La presa in carico del cittadino da parte del servizio sanitario regionale
di Carlo Bottari, Marcella Gola (a cura di)
L’intervento pubblico finalizzato alla tutela della salute annovera l’introduzione di una nuova prospettiva per l’esercizio dei servizi sanitari, consistente nella cosiddetta ‘presa in carico’ del paziente.
Questo approccio soddisfa il primo presupposto per il funzionamento del sistema stesso, a partire dalla garanzia di un adeguato trattamento delle informazioni necessarie per una gestione più completa e adeguata del singolo caso, per giungere all’integrazione e al coordinamento delle prestazioni offerte, rese più accessibili al paziente.
Quest’ultimo si considera infatti sempre più da sollevare da difficoltà che ostacolino la migliore qualità della vita, fine ultimo del servizio pubblico del quale il destinatario diventa esso stesso componente essenziale.
Il nuovo, più completo, assetto della sanità su base regionale contribuisce inoltre a soddisfare una delle esigenze principali per la sua efficacia, quello della continuità.
Si parte quindi dal controllo primario, inteso come tutela costante del paziente, che vede impegnato in primis il medico di base e che corrisponde inoltre al necessario presupposto, anche culturale, per la prevenzione e per la conservazione del più ampio grado di autonomia e autosufficienza possibile.
Nella gestione del paziente il medico di base assume inoltre, a livello organizzativo, una funzione assimilabile a quella del responsabile del procedimento nell’esercizio della funzione amministrativa.
Il modello a rete così configurato riesce ad assicurare il collegamento tra professionisti delle prestazioni specialistiche, secondo uno schema sempre più da intendere integrato con la fornitura di ulteriori servizi legati alle nuove richieste degli utenti, nel tempo variate per tipologia e qualità anche in relazione a fattori oggettivi come, ad esempio, l’invecchiamento della popolazione.
La prospettiva che prefigura nel prossimo futuro il calo delle risorse finanziarie destinate alla sanità pubblica rende ancora più prezioso ogni intervento destinato a migliorare l’efficienza del sistema esistente e ogni miglioramento organizzativo dal quale la completezza del servizio possa corrispondere al meglio alle aspettative dei suoi destinatari.
È quindi di grande importanza, oltre che di interesse, un’occasione di confronto tra le soluzioni adottate a livello regionale.
Carlo Bottari
Ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico nell’Università di Bologna, insegna Diritto costituzionale e Diritto sanitario nella facoltà di Giurisprudenza. Ha dedicato alcune monografie alla sanità pubblica e collabora alla organizzazione e allo svolgimento di diversi master in Diritto e Management sanitario.
Marcella Gola
Ordinario di Diritto amministrativo nell’Università di Bologna. Ha dedicato alcune monografie alla sanità pubblica e dirige il master in Diritto ed amministrazione della sanità.
Con scritti di
Maria Carmen Agnello • Carlo Bottari • Paolo De Angelis • Luca Dimasi • Paco D’Onofrio • Fosco Foglietta • Marcella Gola • Federico Laus • Boris Vitiello
Pagine | 120 |
Data pubblicazione | Dicembre 2019 |
Data ristampa | |
Autori | Carlo Bottari, Marcella Gola (a cura di) |
ISBN | 8891639479 |
ean | 9788891639479 |
Tipologia prodotto | Cartaceo |
Collana | Quaderni di Sanità pubblica |
Editore | Maggioli Editore |
Dimensione | 17x24 |
Presentazione di Marcella Gola
Introduzione: La “presa in carico” del cittadino da parte del SSR di Fosco Foglietta
Capitolo 1 – La presa in carico del paziente nelle Regioni del meridione di Maria Carmen Agnello
1. I profili generali della presa in carico: le prestazioni socio sanitarie e la spesa sanitaria
1.1. Il contesto sociale e sanitario: il target assistenziale e le criticità della presa in carico tra nord e sud
1.2. L’evoluzione normativa: l’impatto del federalismo sanitario nell’erogazione di servizi sanitari
2. L’evoluzione organizzativa da una medicina di attesa ad una medicina di iniziativa: prospettive e strategie
2.1. I percorsi verso modelli di protezione sociale integrata
3. Gli strumenti programmatori e le misure attuative: il Piano nazionale della cronicità e i Piani attuativi regionali
3.1. I percorsi attuativi: i Piani sanitari e le misure regionali
3.2. Gli strumenti di Community care: verso una medicina di prossimità
4. I modelli organizzativi virtuosi: sistemi regionali a confronto
4.1. I modelli regionali virtuosi: Emilia-Romagna e Lombardia
4.2. Le best practices delle Regioni meridionali
5. Conclusioni: come gestire il cambiamento
Riferimenti bibliografici
Capitolo 2 – Le Case della salute nell’organizzazione emiliano-romagnola di Paolo De Angelis
1. Premessa
2. La realtà emiliano-romagnola
3. Conclusioni
4. Alcuni dati statistici
Capitolo 3 – La presa in carico nel sistema sanitario lombardo di Federico Laus
1. La presa in carico: premessa
2. La legge regionale n. 33/2009, così come modificata dalla legge regionale n. 23/2015
3. Osservazioni sull’attuazione della presa in carico
Capitolo 4 – Il sistema sanitario della Regione Veneto di Luca Dimasi
1. La sanità regionalizzata
1.1. Segue: i modelli di governance regionali
2. Il sistema sanitario veneto: un’analisi ragionata
2.1. Segue: l’Azienda Zero
3. Per concludere
Capitolo 5 – La presa in carico nei trattamenti di fine vita: la l.r. Marche n. 7/2019 di Paco D’Onofrio
1. La legge regionale n. 7/2019
2. La rete regionale per le cure palliative
Capitolo 6 – I professionisti sanitari nella presa in carico del paziente di Boris Vitiello
1. La presa in carico come regola immanente al sistema sanitario
2. Il diritto al consenso informato del paziente e il momento della presa in carico
3. La presa in carico tra nozione di “contatto sociale” e responsabilità degli esercenti le professioni sanitarie
Conclusioni di Carlo Bottari
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