La fiscalità del Food and Beverage
di a cura di Francesco Crovato
La proposta di questo libro, e più in generale di questa collana, è esaminare la fiscalità per settori d’impresa.
È un po’ il contrario di quanto accade nella legislazione dove non solo sono in larga parte trascurate le peculiarità dei singoli settori ma addirittura si fanno coesistere la grande industria, gli intermediari finanziari, le catene di distribuzione e le linee aeree con piccoli artigiani e commercianti al dettaglio.
Anche se questa coesistenza è attenuata dalla possibilità di usufruire di “regimi speciali” per la determinazione del reddito delle imprese minori, l’appiattimento di fenomeni diversi all’interno del reddito d’impresa è alla radice di numerosi fraintendimenti e disorientamenti, operativi e concettuali, nella vita quotidiana del diritto tributario.
Se nella categoria dell’impresa “fiscale” troviamo di tutto, un libro che voglia contribuire all’arricchimento del dibattito e all’approfondimento non può dunque essere dedicato tout court al reddito d’impresa, ma deve dirigersi a una di quelle fiscalità d’impresa che coesistono nel nostro ordinamento giuridico.
D’altro canto sempre più spesso, nella realtà professionale quotidiana, il responsabile fiscale o il consulente di una certa azienda sono maggiormente interessati a conoscere i comportamenti delle aziende operanti nello stesso settore che non le linee interpretative sviluppate con riferimento a macro temi non sempre calzanti con le problematiche di tutti i giorni.
Questo testo, e questa collana, propongono allora un nuovo approccio: parlano la lingua delle problematiche quotidiane e si confrontano veramente con l’agenda degli operatori del settore.
Si rivolgono a lettori che non cercano semplicemente soluzioni preconfezionate e parafrasi di articoli di legge, bensì spunti da valutare per individuare e sostenere soluzioni equilibrate su temi che, talvolta, non solo non trovano risposte soddisfacenti ma neppure vengono affrontati.
Di qui l’idea di ripartire dalla fiscalità d’impresa vista nell’ottica dei singoli settori da cui possono scaturire riflessioni organiche per tutte le imprese di una certa dimensione, facilmente individuabili scorrendo l’indice e l’apparato di postille che accompagnano il testo.
Il terzo volume della collana, dedicato al settore del Food and Beverage, mette in evidenza le interrelazioni sempre più accentuate tra le varie fasi della filiera agroalimentare (agricoltura, industria alimentare e grande distribuzione) con una visione allargata e integrata, utile per dare uno sguardo di sistema alla fiscalità del comparto.
Francesco Crovato
È Professore ordinario di diritto tributario presso il Dipartimento Economia e Management dell’Università degli Studi di Ferrara e Of Counsel dello Studio Legale Tributario EY. È autore di 8 volumi su vari aspetti del diritto tributario, nonché di numerosi articoli, note e capitoli di libro. È direttore scientifico della Rivista Telematica di Diritto Tributario.
Contributi di
Maria Antonietta Biscozzi - David Ceccarelli - Enrico Ceriana - Cristina Barbara Chiari - Francesco Crovato - Andrea Daglio - Anna Paola Deiana - Francesco Leone - Francesco Licenziato - Valeria Mangano - Cristiano Margheri Anselmo Martellotta - Chiara Giorgia Monga - Matteo Piva - Niccolò Puosi - Federico Susini - Marco Vento - Giuliano Zanchi
Un approccio integrato alle varie fasi della filiera agroalimentare (produzione agricola, industria alimentare e grande distribuzione)
Pagine | 514 |
Data pubblicazione | Maggio 2021 |
Data ristampa | |
Autori | a cura di Francesco Crovato |
ISBN | 8891649966 |
ean | 9788891649966 |
Tipologia prodotto | Cartaceo |
Collana | Professionisti & Imprese |
Editore | Maggioli Editore |
Dimensione | 17x24 |
Perché una collana sulla fiscalità dei settori d’impresa? (di Francesco Crovato e Marco Magenta)
Parte I della filiera LA PRODUZIONE AGRICOLA
Capitolo 1 La tassazione della produzione agricola: aspetti strutturali
1.1 La filiera agroalimentare: produzione agricola, industria e distribuzione alimentare
1.2 Geografia della produzione agricola in Italia: un quadro molto variegato
1.3 Le caratteristiche rilevanti per la tassazione del settore: visibilità delle attività agricole, tendenziale “marginalità” economica, stabilità delle caratteristiche dell’attività, ecc.
