore interculturale
3.3. Le attività del mediatore interculturale
3.4. Gli obiettivi dell’azione del mediatore interculturale.
3.5. Il mediatore interculturale e il delicato processo dell’analisi dei bisogni
3.6. L’osservazione del mediatore interculturale come metodo di ricerca per l’individuazione dei bisogni
4. Il mediatore del futuro: una figura chiave nella progettualità sul territorio con le istituzioni
Blenti Shehaj
4.1. All’interno dell’équipe multidisciplinare
4.2. La forza del gruppo
4.3. Valutare l’intervento
4.4. Essere al passo con i tempi

Parte seconda
I professionisti della mediazione interculturale. Esperienze
Un ponte tra culture
Esohe Aghatise
Potenzialità, caratteristiche e confini dell’intervento del mediatore interculturale nel lavoro con gli immigrati
Lahcen Aalla
Il mediatore interculturale, un agente di inter-sviluppo tra il patrimonio dell’ecosistema locale nel Paese di origine e l’identità acquisita nell’Occidente
Ana Ciuban
La mediazione interculturale per bambini diversamente abili
Sabina Darova
Come un albero trapiantato
Gu Ailian
Mediare tra il percorso di migrazione e identità di genere
Márcia Beatriz Hadad
La mediazione interculturale: profilo di una professione emergente
Walter Marin
La collaborazione infermiere e mediatore interculturale in sanità
Franco Cirio, Erica Valentino, Acberet Menghisteab

Bibliografie

Gli Autori

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