1.4 I collaudati meccanismi di tassazione catastale del reddito in agricoltura e la progressiva estensione dei criteri forfettari a scapito di quelli analitici
1.5 La possibilità di determinazione documentale-contabile degli imponibili per le aziende agricole di maggiore dimensione: sua altalenante considerazione per la tassazione
1.6 I confini oggettivi della tassazione catastale dell’impresa agricola: il carattere comunque “agrario” della coltivazione e delle attività tipiche
1.6.1 La tassazione catastale maggiorata in caso di sfruttamento intensivo (produzione di vegetali e allevamento)
1.7 I criteri per le attività agricole “connesse” alla coltivazione del fondo (manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e alienazione dei prodotti agricoli)
1.8 La tassazione catastale dell’impresa agricola e i suoi confini soggettivi: da imprese individuali e società semplici fino alle società commerciali non azionarie
1.8.1 Il regime opzionale connesso alla forma giuridica per l’accesso al regime catastale come scelta di politica tributaria
1.8.2 Trasformazione da S.p.a. a S.r.l. agricola: un interpello dell’Agenzia delle Entrate e un ragionamento erroneo
1.8.2.1 Un riflesso più generale: scelto un assetto giuridico iniziale, questo non è più modificabile se si passa a un regime fiscalmente più favorevole?
1.9 Semplificazione e sostegno a un settore economicamente marginale: motivi validi per un catasto esteso all’intero comparto agricolo?
1.9.1 Una zona franca nella tassazione a costi e ricavi delle imprese: l’utilizzo delle basi imponibili per incentivare in modo selettivo settori economici specifici
1.10 Criticità anche sotto il profilo del principio di eguaglianza e di coerenza di trattamento
1.11 La possibilità di generare asimmetrie tra regimi analitici e forfettari
1.11.1 La trasmissione di costi e IVA detraibile a società “non agricole” (imprese di trasformazione alimentare, della grande distribuzione, grossisti)
1.12 Intenti agevolativi non dichiarati per un intero comparto e profili comunitari
1.13 Prospettive nella tassazione del comparto agricolo tra esigenze tecniche e scelte politiche
1.14 L’importanza delle caratteristiche organizzative e dimensionali rispetto all’affinità di prodotto nella tassazione dei settori di attività (in particolare di quello agricolo)
Bibliografia
Capitolo 2 La rilevanza fiscale (catastale o analitica) dei flussi reddituali delle imprese agricole
2.1 Questioni connesse alla tassazione catastale nel reddito d’impresa: un concetto strutturale per risolvere problemi settoriali
2.2 Il criterio per circoscrivere gli elementi reddituali assorbiti dalla catastizzazione
2.2.1 Alcuni esempi (costruzioni esistenti sul terreno, contributi, cessione di diritti agli aiuti, affitti di beni, plusvalenze e minusvalenze da cessione di terreni agricoli, ecc.)
2.3 Il principio dell’assorbimento per le società commerciali agricole e la regola particolare per gli immobili
2.3.1 Interessi passivi, reddito corrente dell’immobile e del terreno e plusvalenze future
2.4 Le operazioni straordinarie sull’azienda agricola
2.5 Questioni relative alla tassazione analitica: inquadramento e limitato perimetro soggettivo di applicazione
Bibliografia
Capitolo 3 I riflessi dei principi contabili nella determinazione della base imponibile delle imprese agrarie
3.1 Il ruolo dei principi contabili nelle imprese agrarie
3.2 L’approccio dei principi contabili internazionali: lo IAS 41
3.2.1 La necessità di un principio contabile per l’agricoltura
3.2.2 Le definizioni fornite dallo IAS 41: attività agricole, attività biologiche e prodotti agricoli
3.2.3 I criteri di valutazione secondo i principi contabili internazionali
3.2.4 Le implicazioni fiscali dello IAS 41
3.2.5 Le piante fruttifere
Capitolo 4 La disponibilità dei terreni agricoli per l’esercizio dell’attività: terreni in proprietà, leasing e affitto di fondo rustico
4.1 La disponibilità di terreni agricoli come fattore produttivo determinante
4.2 Un tema concettualmente stimolante: l’ammortamento dei terreni, in particolare agricoli, utilizzati per la coltivazione e la viticoltura
4.3 L’obiezione di fondo all’ammortizzabilità dei terreni, in particolare agricoli, come beni non suscettibili di deperimento
4.4 Una cornice di riferimento per inquadrare le diverse situazioni
4.5 I terreni agricoli con colture di pregio alla luce delle categorie di analisi proposte
4.6 Una diversa modalità di acquisizione dei terreni (il leasing): una posizione poco convincente e dagli esiti distorsivi
4.7 I contratti agrari e, in particolare, il regime fiscale dell’affitto di fondo rustico: le asimmetrie tra proprietario e affittuario
4.7.1 L’indennità per miglioramenti
• Bibliografia
Capitolo 5 I beni immateriali nella produzione agricola (nuove varietà vegetali, marchi di origine e indicazioni geografiche)
5.1 Le nuove varietà vegetali
5.2 Le caratteristiche generali dei marchi di origine e delle indicazioni geografiche dei prodotti alimentari
5.2.1 La disciplina europea: DOP, IGP e STG
5.2.2 Il caso particolare dei marchi di vino
5.2.3 I riflessi fiscali dei costi per nuove varietà vegetali e denominazioni d’origine
• Bibliografia
Capitolo 6 Le degustazioni di prodotti alimentari e bevande: aspetti strutturali e applicazioni concrete
6.1 La tipicità delle degustazioni per il settore Food and Beverage
6.2 Le tematiche fiscali generate dalle degustazioni gratuite
6.3 Gli assaggi gratuiti dei prodotti oggetto dell’attività
6.4 I prodotti complementari offerti in degustazione
6.5 I costi per servizi inclusi nella degustazione
Capitolo 7 Gli aiuti pubblici al sistema agricolo
7.1 Le iniziative politiche a sostegno del settore agricolo e le complesse esigenze sottostanti
7.2 Gli aiuti comunitari specifici per il settore agricolo: il cantiere aperto della PAC
7.2.1 Il “Primo Pilastro” e in particolare i pagamenti diretti
7.2.2 Il “Secondo Pilastro” e le politiche di sviluppo agricolo e rurale
7.3 Gli aiuti comunitari generali: i finanziamenti diretti e quelli indiretti SIE
7.4 Gli aiuti finanziari nazionali: tra regole UE e “interessi” nazionali
7.5 La fiscalità degli aiuti pubblici
7.5.1 Il regime impositivo dei pagamenti diretti
7.5.2 Il regime impositivo dei contributi per il sostegno economico
7.6 Gli incentivi fiscali generali
7.6.1 La fiscalità agricola “di vantaggio”
7.6.2 Gli incentivi “Industria 4.0”
7.6.2.1 Il credito d’imposta per nuovi investimenti
7.6.2.1.1 I criteri per identificare i beni agevolabili nel settore della produzione agroalimentare e in particolare i beni “4.0” in agricoltura
7.6.2.2 Il credito d’imposta per ricerca, sviluppo e innovazione
7.6.2.2.1 La difficile qualificazione di ricerca, sviluppo e innovazione nel settore: chiavi di lettura e alcune applicazioni concrete in agricoltura
7.6.3 Il credito d’imposta per nuovi investimenti nel Mezzogiorno
• Bibliografia
Capitolo 8 Irap, Imu e IVA nel settore agricolo
8.1 Il regime Irap del comparto agricolo
8.1.1 Il reddito agrario: cenni e rinvio
8.1.2 Applicazione dell’Irap al mondo agricolo prima della riforma del 2015
8.1.3 La Legge di stabilità 2016 e l’esenzione Irap per il mondo agricolo
8.1.4 Soggetti agricoli tuttora sottoposti a Irap
8.1.5 Determinazione della quota del valore della produzione netta assoggettabile a Irap
8.1.6 Determinazione della quota di deduzione Irap per lavoratori dipendenti impiegati nell’attività agricola
8.1.7 Obblighi dichiarativi per i soggetti esenti
8.2 L’Imu nel mondo agricolo: funzionamento e peculiarità
8.2.1 Imposta municipale propria e imprese agricole: premessa
8.2.2 Presupposto e definizioni
8.2.3 Il principio di sostituzione Imu-Irpef: artt. 8 e 9 D.Lgs. n. 23/2011
8.2.4 Equiparazione delle imprese agricole agli imprenditori agricoli professionali e ai coltivatori diretti ai fini dell’esenzione
8.2.4.1 Nozione di IAP e CD
8.2.4.2 Agevolazioni Imu in capo agli imprenditori agricoli professionali e ai coltivatori diretti. Estensione alle imprese agricole
8.3 Il regime speciale IVA per l’agricoltura: artt. 34 e 34-bis D.P.R. n. 633/1972.» 208 8.3.1 IVA in agricoltura: fonti normative
8.3.2 Il regime di cui all’art. 34: evoluzione, presupposti e funzionamento
8.3.3 Il regime di esonero di cui all’art. 34, comma 6
8.3.4 Il regime IVA delle attività connesse (art. 34-bis)
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Capitolo 9 Un regime speciale per l’enoturismo
9.1 Un fenomeno in continua espansione: l’enoturismo
9.2 Il riconoscimento legislativo
9.2.1 Un approfondimento sui soggetti ammessi
9.3 Affinità e differenze rispetto al settore dell’agriturismo
9.3.1 L’elemento differenziale più significativo
9.4 La disciplina regolamentare e quella fiscale
9.4.1 Un regime intermedio tra il catastale proprio dei redditi fondiari e l’analitico tipico del reddito d’impresa
9.5 La possibile compresenza di regimi speciali e ordinari di determinazione del reddito: concetti strutturali e applicazioni concrete
9.6 Una disciplina speciale anche per l’IVA
Capitolo 10 Le cooperazioni tra imprese agricole: cooperative, consorzi, distretti e reti di impresa
10.1 Le cooperative nel settore agroalimentare
10.2 La fiscalità speciale delle cooperative
10.3 Le peculiarità per quelle agricole: inquadramento
10.3.1 Le cooperative agricole a mutualità prevalente: modalità di tassazione ed esempi di calcolo delle imposte
10.3.2 Le cooperative agricole a mutualità non prevalente
10.4 Il metodo per attribuire il vantaggio mutualistico al socio: i cosiddetti ristorni nelle cooperative agricole
10.5 Il riporto delle perdite fiscali nelle cooperative agricole
10.6 L’Irap nelle cooperative agricole
10.7 La rivalutazione dei beni e il credito d’imposta a sostegno del made in Italy
10.8 I consorzi agrari
10.9 Le peculiarità IVA
10.10 Il networking in agricoltura: la rete di imprese
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Parte II della filiera L’INDUSTRIA ALIMENTARE
Capitolo 11 Beni immateriali e innovazione nell’industria alimentare
11.1 L’importanza di ricette, formule, processi produttivi e altre informazioni nel settore alimentare
11.2 I possibili riflessi fiscali: dalla deduzione dei costi tramite ammortamento, allo sfruttamento economico dell’intangibile (cessione, licenza, ecc.) fino all’accesso a regimi tributari di favore (Patent Box e credito d’imposta per ricerca e sviluppo)
11.3 Le deduzioni degli investimenti in intangible (acquisto, produzione interna e licenza d’uso) tra principi contabili e fiscalità
11.4 Il previo passaggio a conto economico dei costi: funzionamento della regola ed effetti sulla velocità di ammortamento di brevetti e know-how
11.5 Qualche precisazione sulle finalità del “principio” e un nuovo spunto alla luce della fiscalità differita
11.6 Le deroghe alla previa imputazione e la loro tendenziale inapplicabilità ai beni immateriali a deduzione fiscale accelerata
11.7 Una proposta per la fiscalità di vantaggio a favore dell’innovazione e la sua concreta utilizzabilità in dichiarazione
11.8 L’importanza della ricerca nel settore alimentare e la deduzione fiscale dei costi
11.9 Dalle immobilizzazioni in corso ai costi di sviluppo e ai beni immateriali nella prospettiva contabile e in quella fiscale (art. 108, comma 3, Tuir)
11.10 Imprese alimentari e innovazione: una prospettiva combinata (diritto industriale, diritto tributario e modelli contabili) per valorizzare l’output delle attività di R&S
11.11 La fiscalità di vantaggio tramite il regime del credito d’imposta per ricerca e sviluppo
11.12 Altri incentivi alla ricerca e all’innovazione
• Bibliografia
Capitolo 12 Alimenti e bevande proteggibili come beni immateriali e agevolazione Patent Box
12.1 Innovazione e originalità nell’industria alimentare
12.2 Il regime Patent Box in generale: disciplina, funzionamento e determinazione del beneficio
12.3 I beni immateriali agevolabili ai sensi della disciplina Patent Box
12.4 Intangibili registrati e non registrati: differenze operative
12.4.1 In particolare: i brevetti alimentari
12.4.2 I novel-food
12.4.3 Il know-how
12.4.4 Disegni e modelli (rinvio)
• Bibliografia
Capitolo 13 Il confezionamento dei prodotti alimentari
13.1 Il confezionamento alimentare: più di una semplice protezione
13.2 Perché il diritto si interessa al confezionamento alimentare (di Giuliano Zanchi)
13.2.1 Discipline regolative e protezione giuridica
13.2.2 Il design del packaging e la sua tutela
13.3 La deduzione fiscale degli ammortamenti dei diritti per forme e modelli
13.3.1 Come valutare le possibilità di rinnovo della privativa ai fini dell’imputazione a periodo
13.4 Credito ricerca e sviluppo e applicazioni al packaging
13.5 I temi contabili e fiscali legati agli imballaggi generici (restituibili o meno)
13.6 Le clausole contrattuali e i riflessi della presenza di una cauzione
13.6.1 Una soluzione innovativa per gestire la complessità
13.7 Packaging e impatto ambientale
13.8 L’intervento pubblico per lo smaltimento degli imballaggi: consorzi obbligatori o regole “a monte” sui processi di confezionamento
13.9 Il prelievo fiscale ambientale per gli imballaggi: il cosiddetto contributo Conai
13.10 Plastic tax: un’imposta per imballaggi e contenitori di plastica
• Bibliografia
Capitolo 14 Aliquote IVA ridotte e super-ridotte nell’industria alimentare
14.1 Prodotti food tra aliquote ridotte e super-ridotte
14.2 Come individuare l’aliquota di un nuovo prodotto alimentare o di varianti sempre più sofisticate
14.3 Mix di prodotti alimentari in unica confezione: quale aliquota applicare?
14.4 Quando la confezione guida l’acquisto del prodotto
14.5 La gestione del credito IVA nelle società dell’industria alimentare
Capitolo 15 I rapporti commerciali tra aziende dell’industria alimentare e canali distributivi (sconti, premi e servizi promozionali)
15.1 La gestione delle relazioni commerciali tra imprese produttrici e distributrici
15.2 Le specifiche attività realizzate in aggiunta a quella principale di compravendita: i c.d. servizi promozionali
15.2.1 La natura dei servizi promozionali: costi di pubblicità, di rappresentanza o di distribuzione?
15.2.2 Una casistica molto variegata: chiavi di lettura per un inquadramento fra le prestazioni di servizi
15.2.3 La qualifica come servizi autonomi e gli effetti in ambito IVA
15.2.4 I servizi promozionali dal punto di vista delle imposte dirette
15.2.4.1 Inerenza e congruità del servizio reso
15.2.4.2 Profili di competenza temporale
15.3 Gli sconti e i premi di fine periodo: la linea di confine rispetto ai servizi promozionali
15.3.1 Sconti, premi, bonus ai clienti: quali differenze?
15.3.2 Le modalità di contrattualizzazione di sconti e bonus e gli impatti IVA
15.3.3 La casistica delle operazioni che possono configurarsi come sconti e abbuoni
15.3.4 Sconti e premi: riduzioni di prezzo e profili di imputazione a periodo
• Bibliografia
Capitolo 16 Le attività promozionali verso i consumatori finali
16.1 Le leve promozionali del produttore per fidelizzare i consumatori (confezioni speciali con quantità aggiuntive di prodotto, “3 per 2”, beni in omaggio, confezioni con sorpresa, buoni sconto) e gli strumenti per inquadrarle
16.2 Le caratteristiche distintive degli sconti in natura
16.2.1 Quando gli sconti in natura riducono la base imponibile IVA: beni della stessa natura del bene “promozionato”, beni diversi, confezioni con sorpresa
16.2.2 La tassazione implicita dello sconto nel corrispettivo complessivo nell’imposta sul reddito
16.3 Le iniziative promozionali sotto forma di omaggi, in particolare per il lancio di nuovi prodotti
16.3.1 Il trattamento nelle imposte sul reddito
16.3.2 Le peculiarità IVA degli omaggi: principio generale ed eccezione per i campioni gratuiti
16.3.4 Il caso delle “mini-porzioni” per promuovere nuovi prodotti nel settore alimentare
16.4 Altre iniziative promozionali dal produttore al consumatore: i buoni sconto
Capitolo 17 Il transfer pricing nell’industria alimentare
17.1 Breve overview del settore del Food and Beverage: i principali trend e le eccellenze italiane
17.2 L’evoluzione dei modelli di business e le tendenze alla centralizzazione
17.3 Il ruolo del procurement e la revisione dei business model all’interno dei gruppi agroalimentari
17.4 Le commodities
17.5 I rapporti tra industria alimentare e GDO: impatti sul transfer pricing
17.6 Costi promozionali: funzione commerciale o supporto del marchio?
• Bibliografia
Parte III della filiera LA DISTRIBUZIONE AGRO-ALIMENTARE
Capitolo 18 Gli strumenti promozionali nella fase distributiva
18.1 L’importanza delle operazioni promozionali e gli eterogenei riferimenti nella legislazione
18.2 Concorsi a premio e manifestazioni a premio: natura civilistica e differenze
18.3 Soggetti promotori, soggetti beneficiari e premi
18.4 Le cause di esclusione dalle manifestazioni a premio
18.5 IVA e imposta sostitutiva nelle operazioni a premio
18.6 Le ritenute per l’erogazione dei premi
18.7 Gli accantonamenti per le manifestazioni a premio
18.8 Spese di pubblicità per le manifestazioni a premio
18.9 La devoluzione dei premi non riscossi o assegnati alle Onlus
• Bibliografia
Capitolo 19 La gestione del magazzino nella distribuzione alimentare
19.1 Le particolarità del magazzino nella distribuzione alimentare
19.2 La gestione delle eccedenze di prodotti invenduti
19.2.1 Le vendite di beni sottocosto
19.2.2 Una seconda vita per i prodotti prossimi alla scadenza: le cessioni gratuite contro gli sprechi alimentari
19.2.3 In particolare, la donazione a fini di solidarietà sociale
19.2.4 Aspetti procedurali
19.2.5 I riflessi nelle imposte sul reddito
19.2.6 Riduzione della tariffa relativa alla tassa sui rifiuti
19.3 La distruzione dei beni
19.4 La gestione amministrativa delle merci avariate, deteriorate, sottratte e di tutti gli altri eventi che generano le c.d. “differenze inventariali”
19.4.1 Una questione rimasta nell’ombra: differenze inventariali come insussistenza, errore o valutazione delle rimanenze?
19.5 Alcune vicende valutative in tema di rimanenze di prodotti alimentari (deperimenti, beni prossimi a scadenza, blocchi amministrativi alla vendita)
• Bibliografia
Capitolo 20 Le nuove forme di food delivery
20.1 L’evoluzione nelle modalità di distribuzione di alimenti e bevande
20.2 I distributori automatici
20.3 Il take away
20.4 La consegna a domicilio mediante piattaforme web o app
20.5 Un breve inquadramento delle nuove regole di commercio elettronico
20.6 La vendita di cibo e bevande tramite piattaforme digitali e l’imposta sui servizi digitali
20.6.1 L’ISD nel Food and Beverage: perimetro e profili critici (pubblicità, intermediazione della piattaforma sulla compravendita dei prodotti alimentari, altri servizi)
• Bibliografia
Capitolo 21 Mensa e buoni pasto nella distribuzione alimentare (di Francesco Crovato)
21.1 Il ruolo delle mense e dei buoni pasto nella distribuzione alimentare: le ragioni del favor fiscale
21.2 L’opportunità di previsioni ad hoc
21.3 Le tradizionali mense aziendali e le altre “somministrazioni di vitto”
21.4 Le prestazioni sostitutive: i buoni pasto
21.4.1 Le indennità di mensa tra esigenze sovradimensionate (edilizia) ed esigenze sottovalutate (micro-imprese)
21.5 Alcuni temi specifici (compresenza di più sistemi di somministrazione, utilizzazione di sistemi diversi nella stessa giornata, forme di lavoro flessibili, smart working, ecc.)
21.6 La deducibilità dal reddito d’impresa tra principi generali e norme di cautela fiscale (strutture recettive destinate a mensa, deduzione limitata per costi di alimenti e bevande)
• Bibliografia
Capitolo 22 Le cooperative di distribuzione
22.1 Le cooperative di distribuzione
22.2 La fiscalità delle cooperative della grande distribuzione
• Bibliografia
Capitolo 23 La gestione immobiliare e finanziaria nella grande distribuzione alimentare
23.1 Le gestioni non tipiche degli operatori della grande distribuzione
23.2 La gestione finanziaria
23.2.1 La gestione delle disponibilità liquide attraverso titoli di debito
23.2.1.1 La classificazione in bilancio dei titoli di debito
23.2.1.2 Disciplina Ires della valutazione dei titoli di debito
23.2.2 Un aspetto interessante e poco indagato: i riflessi fiscali del cambio di comparto di un titolo
23.2.3 I derivati e il requisito di inerenza
23.3 La gestione immobiliare e il suo rilievo nel comparto
23.3.1 L’applicazione della participation exemption alle società immobiliari (centri commerciali, gestione di singoli punti vendita, ecc.)
23.3.2 Gli interessi passivi delle immobiliari di gestione